La presenza di due copie di una rara mutazione genetica potrebbe aver ritardato di tre decenni l’insorgenza del morbo di Alzheimer in una donna a rischio per una forma precoce ereditaria di questa patologia. Il rischio è legato ad un gene chiamato presenilina-1, che…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Sintomi di insonnia legati ad ictus ed infarto
I sintomi dell’insonnia sono associati ad un incremento del rischio di ictus, infarto miocardico ed altre patologie cardio-cerebro-vascolari (CCVD), come dimostrato da uno studio prospettico condotto su 487.200 soggetti, anche se l’effetto osservato è di entità molto limitata. Come affermato da Liming Li della…
LeggiAlzheimer: evitare errori nella diagnosi con una risonanza magnetica
(Reuters Health) – L’imaging con risonanza magnetica (MRI) permette di distinguere le lesioni cerebrali dovute alla Malattia di Alzheimer dalle lesioni cerebrali traumatiche che provocano perdita di memoria. Lo rivela uno studio statunitense pubblicato dal Journal of Alzheimer’s Disease. In questo modo è possibile…
LeggiEmicrania resistente: fremanezumab riduce attacchi
Il farmaco per la prevenzione dell’emicrania noto come fremanezumab, un anticorpo monoclonale umanizzato mirato contro il CGRP, risulta efficace e ben tollerato in alcuni dei pazienti con emicrania più difficili da trattare in assoluto. Lo dimostra lo studio FOCUS, condotto su più di 800…
LeggiDemenza: tratti della personalità degli adolescenti indicano rischio futuro?
Una personalità calma, rigorosa e matura durante l’adolescenza è stata associata ad un minor rischio di demenza nelle fasi successive della vita, come suggerisce una ricerca effettuata su più di 80.000 soggetti. Lo studio supporta altre ricerche del genere che suggeriscono che per ridurre…
LeggiEnetrovirus implicato nella mielite flaccida acuta
L’enterovirus è la probabile causa della devastante patologia pediatrica nota come mielite flaccida acuta (AFM), un’entità patologica simile alla poliomielite che può esitare nella paralisi. I ricercatori sperano che questa scoperta possa dare nuovo impulso allo sviluppo di vaccini contro gli enterovirus più speso…
LeggiDemenze: associazione tra risvegli notturni e accumulo di beta-amiloide
(Reuters Health) – I disturbi del sonno rendono il cervello più incline all’accumulo di beta amiloide, poiché favoriscono la sintesi di questa proteina e ne inibiscono la rimozione. D’altra parte, livelli più alti di beta-amiloide sono collegati ad un’alterazione del sonno ad onde lente.…
LeggiCongresso SIN: l’impegno di Merck nella sclerosi multipla
La 50esima edizione del congresso SIN si è tenuta a Bologna tra il 12 e il 15 ottobre e ha visto la partecipazione di circa 2.500 esperti. Merck ha organizzato in questa occasione due simposi: il primo ha ripercorso la storia dell’impegno dell’azienda nella…
LeggiParkinson: il rischio è maggiore per le persone con disturbo bipolare
(Reuters Health) – Diversi studi hanno suggerito un’associazione tra disturbo bipolare e Malattia di Parkinson. Una recente metanalisi, pubblicata dalla rivista JAMA Neurology, ha raggruppato, per la prima volta, tutti i migliori studi disponibili e ha stabilito “una relazione conclusiva tra queste due malattie”,…
LeggiTetraplegia: esoscheletro a controllo cerebrale aiuta a camminare
Un uomo di 28 anni con limitazioni ai movimenti delle braccia a seguito di un grave trauma spinale è ora in grado di muovere le braccia in molteplici direzioni e camminare grazie ad un esoscheletro sospeso dal soffitto. Questa possibilità si deve all’impianto bilaterale…
LeggiMorbo di Alzheimer: antipsicotici connessi ad incremento morbidità
I pazienti con morbo di Alzheimer che ricevono antipsicotici vanno incontro ad una maggiore morbidità, come emerge dal maggior numero di giorni trascorsi in ospedale rispetto agli altri. Ciò si evince da uno studio della durata di 2 anni, nei quali le motivazioni per…
LeggiDistonia del musicista: nuovi fattori predittivi
Una nuova revisione della letteratura suggerisce che la distonia specifica focale del musicista (MFD) intervenga spesso a seguito di un fattore scatenante, come un cambiamento di una tecnica o l’incremento della pratica, e che molti pazienti presentino una contemporanea neuropatia ipsilaterale, specialmente a carico…
LeggiBere nei limiti consigliati non favorisce la demenza
(Reuters Health) – Un recente studio USA indica che la maggior parte degli anziani che bevono uno o due drink al giorno non hanno maggiori probabilità di sviluppare deterioramento cognitivo o demenza rispetto a quelli che bevono solo raramente. I ricercatori – guidati da…
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