In uno studio pubblicato dalla rivista JAMA Neurology, i ricercatori hanno valutato se valori elevati di livelli sierici di catene leggere dei neurofilamenti (sNfL) sono associati al peggioramento della disabilità nei pazienti che hanno subito il loro primo evento di sclerosi multipla demielinizzante. Lo…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Biomarcatori del sangue dell’Alzheimer in pazienti con arresto cardiaco
La tau fosforilata nel sangue (p-tau) e i peptidi beta-amiloide (Aβ) sono promettenti biomarcatori periferici della malattia di Alzheimer (AD). Tuttavia, non sono note le loro potenziali alterazioni dovute a meccanismi alternativi, come l’ipossia nei pazienti rianimati da arresto cardiaco. In uno studio pubblicato…
LeggiDeep learning per rilevare la malattia di Alzheimer dalla risonanza magnetica
Un team del Massachusetts General Hospital (MGH) ha recentemente sviluppato un metodo accurato per il rilevamento di segni di malattia di Alzheimer che si basa su immagini cerebrali raccolte di routine. Lo studio è stato pubblicato dalla rivista PLOS ONE. I ricercatori hanno utilizzato…
LeggiUn radar a onde millimetriche per la prevenzione delle cadute per gli anziani
I ricercatori della Chalmers University of Technology in Svezia hanno sviluppato un metodo per analizzare l’andatura delle persone con disturbi cognitivi e prevedere variazioni nel movimento che possono indicare un rischio di caduta. Hanno messo a punto piccolo sensore che può essere fissato a…
LeggiEpilessia. La lotta allo stigma tra le priorità della futura legge. Le riflessioni a Camerae Sanitatis
Più fondi alla ricerca sull’epilessia, percorsi di cura chiari e fruibili per arrivare a diagnosi precoci, lotta allo stigma. Sono alcune delle priorità avanzate nel corso dell’ultima puntata di Camerae Sanitatis, il format editoriale multimediale nato dalla collaborazione tra l’Intergruppo parlamentare Scienza & Salute e SICS editore. “Verso una…
LeggiVicinanza a spazi verdi e blu e disagio psicologico nell’anziano
Secondo uno studio preliminare presentato all’American Academy of Neurology’s 75th Annual Meeting, vivere più vicino agli spazi esterni e alle fonti d’acqua può ridurre il rischio delle persone anziane di avere un grave disagio psicologico, che può portare a un lieve deterioramento cognitivo e…
LeggiUn algoritmo per predire decadimento cognitivo e demenza negli anziani alla guida
I ricercatori della Mailman School of Public Health della Columbia University, della Fu Foundation School of Engineering and Applied Science e del Vagelos College of Physicians and Surgeons hanno sviluppato un algoritmo altamente accurato per la previsione di decadimento cognitivo lieve e della demenza…
LeggiEspressione di recettori della serotonina correlata al PMDD
Uno studio pubblicato dalla rivista Biological Psychiatry esplora l’interazione tra il sistema della serotonina e l’estradiolo nel cervello, dimostrando che il sistema nervoso centrale nei pazienti con disturbo disforico premestruale (PMDD) sembra aumentare la densità del trasportatore della serotonina dalla fase periovulatoria (quando i…
LeggiRiboside di nicotinamide riduce i biomarcatori di patologia neurodegenerativa
I ricercatori del College of Health Sciences dell’Università del Delaware, in collaborazione con un team del National Institute on Aging, una divisione del National Institutes of Health, ha determinato che l’integratore alimentare naturale, il nicotinamide riboside (NR), può entrare nel cervello. La scoperta, pubblicata…
LeggiSindromi associate alla degenerazione lobare frontotemporale: incidenza in Europa
In uno studio pubblicato dalla rivista JAMA Neurology, i ricercatori hanno valutato l’incidenza delle sindromi associate alla degenerazione lobare frontotemporale (FTLD) in tutta Europa. Il Frontotemporal Dementia Incidence European Research Study (FRONTIERS) è stato uno studio di coorte retrospettivo condotto dal 1° giugno 2018…
LeggiPredittori delle traiettorie del funzionamento cognitivo tra gli anziani
Una nuova analisi esplora le associazioni statistiche relative tra vari fattori della vita e il declino cognitivo negli anziani americani, evidenziando le lacune nelle conoscenze necessarie per ridurre il declino cognitivo. I risultati sono stati pubblicati dalla rivista PLOS ONE. Milioni di americani anziani…
LeggiAlzheimer: P-tau217 plasmatica per prevedere il declino cognitivo
In uno studio pubblicato dalla rivista JAMA Neurology, la P-tau217 plasmatica ha predetto il declino cognitivo nei pazienti con Alzheimer preclinico. I risultati suggeriscono che la P-tau217 plasmatica può essere usata insieme ai biomarker del liquido cerebrospinale o alla PET per la selezionedei partecipanti…
LeggiSclerosi multipla. “Rivedere i criteri di rimborsabilità delle terapie”. L’appello dal Regional Summit di Sics
In Italia si stimano circa 130.000 persone affette da sclerosi multipla, con un’incidenza di circa 3.400 casi all’anno. Nel febbraio 2022 l’Agenas ha pubblicato un nuovo Pdta (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) dedicato alla patologia con l’obiettivo migliorare l’assistenza al paziente. A livello regionale, sono…
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