I pazienti anziani con AIDS ed una bassa conta CD4 di base potrebbero rispondere più lentamente alla terapia antiretrovirale rispetto alle loro controparti più giovani, ed il loro rischio di mortalità risulta superiore di 2,5 volte. Allo stesso tempo, però, il numero di pazienti…
LeggiCanale Medicina: HIV
Hiv: scoperta la molecola che ‘risveglia’ il virus
Sarà possibile risvegliare i virus latente dell’Hiv? A quanto pare sì e tutto grazie ad una molecola che viene già usata in alcuni farmaci anti-tumorali: la scoperta, che potrebbe aprire la strada verso la completa eradicazione del virus dall’organismo, viene annunciata su Plos Pathogens dai ricercatori dell’Università della California…
LeggiHiv: più nessuna traccia da 12 anni
Un caso “unico al mondo”, “inedito”, “eccezionale”. Così viene definita la ragazza francese che, contagiata dal virus dell’Hiv quando era ancora nel grembo della mamma sieropositiva, non presenta più tracce del virus da ben 12 anni. Appena nata, venne subito sottoposta a trattamenti antiretrovirali…
LeggiHiv: necessario contrastare il ritorno dell’AIDS
L’epidemia globale di Hiv potrebbe andare incontro ad una recrudescenza in appena cinque anni senza una drastica accelerazione negli sforzi per prevenire e trattare il virus causa dell’AIDS:. Benché siano stati effettuati buoni progressi nel miglioramento all’accesso a farmaci salvavita anti-AIDS, un’analisi effettuata dall’UNAIDS…
LeggiEsposti all’Hiv ma non infetti. Il merito è del sistema immunitario
Una nuova ricerca ha aiutato a risolvere il mistero sul motivo per cui alcune persone che sono esposte all’Hiv non contraggono l’infezione e, probabilmente, avrà implicazioni per lo sviluppo di un vaccino. Lo studio ha riscontrato che i soggetti esposti all’Hiv ma non infetti presentano…
LeggiHiv: progetto AIMS migliora l’aderenza e gli esiti
Un intervento comportamentale si è dimostrato in grado di migliorare efficacemente l’aderenza ai regimi anti-Hiv nella pratica clinica di routine riducendo i tassi di fallimento della terapia. Secondo Marjin de Bruin dell’Università di Aberdeen, autore dello studio e di diverse revisioni sistematiche in materia,…
LeggiSfide in arrivo per i pazienti che invecchiano con l’Hiv
Il profilo dei pazienti con infezione da Hiv potrebbe cambiare man mano che un numero maggiore di essi invecchia e sviluppa molteplici problemi di salute. Secondo un’indagine condotta su più di 10.000 pazienti da Mikaela Smith dell’Imperial College London, nel prossimo futuro sarà sempre…
LeggiCoinfezioni Hcv/Hiv: altamente efficace quadruplo regime anti-Hcv
Un regime anti-Hcv basato su quattro farmaci garantisce una risposta virologica prolungata nella maggior parte dei soggetti con coinfezione Hiv/Hcv. Secondo Lionel Piroth dell’Université de Bourgogne di Digione, autore dello studio ANRS HC30 QUADRIH che ha coinvolto 75 pazienti con coinfezione Hiv/Hcv, con una…
LeggiHiv: insufficiente lo screening per malattie a trasmissione sessuale
Un’indagine condotta su documenti assicurativi ha riscontrato che, nei pazienti statunitensi assicurati commercialmente Hiv-positivi, i tassi di screening di gonorrea, sifilide e clamidia sono bassi. Nell’arco di un periodo di 13 mesi, i tassi di screening sono stati del 22,2% per la clamidia, del…
LeggiTerapia antiretrovirale: vitamina D e calcio contro la perdita d’osso
I pazienti con infezione da Hiv che assumono terapia antiretrovirale, assumendo giornalmente vitamina D ad alte dosi ed integratori di calcio, possono ridurre la perdita d’osso dovuta al trattamento del 50%. La terapia antiretrovirale rientra in un certo numero di terapie mediche che riducono la…
LeggiPazienti oncologici con Hiv esposti ad aumento mortalità
I pazienti oncologici con infezione da Hiv possono andare incontro ad un aumento della mortalità tumore-specifica rispetto a quelli non infettati dal virus. Secondo Anna Coghill del National Cancer Institute di Rockville, autrice di un’indagine che ha passato in rassegna più di 1.800.000 pazienti,…
LeggiHIV: le cellule dendritiche dei controllori di élite possono riconoscere il virus e difendersi
I ricercatori del Massachusetts General Hospital (MGH) e del Ragon Institute of MGH, MIT and Harvard hanno aggiunto un altro tassello al puzzle di come un piccolo gruppo di persone conosciute come “controllori di élite” riesce a controllare l’infezione HIV senza assumere farmaci. Nell’articolo…
LeggiDonatori Hiv positivi potrebbero ampliare la disponibilità di organi
Fegati e reni provenienti da donatori deceduti con Hiv (HIVDD) potrebbero ampliare le disponibilità di organi donati per riceventi Hiv-positivi di centinaia di organi all’anno. Rimangono, però, diverse questioni aperte ma secondo Emily Blumberg dell’Università della Pennsylvania, autrice di una stima di queste disponibilità,…
Leggi