Nella sua prima dichiarazione scientifica sull’infarto acuto nelle donne, l’AHA ha osservato che le cause di base ed i sintomi di questi eventi spesso differiscono in modo importante fra i sessi, il che porta a diagnosi mancate e ad un significativo sottotrattamento. Secondo Laxmi…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Coronaropatie acute non-ST stabili: sufficiente sorveglianza telemetrica
Gli esiti clinici per i pazienti con coronaropatie acute non-ST (NSTE-ACS= Non-ST-Segment Elevation Acute Coronary Syndrome) sono simili a prescindere dal loro ricovero in un’unità di sorvegliaza telemetrica o in un’unità coronarica. Secondo Sean van Diepen dell’Università dell’Alberta, autore di uno studio che ha…
LeggiSTEMI: accesso radiale raro nella PCI d’emergenza post-litica
Meno del 15% delle PCI d’emergenza negli STEMI, dovute al fallimento della terapia fibrinolitica, viene effettuato tramite l’approccio transradiale, anche se con questo tipo di accesso il rischio di emorragie risulta ridotto rispetto a quello femorale. Lo ha accertato uno studio condotto su 9.494…
LeggiAngina: ivabradina migliora qualità della vita
I pazienti sottoposti al trattamento con ivabradina nello studio SIGNIFY hanno riportato livelli significativamente ridotti di angina ed un miglioramento della stabilità di quest’ultima entro un anno, benchè non abbiano presentato differenze significative nei parametri correlati alle limitazioni fisiche. Secondo Michael Tendera dell’Università medica…
LeggiTroponine ad alta sensibilità associate ad ischemia miocardica sotto sforzo
I livelli di troponina I cardiaca ad elevata sensibilità (hs) possono aiutare i medici a rilevare l’ischemia miocardica da sforzo nei pazienti in cui si sospetta questa patologia. Secondo uno studio condotto su 819 persone, i pazienti con ischemia da sforzo, valutata tramite SPECT…
LeggiInfarto: triplice terapia aumenta rischio emorragico dopo PCI
La combinazione di un anticoagulante orale con la duplice terapia antipiastrinica (DAPT) dopo una PCI effettuata a seguito di un infarto miocardico acuto, incrementa il rischio di complicazioni emorragiche rispetto alla sola DAPT, a prescindere da quale inibitore del recettore P2Y viene aggiunto all’aspirina.…
LeggiDislipidemie Infantili: un PDTA ad hoc al Policlinico Umberto I
Attivo ormai da tempo presso il Policlinico Umberto I di Roma, il Percorso Diagnostico Terapeutico e Assistenziale (PDTA) per le Dislipidemie Infantili ha il compito prendere in carico tutto il gruppo familiare affetto, indirizzando i pazienti in base all’età ed alle esigenze e competenze specifiche…
LeggiAnziani, dormire male mette a rischio salute delle sue arterie
Dormire in modo frammentato svegliandosi spesso, può indicare un rischio di ictus e arteriosclerosi nell’anziano. Infatti uno studio pubblicato sulla rivista Stroke mostra che esiste un’associazione tra il sonno frammentato e l’indurimento delle arterie e dei vasi che portano il sangue al cervello. Inoltre nell’anziano una qualità del sonno…
LeggiDall’olio extravergine di oliva il DMB. Combatte l’aterosclerosi
Una sostanza naturale che si trova nell’olio extravergine di oliva (specie in quello spremuto a freddo) è efficace nel prevenire le malattie cardiovascolari e curare l’arteriosclerosi. Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Cell, tale sostanza – chiamata 3,3-dimetil-1-butanolo o DMB – agisce sulla flora batterica intestinale impedendo ai microbi che…
LeggiCoronaropatie acute: pazienti ottimisti vanno incontro a meno ricoveri
Mantenere la speranza dopo un ricovero per infarto o angina instabile potrebbe migliorare sia gli esiti comportamentali che quelli clinici. Lo studio GRACE, condotto su 171 pazienti, ha dimostrato che i soggetti con un elevato punteggio in una scala relativa all’ottimismo due settimane dopo una…
LeggiInfarto ed ictus: rischio recidiva definito nelle giovani donne sotto contraccezione orale
Le donne che vanno incontro ad un evento cardiovascolare mentre si trovano sotto contraccezione orale presentano un rischio a lungo termine sostanzialmente elevato di ictus ischemico ed infarto rispetto a quelle sane. Questo dato deriva dall’analisi dei risultati dello studio RATIO, condotto su 226…
LeggiRiabilitazione cardiaca: sedentarietà riduce forma cardiorespiratoria
Trascorrere lunghi intervalli di tempo indulgendo in comportamenti sedentari, come guardare la TV o operare ad un PC, può peggiorare vari marcatori cardiometabolici nei pazienti affetti da coronaropatie, anche se il paziente effettua anche esercizio fisico. L’analisi secondaria dello studio ECO-PCR, condotto su 263…
LeggiMorte cardiaca improvvisa: a rischio giovani donne in sovrappeso
L’eccesso di peso o l’obesità in età adulta aumenta fortemente il rischio di morte improvvisa per cause cardiache nelle donne, indipendentemente dalla mediazione di eventuali fattori di rischio cardiovascolare. Secondo una nuova analisi condotta da Stephanie Chuve del Center for Arrhythmia Prevention di Boston…
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