Un recente studio ha suggerito che la musica, oltre a “calmare anche una bestia selvaggia”, può fare molto anche per i pazienti con insufficienza cardiaca ed angina post-infartuale. Secondo quanto rilevato nei 230 pazienti dello studio MUSIC-HF, l’ascolto di una sessione musicale calmante di…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Coronaropatie acute e PCI: efficace la bivalirudina
Lo studio CARTAGOMAX ha valutato sicurezza ed efficacia della bivalirudina durante gli interventi cardiaci nel mondo reale. Un campione di 1.168 pazienti con coronaropatie acute da sottoporre a PCI è stato anticoagulato con bivalirudina da sola oppure con una combinazione con eparina non frazionata…
LeggiDurata della duplice terapia antipiastrinica nelle coronaropatie
La duplice terapia antipiastrinica (DAPT) a seguito di una coronaropatia acuta o del posizionamento di uno stent coronarico è superiore alla sola aspirina per la prevenzione degli eventi aterotrombotici, ma comporta un incremento del rischio emorragico. In base alle attuali linee guida, la DAPT…
LeggiInfarto: un’ora di tempo per il test della troponina
I test della troponina I cardiaca ad alta sensibilità (hs-cTn1), impiegati con bassi valori soglia e praticati nella prima ora dalla presentazione, sono in grado di escludere in modo sicuro ed efficace l’infarto nei pazienti che si presentano in pronto soccorso. In uno studio…
LeggiColesterolo LDL: arrivano le linee guida
Sedici società scientifiche, di concerto con l’Istituto superiore di sanità, hanno elaborato per la prima volta le linee guida sul colesterolo LDL, quello ‘cattivo’, il principale fattore di rischio cardiovascolare. Il documento è stato presentato durante il congresso dell’Associazione dei cardiologi ospedalieri (Anmco) svoltosi a Rimini. Le…
LeggiIl “paradosso del fumatore”: rischio di morte inferiore dopo infarto e ricovero
(Reuters Health) – Nuovi studi alimentano il “paradosso del fumatore” indicando che il fenomeno si registra anche nei pazienti sottoposti ad intervento coronarico percutaneo primario (PCI) per STEMI. Il paradosso consiste nel fatto che in alcuni studi, datati e non, è stata rilevata un’associazione tra…
LeggiCuore, ANMCO: in Italia morti evitabili con screening aggiornati. No a ECG low cost
Ogni anno sono 60 mila gli italiani che muoiono per un attacco cardiaco improvviso. Morti in gran parte evitabili, se la diagnostica strumentale fosse aggiornata e non si ricorresse a elettrocardiografi di basso costo, acquistati per risparmiare, che possono non rilevare problemi esistenti. È questo uno dei temi…
LeggiInfarto di tipo 2 più frequente e letale del previsto
I pazienti che vanno incontro ad un primo infarto di tipo 2, correlato ad uno squilibrio fra apporto ematico e richiesta piuttosto che alla classica rottura di una placca, presentano una prognosi simile o peggiore rispetto a quelli con infarti incidenti di tipo 1.…
LeggiInfarto: solitudine e depressione ostacolano prevenzione secondaria domiciliare
Le differenze nei fattori psicosociali fra uomo e donna, come ad esempio per quanto riguarda depressione ed isolamento sociale, potrebbero aver influenzato le risposte ad un programma di intervento domiciliare a conduzione infermieristica atto a prevenire ulteriori eventi cardiovascolari a seguito di un ricovero…
LeggiIniziativa sulla qualità della PCI riduce impiego bivalirudina, costi ed emorragie
Un programma di miglioramento qualitativo, nel quale i pazienti che devono essere sottoposti a PCI vengono sottoposti anche a valutazione del rischio emorragico per determinare se debbano essere anticoagulati con bivalirudina o eparina, ha determinato una riduzione dell’uso della bivalirudina, sostanziali risparmi economici ed…
LeggiCoronaropatie acute e rischio emorragico: addio agli stent metallici semplici
Nei pazienti con coronaropatie acute ad alto rischio di emorragie, uno stent non polimerico medicato porta ad esiti significativamente migliori rispetto agli stent metallici semplici dello stesso tipo se posizionato in associazione con un mese di duplice terapia antipiastrinica (DAPT). Secondo lo studio LEADERS FREE,…
LeggiCardiopatie: scoperta variante genetica che abbassa i rischi del 34%
Individuata una variazione genetica sul cromosoma 17, che appare diminuire i rischi di malattie cardiache, colesterolo alto ed infarti fino al 34%. A scoprire l’associazione tra la mutazione al gene ASGR1 e livelli decisamente più bassi di colesterolo cattivo nel sangue dei portatori della variante nonché di patologie cardiovascolari, sono stati…
LeggiPCI nei giovani: esiti e profili di rischio differenti fra i sessi
In uno studio retrospettivo su pazienti di età non superiore a 55 anni con coronaropatie acute e sottoposti a PCI con impianto di stent, le donne presentavano più fattori di rischio di emorragie e tromboembolie rispetto agli uomini, ed avevano anche maggiori probabilità di…
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