E’ stata osservata una correlazione positiva fra il colesterolo non-HDL e le coronaropatie, ma le associazioni fra il colesterolo non-HDL ed i sottotipi dell’ictus non sono state ancora determinate. E’ stato dunque condotto uno studio prospettico su 30.554 soggetti senza anamnesi di patologie cardiovascolari,…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Colesterolo LDL: riduzione efficace con 1-2 dosi di inclisiran
La riduzione prolungata del colesterolo LDL con le terapie ipolipidemizzanti che richiedono somministrazioni frequenti dipendono dall’aderenza del paziente, ed una scarsa aderenza è associata ad esiti peggiori. E’ stato condotto uno studio per accertare se l’inclisiran, un piccolo RNA interferente, riduca l’esposizione media al…
LeggiVegetariani: cuore ok, ma rischio ictus maggiore
(Reuters Health) – Un ampio studio condotto in UK indica che le persone che seguono diete vegetariane o vegane hanno minori probabilità di sviluppare cardiopatie, ma presentano maggiori possibilità di avere un ictus rispetto a chi mangia carne. L’evidenza emerge da uno studio dell’Università…
LeggiIl cane, un elisir per il cuore
(Reuters Health) – Nessuno può dire se siano le passeggiate o l’amore incondizionato, ma c’è qualcosa nell’avere un cane che va a braccetto con una migliore salute del cuore. Su questo tema, i ricercatori della Mayo Clinic di Rochester hanno condotto uno studio che…
LeggiColesterolo LDL ridotto del 50% con due iniezioni all’anno
E’ stato dimostrato che due iniezioni sottocutanee all’anno con il nuovo agente denominato inclisiran sono in grado di apportare una riduzione del 50% nel colesterolo LDL. Lo studio che ha portato a queste conclusioni, denominato ORION-11, è stato condotto su 1617 pazienti per 19…
LeggiInfarto: fallisce il condizionamento ischemico remoto
Il condizionamento ischemico remoto (RIC) prima di una PCI primaria contemporanea non migliora gli esiti clinici nei pazienti con STEMI. Lo dimostra lo studio CONDI.-2/ERIC-PPCI, condotto su 5401 pazienti da Eric Bøtker dell’ospedale universitario di Aarhus. Questo risultato è deludente in quanto la RIC,…
LeggiTroponina T: efficace protocollo 0/1-hour
I pazienti con sospette coronaropatie acute presentano un tasso di mortalità da infarto miocardico entro 30 giorni se testati con un protocollo 0/1-hour per hs-cTnT o con i test standard. Nello studio RAPID-TnT, il protocollo 0/1-hour ha consentito ad un maggior numero di pazienti…
LeggiVarianti genetiche dell’insonnia e rischio cardiovascolare
(Reuters Health) – Alcune varianti genetiche associate all’insonnia sembrano aumentare le probabilità di patologie cardiovascolari. È quanto emerge da uno studio condotto da Susanna C. Larsson, del Karolinska Institutet di Stoccolma e della Uppsala University di Uppsala, e da Hugh S. Markus, dell’Università di…
LeggiAngina cronica stabile: promettente l’agopuntura
L’agopuntura potrebbe aiutare ad alleviare i sintomi dell’angina se aggiunta ai farmaci antianginosi nei pazienti con angina cronica stabile (CSA). Lo dimostra uno studio condotto su 404 pazienti che sinora è stato il più ampio ad illustrare gli effetti benefici di questa pratica nella…
LeggiTerapia ipolipidemizzante intensiva sicura nei molto anziani
I soggetti di età superiore a 75 anni, sembrano trarre beneficio almeno quanto quelli fra i 65 ed i 74 anni dalla terapia ipolipidemizzante ad alta intensità a seguito di un ricovero per coronaropatie acute, come suggerisce un’analisi dei dai dello studio IMPROVE-IT, condotto…
LeggiAneurisma coronarico: un evento raro?
Gli aneurismi coronarici consistono in una dilatazione focale di un segmento arterioso superiore ad 1,5 volte le dimensioni dei segmenti adiacenti. Per quanto alcune casistiche abbiano suggerito una prevalenza dello 0,3-12%, in questo campo i dati sono carenti, ed inoltre queste lesioni non vengono…
LeggiIntegratori alimentari proteggono dalle malattie cardiovascolari? Niente evidenze certe
Non sussistono solide evidenze del fatto che assumere uno qualsiasi di 16 integratori nutrizionali o seguire una dieta a basso contenuto di sale e grassi saturi o ad elevato contenuto di grassi insaturi protegga dalle malattie cardiovascolari o aiuti le persone a vivere più…
LeggiUn posto per i PCSK9-inibitori fra diabete e coronaropatie
Alcuni dati di recente pubblicazione indicano che il PCSK9-inibitore iniettabile noto come alirocumab risulta più conveniente nei soggetti con coronaropatie acute e colesterolo LDL incontrollato nonostante le statine se il paziente ha anche il diabete. Questi dati derivano da un’analisi secondaria dello studio ODYSSEY…
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