225 – Cappella (Pfizer): “Prevenzione e gestione dovrebbero essere le fondamenta di una corretta comunicazione al paziente”

#lsea2023

COsìpreVIDente

Daniela Cappella

“COsì preVIDente” è un programma realizzato da Pfizer dedicato a professionisti sanitari, pazienti e caregiver ideato per aumentare la conoscenza della patologia Covid-19 e supportare l’aderenza al percorso di cura. Ne abbiamo parlato con Daniela Cappella, Health Solution Partner Lead. Parte del team anche Arcangelo Izzo, Customer Solution Sr. Manager, Matteo Tombolato, Sr Brand Manager, Sara Campani, Health Solution Partner, Mirco Papaianni, Regional Scientific Information Manager, Carla Capobianco, Senior Manager External Comunication e Gianfranco Gigliucci, Medical Affairs Scientist Line Manager

Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
L’idea è nata pensando ad un programma che, nell’ambito della nuova normalità successiva alla fase emergenziale dovuta al Covid-19, potesse aiutare i pazienti fragili e i familiari/caregiver a comprendere meglio sia la patologia e il rischio di compromissione verso una forma più severa di malattia sia il corretto percorso di cura nell’ambito della prevenzione e della gestione.

Potrebbe descriverlo brevemente?
“COsì preVIDente” è un programma destinato ai professionisti sanitari, ai pazienti/cittadini e ai caregiver ideato per aumentare la conoscenza della patologia Covid-19 da parte del paziente/cittadino e supportare l’aderenza al percorso di cura e alle raccomandazioni del medico; fornire al paziente/cittadino gli strumenti/informazioni necessarie al percorso di cura; fornire a coloro che si prendono cura del paziente le informazioni utili per una migliore gestione.
Il programma si compone di:

  • Kit per il paziente (brochure e piano di azione in tre lingue: italiano, spagnolo, inglese)
  • Poster per studi medici e farmacie
  • Leaflet per le farmacie destinato ai pazienti/cittadini

Tutti i mezzi hanno un QR code che rimanda al sito “azioneprevenzione” dove si possono trovare ulteriori informazioni.

Che risultati avete o volete raggiungere?
Complessivamente con l’intero programma pensiamo di raggiungere:

  • Presenza negli ambulatori: 40% dei medici di base in Italia
  • 000 farmacie
  • 15 Milioni di pazienti/caregiver intercettati in ambulatorio e tramite canali digitali

Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?

Sviluppare sempre più strumenti che supportino il paziente nel proprio percorso di cura attraverso corrette informazioni e chiare indicazioni. Il coinvolgimento di clinici, associazioni pazienti e caregiver è fondamentale per comprendere i reali bisogni al fine di creare le corrette soluzioni che siano semplici e innovative. Da queste azioni sicuramente si riuscirà ad essere sempre di più al fianco dei pazienti con un focus particolare sui fragili.

Qual è l’aspetto principale del Patient Advocacy che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
Sicuramente continuare a lavorare per consolidare il rapporto tra medico e paziente a beneficio del percorso di cura dove la territorialità e il network sono fondamentali per la gestione dei pazienti fragili. La fiducia nella scienza, nel sistema sanitario e la creazione di modelli organizzativi agili saranno fondamentali per abbattere tutte le barriere e far si che la presa in carico avvenga in tempi rapidi. Prevenzione e gestione dovrebbero essere le fondamenta di una corretta comunicazione al paziente sia direttamente, attraverso la classe medica, che indirettamente attraverso i vari canali di comunicazione.



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