212 – Fasulo (Viatris): “La sfida maggiore è far percepire l’urgenza e l’importanza del tema delle malattie sessualmente trasmissibili”

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PrEPARATI

Ornella Fasulo

Incrementare la consapevolezza sulle malattie sessualmente trasmissibili e sui rischi legati all’infezione da HIV. È questo l’obiettivo di “PrEPARATI”, progetto realizzato con il supporto non condizionante di Viatris, di cui abbiamo parlato con Ornella Fasulo, Market Access & Digital Therapeutics Manager. Parte del team anche Davide Pugliese, Head of Hospital Care Business Unit, Italy.

Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
PrEPARATI è un progetto di comunicazione diretto a tutti, in particolare ai giovani, che si pone l’obiettivo di incrementare la consapevolezza sulle malattie sessualmente trasmissibili e sui rischi legati all’infezione da HIV.
L’idea è nata dal bisogno di parlare sempre di più dell’argomento che ultimamente è stato accantonato ma in Italia l’HIV rappresenta ancora oggi un problema di salute pubblica significativo, come testimoniano le 1.770 nuove diagnosi annue.

Potrebbe descriverlo brevemente?
PrEPARATI è un progetto di comunicazione che vuole raccontare, attraverso una metafora, la preparazione e l’attenzione che ognuno di noi pone dietro ad ogni azione quotidiana. In tema HIV è fondamentale arrivare preparati. L’attività consiste in un ampio progetto, realizzato con il supporto non condizionante di Viatris e Control e patrocinato da ANLAIDS Sezione Lombardia, che consta di più asset: Sito di progetto, Campagna ADV, Mostra fotografica, Documentario.
Il contesto scientifico di riferimento è ad oggi ricco di soluzioni per la protezione e la prevenzione dell’infezione, tra queste troviamo la profilassi pre-esposizione (PrEP), che ricopre un ruolo fondamentale unitamente all’utilizzo del preservativo.
PrEPARATI è diretto a tutti, in particolare ai giovani, e si pone l’obiettivo di incrementare la consapevolezza sulle malattie sessualmente trasmissibili e sui rischi legati all’infezione da HIV.

Che risultati avete o volete raggiungere?
Abbiamo raggiunto dei buoni risultati: un totale di 4.672 persone, 615.000 account, raccolto 2.256.161 visualizzazioni e 85.182 post engagement.
Ma c’è ancora da fare per raggiungere più persone possibili.

Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
Il più grande errore che si può commettere, però, è pensare questa infezione come un problema del passato. Proprio per questo continuiamo a divulgare l’importanza della corretta informazione sulla prevenzione, del test come routine, dell’accesso e dell’aderenza a un trattamento farmacologico efficace, mettendo sempre la persona al centro.
L’HIV, infatti, è trasversale in termini di genere, età e orientamento. Consapevoli che se riusciamo a evitare anche solo una nuova infezione ne è valsa la pena: la rimborsabilità della PrEP costituisce quindi un elemento fondamentale in questa battaglia!

Qual è l’aspetto principale del Communication Project che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
I progetti di questo tipo ci danno l’opportunità di divulgare una corretta informazione su tematiche molto importati e delicate che hanno anche un peso nella vita di tutte le persone. La sfida maggiore è far percepire l’urgenza e l’importanza del tema, ma anche di riuscire a stare al passo con i continui cambiamenti degli strumenti di comunicazione, in particolare nel digital, e sfruttarne a pieno le potenzialità in modo da raggiungere sempre più persone.



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