186 – Mazzocchi, D’Amico (Advanz Pharma): “Sempre più importante consolidare la partnership con le Istituzioni”

#lsea2023

Approccio condiviso alle patologie croniche sistemiche autoimmuni grazie all'ambulatorio CROSS 2.0

Stefania Mazzocchi
Alessandra D’Amico
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Facilitare la diagnosi dei pazienti con Colangite Biliare Primitiva. È questo l’obiettivo del progetto realizzato da Advanz Pharma “Approccio condiviso alle patologie croniche sistemiche autoimmuni grazie all'ambulatorio CROSS 2.0”. abbiamo approfondito l’argomento con Stefania Mazzocchi, Senior Market Access Manager e Alessandra D’Amico, Medical Science Liaison

Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
L’idea nasce dall’adozione di una delibera della regione Puglia: “Processo per un approccio condiviso alle Patologie Croniche Sistemiche mediante Creazione dell’ambulatorio CROSS: Cronic Illness Disease” che coinvolgeva tre specialisti di riferimento: Gastroenterologo, Reumatologo e Dermatologo.

Potreste descriverlo brevemente?
Le patologie croniche sistemiche su base immunologica di tipo gastroenterologico, reumatologico, dermatologico, richiedono modelli avanzati di gestione e soprattutto modelli condivisi tra i diversi specialisti. L’approccio multidisciplinare è uno strumento fondamentale per ottenere risultati più che soddisfacenti nella diagnosi e nella cura di malattie autoimmuni e/o rare e/o croniche in questi ambiti. Nell’ambito dell’ambulatorio CROSS il paziente viene visitato da uno dei tre specialisti e poi sottoposto ad una serie di esami completi per individuare oltre alla malattia sospettata altre patologie autoimmuni presenti. Nel nostro caso, per esempio, l’obiettivo e quello di individuare i pazienti con Colangite Biliare Primitiva (CBP), una malattia autoimmune del fegato che colpisce soprattutto le donne in età perimenopausale e difficile da riconoscere se non la si cerca accuratamente attraverso le giuste indagini cliniche. È una patologia lunga e silente che, se non trattata, a lungo termine può portare a cirrosi, trapianto di fegato o morte.

Che risultati avete o volete raggiungere?
Il nostro obiettivo è quello, tramite il progetto CROSS 2.0, di facilitare la diagnosi dei pazienti con CBP inserendo all’interno del panel di esami da effettuare nello screening iniziale anche i due necessari per porre la diagnosi: Fosfatasi alcalina (ALP) e AMA+.

Cosa pensate ci sia ancora da fare in questo ambito?
Educazione sul medico di base nel prescrivere alcuni semplici esami che normalmente non vengono presi in considerazione per scarsa abitudine (AMA e ALP) e creare, dove non è stato ancora fatto, degli ambulatori sulle malattie autoimmuni del fegato.

Qual è l’aspetto principale del Market Access & Public Affair che sarà più importante secondo voi nei prossimi anni?
Sarà sempre più importante consolidare la partnership con le Istituzioni supportandole attraverso la realizzazione di progetti ad hoc, ma senza sostituirsi ad esse e ascoltando e coinvolgendo anche i pazienti che sono sempre di più uno stakeholder da tenere in considerazione.



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