174– Gentili (Pfizer): “Importante sarà, nei prossimi anni, integrare l’utilizzo di strumenti tecnologici che aiutino a tenere traccia dell’andamento del proprio percorso di cura

#lsea2023

LiberaTEVi

Giulia Gentili

“LiberaTEVi - TEV e Cancro” è un programma di supporto destinato a professionisti sanitari, pazienti con Tromboembolismo Venoso associato a Cancro in terapia con Anticoagulanti Diretti e caregiver, realizzato da Pfizer. Abbiamo approfondito l’argomento con Giulia Gentili, Jr. Country Brand Manager. Parte del team anche Paola Marica, Sr. Country Brand Manager, Daniela Cappella, Health Solution Lead, Paola Corti, Sr. Manager External Communication e Aldo Miola, Sr. Medical Affair Scientist Excellence & Digital Manager.

Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge? 
L’idea è nata pensando ad una soluzione per aiutare i pazienti oncologici a comprendere i rischi e la gestione di un eventuale evento tromboembolico durante il percorso di cura. 

Potrebbe descriverlo brevemente? 
“LiberaTEVi – TEV e Cancro” è un programma di supporto destinato a professionisti sanitari, pazienti e caregiver, che consiste in un kit informativo composto da: una brochure, una lettera per il medico di medicina generale, una card identificativa e le checklist per terapie e visite. Lo abbiamo ideato per supportare la presa in carico, la gestione, il follow-up e l’aderenza alla terapia del paziente con Tromboembolismo Venoso associato a Cancro in terapia con Anticoagulanti Diretti (DOAC). 

Che risultati avete o volete raggiungere? 
Ad oggi più di 13mila pazienti hanno ricevuto dai propri medici o dalle associazioni pazienti i diversi materiali del programma. Inoltre, altrettanti stanno continuando a beneficiarne grazie alla presenza online del servizio. Abbiamo, infatti, deciso di rilasciare anche una versione digitale, disponibile sul sito nostro sito anticoagulante.info 

Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito? 
Sicuramente bisogna continuare a chiedersi cosa si può fare di più per i pazienti, in particolare quando si tratta di persone così fragili e che hanno bisogno di sentirsi supportati in uno dei percorsi più difficili della loro vita. Coinvolgendo clinici, caregiver e associazioni pazienti bisogna capire i bisogni specifici e trovare soluzioni semplici e innovative. Un supporto senz’altro da sviluppare anche con l’aiuto della tecnologia. 

Qual è l’aspetto principale del Patient Support Program che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni? 
L’aderenza sicuramente è uno dei temi fondamentali per il corretto trattamento delle patologie tromboemboliche. Far comprendere al paziente l’importanza della corretta assunzione delle terapie passa, in primis, attraverso l’informazione che gli forniamo, ma ancor più importante sarà, nei prossimi anni, integrare l’utilizzo di strumenti tecnologici che aiutino lui e il caregiver a tenere maggiormente traccia dell’andamento del proprio percorso di cura e poterlo condividere in modo semplice con il proprio medico. 



SICS Srl | Partita IVA: 07639150965

Sede legale: Via Giacomo Peroni, 400 - 00131 Roma
Sede operativa: Via della Stelletta, 23 - 00186 Roma

Popular Science Italia © 2024