“Dermatopia” è un ecosistema digitale pensato per le persone che soffrono di dermatite atopica con l’obiettivo di fornire informazioni utili costantemente aggiornate e scientificamente validate. A realizzarlo è Sanofi e noi ne abbiamo parlato con Mattia Battistini, Healthcare Solutions & Innovation Manager. Parte del team anche Laura Arrigoni, Omnichannel Transformation Lead, Serena Bellaluna, PA Lead Immunology, Alice Manfredini, Communication BP Specialty Care, Nicola Monteleone, Dermatology Sales & Marketing Head, Elena Nicoli, Therapeutic Area Manager Dermatology e Robin-Edoardo Viberti, Product Manager
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
La continua attenzione alle persone, affiancata a una costante necessità di pazienti e caregiver di fruire di contenuti autorevoli e verificati e di ricevere supporto grazie a strumenti pratici che aiutino a semplificare il percorso di cura (lungo tutto il cosiddetto patient journey), ha favorito la creazione dell’ecosistema digitale “Dermatopia” facendolo costantemente evolvere per rispondere in maniera puntuale a tutte queste esigenze della comunità di persone con dermatite atopica (DA). “Dermatopia” si rivolge alle oltre 215.000 persone affette da dermatite atopica in Italia che, ogni giorno, convivono con prurito costante, escoriazioni, comorbidità oltre alle dirette conseguenze sul sonno, sulla produttività e sulle relazioni che questi sintomi comportano.
Potrebbe descriverlo brevemente?
“Dermatopia” è un ecosistema composto da:
- un sito per pazienti e operatori sanitari con contenuti e strumenti costantemente aggiornati, fra cui:
- “Trova Centro”, una mappa per individuare il centro specializzato nella gestione della DA
- iDA, l’assistente personale che aiuta gli utenti fornendo tutte le informazioni necessarie
- il self-assesment, da cui trarre indicazioni e spunti personalizzati sulla patologia.
- I canali social con contenuti rilevanti per target con l’obiettivo di aumentare l’awareness sulla patologia e interagire con le persone per rispondere al meglio alle loro esigenze.
“Dermatopia” è pertanto il luogo dove possono essere accolti e ascoltati e dove possono trovare tutte le informazioni necessarie per gestire la dermatite atopica e migliorare la qualità di vita.
Che risultati avete o volete raggiungere?
Dall’avvio del progetto, più di 3,5 milioni di persone hanno trovato risposte ai propri bisogni visitando il sito, e oltre 100.000 persone hanno utilizzato il tool “Trova Centro”. I test eseguiti con la funzione “un test per te” sono stati più di 45.000 e 4.500 persone hanno contattato il servizio iDA per richiedere supporto. Grazie ai social invece abbiamo superato i 50.000 follower generando oltre 50 milioni di visualizzazioni dei contenuti e più di 400.000 interazioni.
Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
Migliorare la salute e la qualità di vita delle persone con dermatite atopica rimane il nostro principale obiettivo. Proprio per questo continueremo a far evolvere l’ecosistema “Dermatopia”, offrendo nuove funzionalità e servizi. Il prossimo passo sarà l’apertura di canali dedicati su nuove piattaforme social, così da raggiungere target sempre diversi e offrire un’esperienza d’uso innovativa e coinvolgente.
Qual è l’aspetto principale del Patient Advocacy Digital Campaign che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
La costante accelerazione e spinta che l’innovazione digitale sta portando, sia in termini di strumenti sia di canali, nuove possibilità per supportare sempre al meglio le persone. La comunicazione multicanale e la Digital Health aiuteranno a far sviluppare in maniera più efficace anche il mondo della Patient Advocacy Digital Campaign, favorendo la miglior penetrazione dei messaggi chiave da comunicare con il grande pubblico.
