138 – Bovi (Gsk): “Ad oggi mepolizumab è l’unica terapia approvata per quattro patologie eosinofile”

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Mepolizumab

Isabelle Bovi

Mepolizumab è un farmaco biologico di Gsk, approvato da Aifa per quattro patologie eosinofile: asma grave, rinosinusite cronica con poliposi nasale, granulomatosi eosinofila con poliangite e sindrome ipereosinofila. Abbiamo approfondito l’argomento con Isabelle Bovi, Marketing Lead dell’azienda

Qual è l’impegno della sua azienda in questa area terapeutica?
Da sempre Gsk è impegnata nella ricerca in ambito respiratorio in asma e BPCO. Mepolizumab è un farmaco biologico, frutto della ricerca Gsk, già approvato in Italia nel 2017 come terapia in add-on nell’asma severo eosinofilico refrattario nei pazienti adulti, adolescenti e bambini a partire dai 6 anni di età. A marzo 2023 mepolizumab ha ottenuto la rimborsabilità per altre tre nuove indicazioni oltre all’asma grave: la rinosinusite cronica con poliposi nasale (CRSwNP), granulomatosi eosinofila con poliangite (EGPA), sindrome ipereosinofila (HES). Si tratta di tre patologie caratterizzate da eziopatologia comune, una persistente infiammazione eosinofila.

A chi si rivolge il vostro prodotto?
Mepolizumab si rivolge ai pazienti con asma severo eosinofilico, rinosinusite cronica con poliposi nasale (CRSwNP), granulomatosi eosinofila con poliangite (EGPA) e sindrome ipereosinofila (HES). Si tratta di quattro patologie caratterizzate da eziopatologia comune, l’infiammazione eosinofila molto spesso associate l’una alle altre in particolare per quanto riguarda Asma grave/CRSwNP/EGPA. Mepolizumab si rivolge quindi a pazienti con patologie croniche ad elevato impatto sulla qualità di vita e caratterizzate da sintomatologia costante e invalidante.

Perché ritiene sia innovativo?
L’innovatività è legata al particolare meccanismo d’azione di Mepolizumab diretto verso l’interleuchina 5 (IL-5). IL-5 è la citochina principale responsabile per la crescita e la differenziazione, il reclutamento, l’attivazione e la sopravvivenza degli eosinofili. Mepolizumab con il suo meccanismo d’azione diretto verso IL-5:

  • inibisce la bioattività della IL-5 con potenza nanomolecolare
  • blocca il legame di IL-5 alla catena alfa del complesso recettoriale IL-5 espresso sulla superficie delle cellule degli eosinofili
  • inibisce il segnale dell’IL-5 e riduce la produzione e la sopravvivenza degli eosinofili

L’unicità del suo meccanismo d’azione rende Mepolizumab l’unica terapia di precisione che agisce specificatamente sull’infiammazione eosinofila riportando gli eosinofili all’interno del fisiologico range di normalità. Inoltre, per le indicazioni EGPA e HES, due patologie rare e potenzialmente letali, Gsk ha ottenuto da AIFA lo status di innovatività in considerazione dell’elevato unmet need e gravità di queste patologie rare.

Che risultati avete o volete raggiungere?
Mepolizumab è leader di mercato nell’asma grave eosinofilo refrattario, è la prima e unica terapia approvata in EGPA e HES e la più recente terapia biologica approvata per il trattamento della CRSwNP con azione specifica sulla causa fondamentale delle recidive di malattia. Ad oggi mepolizumab è l’unica terapia approvata per quattro patologie eosinofile.

Quali ritiene siano gli unmet need di questa area terapeutica?
La rinosinusite cronica con poliposi nasale è una patologia cronica che nella maggior parte dei casi non è adeguatamente controllata con il normale intervento chirurgico (nel 79% dei pazienti la poliposi nasale è recidivante e nel 37% dei pazienti dopo solo 12 mesi). In EGPA e HES il principale unmet need è rappresentato dalla difficoltà diagnostica che impedisce un pronto inquadramento della patologia e il successivo ricorso a terapie biologiche. In tal senso i pazienti affetti da EGPA e HES sono spesso soggetti a terapie croniche aspecifiche quali ricorso cronico a OCS ad alti dosaggi e immunosoppressori con conseguente impatto di significativi eventi avversi nel medio e lungo periodo.



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