“AMISTAD” è un tool innovativo sviluppato da Pfizer per comunicare, formare e supportare gli stakeholders sanitari sulle tematiche dell’Antimicrobico Resistenza (AMR) e Antimicrobial Stewardship (AMS). Abbiamo approfondito l’argomento con Laura Romanelli, Senior Portfolio Manager. Parte del team anche Francesca Distilo Hospital Marketing Lead e Maria Alejandra Vidal Medical Affair Scientist Antinfective
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
Pfizer da anni è impegnata a contrastare il fenomeno dell’Antimicrobico Resistenza che rappresenta un’emergenza sanitaria globale e l’Italia, purtroppo, è al secondo posto in Europa per numero di morti stimati: ogni anno perdono la vita circa 11.000 persone a causa della resistenza agli antibiotici. Proprio con l’obiettivo di supportare i nostri stakeholders sanitari, ai quali è rivolto il progetto, a orientarsi tra i vari materiali/dati di letteratura scientifica ed epidemiologici in circolazione sull’AMR/AMS, abbiamo sviluppato una piattaforma digitale “AMISTAD” (Antimicrobial Stewardship Targeting Deck) che garantisce che le varie parti coinvolte nella tematica dispongano, in un unico tool, di tutte le informazioni necessarie.
Potrebbe descriverlo brevemente?
“AMISTAD” è un tool innovativo sviluppato per comunicare, formare e supportare gli stakeholders sanitari sulle tematiche dell’Antimicrobico Resistenza (AMR) e Antimicrobial Stewardship (AMS). La piattaforma si sviluppa in 6 capitoli: 1. Fenomeno 2. Cause 3. Impatti 4. Aree di Intervento 5. AMS 6. Ruolo di Pfizer. “AMISTAD” consente interazione, percorsi di comunicazione su misura, raccolta dati, benchmarking ed esplorazione di argomenti complessi attraverso infografiche, pagine dinamiche e interattive.
Che risultati avete o volete raggiungere?
In un anno, grazie all’utilizzo della piattaforma AMISTAD, abbiamo organizzato circa 500 meeting, tra virtuali e face to face, coinvolgendo vari interlocutori tra clinici, direttori sanitari, infermieri, farmacisti ospedalieri, supportandoli ad implementare programmi di AMS (la stewardship antibiotica può ridurre fino al 70% le infezioni resistenti agli antibiotici), percorsi formativi per il personale ospedaliero e campagne di awareness all’interno delle strutture sanitarie grazie all’utilizzo dei nostri materiali: poster, video, leaflet (Giornata Mondiale Igiene Mani, Settimana mondiale di sensibilizzazione sull’uso consapevole degli antimicrobici, Sepsi day).
Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
L’AMR è un fenomeno globale e per questo è importante:
– sensibilizzare il grande pubblico sull’uso corretto degli antibiotici attraverso campagne informative
– migliorare l’istruzione e la formazione di tutti i professionisti sanitari
– rafforzare la stewardship antimicrobica nei diversi centri ospedalieri
– potenziare l’approccio One Health
– promuovere il dialogo fra la comunità scientifica, politico-istituzionale e le aziende, favorendo inoltre la ricerca e la disponibilità di terapie antimicrobiche efficaci contro l’AMR.
Siamo tutti coinvolti e ognuno può e deve fare la sua parte, perché solo con un impegno comune potremo contrastare questa minaccia per la nostra salute.
Qual è l’aspetto principale del Marketing che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
Il Marketing deve diventare sempre più un partner di fiducia per i nostri stakeholder sanitari nel contrastare il fenomeno dell’AMR supportandoli sia attraverso campagne di comunicazione per sensibilizzare la popolazione (da anni siamo promotori delle Campagne Stopsuperbugs Stopsuperbugsit), sia facilitandoli nello sviluppo di programmi di formazione, nonché fornire un supporto tecnologico aiutandoli a sviluppare piattaforme per migliorare la prevenzione e il controllo delle infezioni.
