107 – Delfino-Castellini (Medtronic): “L’esigenza maggiore è dare continuità ad attività formative e partnership con Scuole di Specialità e Società Scientifiche”

#lsea2023

SICVE YEP

Patrizia Castellini
Isabella Delfino
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Sono i giovani chirurghi vascolari i target a cui si rivolge il progetto di Medtronic “SICVE YEP” pensato proprio per migliorare il loro percorso formativo. Abbiamo approfondito l’argomento con Isabella Delfino, Customer Engagement & Training Specialist e Patrizia Castellini, HCP Training & Event Management Sr. Mgr Italy. Parte del team anche Nicolantonio Rutigliano, Sr. Business Manager Aortic, Samanta Fumagalli, Aortic Marketing Lead, Carlo Cugusi, Sr. Business Manager Pvh, Elettra Stenta – Product Specialist Pvh, Alessandra Arena, Market Development Specialist Pvh, Gabriele Franchino, Digital Training/Education Specialist, Diego Vannaroni, District Sales Manager Aortic, Stefania Perrone, District Sales Manager Aortic e Stefano Pischedda, Strategic Key Account Manager Vascular

Come è nata l’idea di realizzare questo progetto?
Da sempre per Medtronic il paziente è al centro di tutte le proprie attività e la formazione degli operatori sanitari è uno dei pilastri fondamentali per garantire la sicurezza e l’efficacia delle soluzioni terapeutiche offerte. A tal fine, le divisioni Aortic & PVH (Peripheral Vascular Health) hanno collaborato nell’ideazione e realizzazione di un percorso formativo innovativo, trasversale nei diversi ambiti, dedicato a giovani medici e riconosciuto e patrocinato da SICVE.

A chi si rivolge il vostro progetto?
L’esigenza di “essere al fianco” dei giovani chirurghi vascolari nel loro percorso formativo ha fatto sì che l’idea venisse realizzata identificandoli come specifico target per questo percorso cercando di fornire risposte e indicazioni utili alla loro crescita professionale.

Potreste descriverlo brevemente?
Il percorso, realizzato in collaborazione con sei centri di riferimento riconosciuti per la propria eccellenza a livello internazionale, si compone di diverse modalità educazionali e ha la durata di sei mesi nel corso dei quali i discenti hanno avuto modo di confrontarsi con le diverse realtà cliniche, valutare le proprie aree di miglioramento e verificare le proprie competenze. Il piano di studi ha previsto una curva di apprendimento rispetto agli argomenti trattati guidando i discenti verso una maggiore consapevolezza sia nelle competenze procedurali sia nell’identificazione della migliore opzione di trattamento per il paziente.

Che risultati avete o volete raggiungere?
L’obiettivo è stato quello di proporre ai giovani un percorso di formazione innovativo e dinamico, che si differenziasse per qualità dei contenuti, che garantisse un “accesso” facilitato e informale a Faculty di indiscusso valore e stimolasse il confronto e la creazione di un networking.

Cosa pensate ci sia ancora da fare in questo ambito?
L’esigenza maggiore è quella di dare continuità ad attività formative di questo tipo coinvolgendo sempre più giovani medici e affinando la collaborazione con le Scuole di Specialità e le Società Scientifiche a livello nazionale così da realizzare vere partnership formative di valore per i professionisti sanitari.

Qual è l’aspetto principale del Marketing Education Program che sarà più importante secondo voi nei prossimi anni?
L’individuazione delle esigenze e delle “giuste” risposte educazionali continueranno, anche nei prossimi anni, a essere il driver per l’impegno formativo delle aziende che dovranno sempre più mirare all’innovazione e alla “customizzazione” dei loro programmi.



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