103 – Pagani (Medtronic): “Il nostro impegno è mettere a disposizione un sistema di microinfusione dell’insulina completamente automatizzato”

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Smart MDI

Antonio Pagani

Il cuore di “Smart MDI”, progetto realizzato da Medtronic, è nell’app che connette fra loro i sistemi di iniezione di insulina e di monitoraggio in continuo del glucosio per dare la possibilità a pazienti diabetici e ai propri medici di avere sempre un quadro aggiornato in tempo reale. Ne abbiamo parlato con Antonio Pagani, HCP Marketing Manager. Parte del team anche Alessia Brusadelli, Market Development Director MDIS EMEA, Daniela Simonte, Sr. Marketing Manager Diabetes Italy, Gabriele Garavaglia, Product Specialist; Francesco Besozzi, Patient Marketing Specialist; Silvia Papalia, Education Manager; Elena Bresolin, Sr Field Clinical Specialist; Alessandro Matano, Patient Marketing Specialist

Qual è l’impegno della sua azienda in questa area terapeutica?
Medtronic è da sempre impegnata nella realizzazione di soluzioni terapeutiche per il trattamento del diabete insulino dipendente. Storicamente, ha introdotto a fine anni 90 i primi sistemi di monitoraggio in continuo del glucosio e dal 2009 i primi sistemi parzialmente automatizzati di erogazione della terapia in base ai valori glicemici del sensore del glucosio. Il nostro impegno è primariamente mettere a disposizione un sistema di microinfusione dell’insulina completamente automatizzato, il cosiddetto “closed loop” o “pancreas artificiale”. Ci siamo ormai molto vicini, la soluzione oggi sul mercato rappresenta un gold standard di terapia con risultati clinici e di qualità della vita del paziente ampiamente comprovati.

A chi si rivolge il vostro prodotto?
Moltissime persone con diabete insulino trattate, pur avendo indicazione clinica ai sistemi di microinfusione automatizzata, non accettano di indossarli per delle barriere di natura psicologica e sociale e continuano ad utilizzare la terapia MDI (iniezioni multiple giornaliere) per la somministrazione autonoma dell’insulina. Questa terapia nella sua forma standard presenta molti limiti, e carica il paziente di una grande quantità di attività da gestire e controllare nel corso della giornata, che possono compromettere la compliance alla terapia. A tutte queste persone oggi vogliamo offrire la soluzione della “Smart MDI”, che rende la loro terapia insulinica iniettiva al passo con i tempi, più semplice da gestire, discreta e in diversi aspetti già supportata dall’intelligenza delle moderne soluzioni software su app mobile.

Perché ritiene sia innovativo?
Il cuore dell’innovazione della nostra “Smart MDI” è nell’app che connette fra di loro i sistemi di iniezione di insulina (una penna per insulina rapida con connessione bluetooth) e di monitoraggio in continuo del glucosio (un sistema di CGM che consente di prendere decisioni terapeutiche in base al dato del sensore, senza verifiche capillari e senza calibrazioni). La app è davvero il nodo centrale del sistema, e fornisce al paziente una serie di allert e promemoria intelligenti che gli semplificano la terapia quotidiana, ad esempio ricordandogli di fare le dosi di insulina ai pasti oppure calcolandole per lui, il tutto tracciando e pesando l’effetto farmacologico dell’insulina già iniettata in passato. La app fornisce poi al paziente e al suo medico un report di immediata consultazione che finalmente combina in un unico grafico i dati sulla terapia e sul controllo glicemico ottenuto.

Che risultati avete o volete raggiungere?
Il nostro obiettivo è rendere disponibile la soluzione della “Smart MDI” in tutte le regioni italiane, in modo che i medici possano sceglierla come valida alternativa per i loro pazienti che non sono pronti per l’utilizzo delle nostre soluzioni di erogazione automatizzata della terapia, ma che possono comunque beneficiare di un miglioramento della qualità di vita e degli esiti clinici nel brevissimo periodo restando su una terapia iniettiva moderna, semplificata e sicura. La “Smart MDI” è già stata adottata in molti centri e proseguiremo in questa direzione per consentire il massimo accesso possibile.

Quali ritiene siano gli unmet needs di questa area terapeutica?
Sicuramente fino ad oggi la terapia MDI standard, pur rappresentando la prassi per la maggioranza delle persone con diabete insulino trattate, è strettamente legata alle azioni e decisioni del paziente che deve aderire con attenzione ad uno schema di iniezione, con relativa quantificazione dei dosaggi di farmaco, e controllo dei propri livelli glicemici. La stima corretta della dose di insulina in funzione del pasto che si va a consumare, così come il semplice ricordare di iniettare l’insulina a tutti i pasti nei tempi giusti, sono limiti importanti ancora presenti per chi fa terapia MDI standard. Altrettanto critica può essere la mancanza di informazioni sulla quantità di farmaco ancora attivo nel sottocute, che può condurre ad un eccesso di iniezione di insulina con conseguenti rischi di ipoglicemia. Non per ultimo, per il paziente e soprattutto per il medico, è sempre mancata la possibilità di avere chiara visione degli andamenti giornalieri delle glicemie abbinati a quelli dell’iniezione del farmaco, e stabilire così i rapporti causali tra impostazione della terapia, sua attuazione ed effetti sul controllo glicometabolico.



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