093 – Caserta (Ibsa Farmaceutici): “È importante fornire alle persone informazioni che siano empatiche e vicine per partecipare attivamente alla creazione di nuove iniziative e contenuti”

#lsea2023

RaccontARTi

Storia di un percorso

Nicole Caserta

“RaccontARTi” è una webserie di quattro episodi realizzata da Ibsa Farmaceutici per sensibilizzare sul tema della procreazione medicalmente assistita e per combattere lo stigma che spesso è associato a questa pratica medica. Abbiamo approfondito l’argomento con Nicole Caserta, Product Manager Human Reproduction IBSA Italy

Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
L’impegno di Ibsa Farmaceutici nella medicina della riproduzione non è solo un impegno verso il singolo per realizzare il sogno di diventare genitore, ma si inserisce in un disegno più grande dai risvolti sociali in quanto oggi favorire la natalità è più che mai necessario soprattutto in Italia dove il fenomeno della denatalità costituisce una vera e propria emergenza. Uno dei fattori che influenza la natalità è sicuramente il problema crescente dell’infertilità dovuto a diversi motivi quali stili di vita scorretti e, soprattutto, la decisione della donna di diventare madre in un’età più matura. Per questo motivo oggi il ricorso alla procreazione medicalmente assistita (PMA) è una grande opportunità per concretizzare il sogno di genitorialità di molte coppie. Tuttavia, la decisione di affidarsi alla medicina della riproduzione fa parte di un percorso psicologico non facile che passa attraverso l’accettazione dell’incapacità a concepire in modo naturale e il superamento di pregiudizi e barriere sociali. La PMA per molti è ancora un tabù, le coppie si sentono isolate, giudicate colpevoli per non riuscire ad avere un figlio come madre natura vorrebbe. Per questo IBSA vuole dare voce al problema della fertilità e abbattere le barriere culturali che rendono difficili le scelte di questi futuri genitori creando iniziative di comunicazione e contenitori innovativi in cui le coppie possano ricevere informazioni, confrontarsi e sentirsi meno sole.

Potrebbe descriverlo brevemente?
RaccontARTi è una mini-serie di quattro episodi, realizzata in collaborazione con Georgette Polizzi, testimonial d’eccezione, volto noto della TV, influencer e artista che ha parlato apertamente del suo percorso nella PMA. Il titolo del progetto, RaccontARTi”, contiene al suo interno l’acronimo ART, che significa Assisted Reproductive Technology (Procreazione Medicalmente Assistita). Inoltre, ART richiama in questo caso l’ARTE, che Georgette esprime attraverso la realizzazione di quadri in cui racconta le emozioni provate durante le diverse tappe del suo percorso. Quattro episodi di vita reale che corrispondono idealmente alle quattro tappe del percorso per diventare genitori attraverso la PMA durante i quali Georgette parla a cuore aperto della sua esperienza, ripercorre il suo vissuto e lo racconta, dai momenti più difficili pervasi da paure, ansie e incertezze, alla gioia e alla soddisfazione di aver realizzato il suo sogno di madre. Il tutto senza temere i pregiudizi. 

Che risultati avete o volete raggiungere?
La webserie è stata promossa con un importante investimento pubblicitario su tutti i canali digitali di BabyHeART (sito web, youtube, facebook e instagram), sui canali Ibsa (facebook e linkedin) e sul canale Instagram di Georgette Polizzi che conta oltre 700.000 follower. Il progetto ha avuto un grandissimo successo in termini di engagement, con 3 milioni di visualizzazioni dei reel e oltre 50.000 interazioni. Risultati importanti che hanno anche contribuito alla visibilità di BabyHeART, il progetto multichannel di Ibsa nell’area fertilità, attivo dal 2021. Pensiamo inoltre che “RaccontARTi” abbia aiutato le coppie ad avere maggiore fiducia e serenità e abbia dato una svolta nella demolizione delle barriere culturali che creano inutili frustrazioni e isolamento.

Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
Continuare a parlare di fertilità, ma anche di coppia e di famiglia, può servire da stimolo per tante coppie per pensare al loro futuro di genitori senza trascurare il fattore età e intervenendo in anticipo su eventuali difficoltà nel concepimento. L’obiettivo è anche promuovere la PMA, una vera opportunità per molte coppie, rimuovendo dubbi e pregiudizi e contrastare il fenomeno della denatalità che pone l’Italia fra gli ultimi posti in termini di nascite. Quindi vogliamo proseguire con iniziative di comunicazione, in particolare con “RaccontARTi” che raccoglierà prossimamente nuove testimonianze, questa volta di persone non note che hanno raccolto il testimone di Georgette e desiderano aiutare le coppie e sostenerle nel percorso di PMA attraverso il racconto della loro storia personale.

Qual è l’aspetto principale del Patient Advocacy Digital Campaign che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
Nei prossimi anni, sarà sicuramente necessario instaurare e consolidare la relazione con il paziente non solo in ambito ambulatoriale, è importante fornire loro informazioni, che siano empatiche e vicine, coinvolgendoli a partecipare attivamente alla creazione di nuove iniziative e contenuti. Solo in questo modo, si riuscirà ad avvicinare e a sensibilizzare il pubblico su queste importanti tematiche di salute implementando l’utilizzo di strumenti digital e social per sensibilizzare le persone e, soprattutto, i giovani.



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