056 – De Vecchi (Pierre Fabre): “Associazioni Pazienti giocano un ruolo di primaria importanza nella comunicazione dei bisogni”

#lsea2023

The Best of
Tomorrow

Roberta De Vecchi

Una campagna di sensibilizzazione sul tumore metastatico del colon retto. È “The Best of Tomorrow (TBoT)” realizzata da Europa Colon Onlus (ECI), con il supporto non condizionante di Pierre Fabre Pharma, e noi abbiamo approfondito l’argomento con
Roberta De Vecchi, Direttore Medico di Pierre Fabre Innovative Oncology Pharma

Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
Come Gruppo Pierre Fabre possiamo contare su una radicata tradizione in oncologia e lavoriamo al fianco di tutti i principali interlocutori del sistema salute impegnati nella lotta contro i tumori, in particolare il tumore del colon. Il tumore del colon retto è una delle patologie tumorali a maggiore incidenza in Italia e, nonostante l’esistenza di un programma di screening nazionale e l’impegno di specialisti, istituzioni e associazioni per sensibilizzare la popolazione generale sulla patologia, il 20% dei pazienti arriva alla diagnosi quando la malattia è già in una fase avanzata. I pazienti metastatici hanno bisogno di essere informati e supportati, e spesso questa necessità non è adeguatamente soddisfatta dalle generiche campagne di sensibilizzazione. La campagna TBoT vuole rispondere a tali bisogni e pertanto è visibile su canali di ampia divulgazione proprio perché possa raggiungere il maggior numero di persone.

Potrebbe descriverlo brevemente?
“The Best of Tomorrow (TBoT) – Il meglio del tuo domani” è la campagna di Europa Colon Onlus (ECI), realizzata con il supporto non condizionante di Pierre Fabre Pharma, è una campagna di sensibilizzazione che affianca le voci degli specialisti (oncologo, chirurgo, MMG e palliativista) a suggerimenti pratici per vivere al meglio la vita di ogni giorno. L’ambizione è quella di mettere al centro la persona, e non la sua malattia.

Che risultati avete o volete raggiungere?
Siamo molto soddisfatti dei risultati in termini di persone raggiunte dalla campagna. A titolo informativo, i video consigli degli specialisti hanno ricevuto oltre 300k visualizzazioni. La campagna ha inoltre raccolto l’interesse della stampa e della TV nazionale. Questo alimenta la nostra motivazione e il nostro impegno a supporto dei bisogni specifici dei pazienti con tumore del colon metastatico.

Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
Per quanto riguarda il futuro, ovviamente, c’è ancora molto su cui poter lavorare. Innanzitutto, il tema della sensibilizzazione sulla patologia rimane prioritario, considerando il numero di nuove diagnosi ogni anno e di persone che convivono con questa patologia. Come azienda siamo inoltre impegnati affinché ci possa essere una tempestiva presa in carico dei pazienti e di conseguenza un accesso a trattamenti sempre più specifici per ciascun paziente.

Qual è l’aspetto principale del Patient Advocacy che sarà più importante secondo voi nei prossimi anni?
La prima sfida nell’ambito del tumore del colon, e della maggior parte delle patologie oncologiche, rimane quella della sensibilizzazione per favorire un percorso diagnostico-terapeutico tempestivo e adeguato che tenga in considerazione le necessità del paziente. La seconda si gioca invece su un piano più istituzionale, dove le Associazioni Pazienti sono meritatamente sempre più coinvolte nella gestione di progetti complessi e giocano un ruolo di primaria importanza nella comunicazione dei bisogni dei pazienti agli interlocutori istituzionali.



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