Sensibilizzare e informare la popolazione sui rischi delle infezioni del sito chirurgico. È questo l’obiettivo della campagna di comunicazione digital “Punti di Differenza” promossa da Ethicon parte di Johnson&Johnson Medtech Italia. Ne abbiamo parlato con Giovanni Morgillo, Senior Product Manager Wound Closure, ETHICON (Johnson & Johnson Medtech Italia) e Valentina Del Prete, Communication & Public Affairs Manager, Johnson & Johnson Medtech Italia. Parte del team anche Carla Sangiorgio, Communication & Public Affairs Director, Luciana Giustizieri, Product Marketing Director, ETHICON parte di Johnson & Johnson Medtech Italia, Simona Braghi Medical Education Director, Johnson & Johnson Medtech Italia, Giuliana Barbieri, Senior Manager Health Economics & Market, Arrigo Becchetti, Field Product Manager WC&H, Eugenio Capurso, Product Manager Ethicon WC&H, Nicolina Innamorato, Field Product Manager WC&H e Federica Marotta Field, Product Manager WC&H
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
Ogni anno, solo in Italia, si verificano circa 530.000 infezioni correlate all’assistenza sanitaria e nel 14.4% dei casi si tratta di infezioni del sito chirurgico. Di queste, il 40-60% potrebbe essere prevenibile grazie all’adozione di adeguati sistemi di sorveglianza e di programmi di prevenzione, generando benefici non solo per la salute dei pazienti, ma anche per quella del nostro Servizio Sanitario Nazionale. Come J&J Medtech abbiamo fondato le nostre origini proprio nella lotta alle infezioni del sito chirurgico, sviluppando innovazioni tecnologiche e programmi formativi che mirano ad aumentare la conoscenza di questa complicanza e la conseguente responsabilità di tutte le figure coinvolte nel percorso di cura del paziente. È con questo obiettivo che è nata la Campagna di Comunicazione tutta digitale “Punti di Differenza”, promossa da Ethicon parte di Johnson&Johnson Medtech Italia con il patrocinio delle società scientifiche ACOI (Associazione Chirurghi Ospedalieri), SIC (Società Italiana di Chirurgia), SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) e di SIOT (Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia), che si pone l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di una corretta prevenzione e cura delle ferite post-operatorie al fine di ridurre le possibili infezioni anche a vantaggio di una maggiore sostenibilità del nostro Servizio Sanitario.
Potrebbe descriverlo brevemente?
A supporto dell’iniziativa è stato realizzato un video cartoon con l’obiettivo di incuriosire, educare e sensibilizzare il pubblico più ampio possibile sull’importanza del contributo che un paziente informato può portare, in unione all’equipe chirurgica che lo ha in cura, alla riduzione del rischio di infezione. Protagonista è un giovane Frankenstein, “testimonial” rappresentativo di una nuova generazione più consapevole dei rischi delle infezioni chirurgiche e attenta alla sostenibilità che, con un linguaggio positivo, diretto e chiaro, punta a catturare l’attenzione su questo tema. È stata poi sviluppata una landing page dedicata, puntididifferenza.it, con informazioni utili sul tema: cosa può fare il paziente per prevenire questo tipo di infezioni, come prepararsi ad un intervento, cosa chiedere al proprio medico, segni e sintomi di una possibile infezione del sito chirurgico. La campagna è stata lanciata attraverso i media e i social media con un focus specifico su alcuni particolari target potenzialmente più interessati al tema come mamme e sportivi.
Che risultati avete o volete raggiungere?
I risultati generati in questi mesi sono stati significativi:
- 40 milioni di persone raggiunte
- oltre 400 articoli media
- +5 milioni di persone raggiunte attraverso i social
- Centinaia di visitatori nel sito dedicato
Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
Uno degli obiettivi di questo progetto sarà allargare il target di riferimento puntando a raggiungere più pazienti per renderli consapevoli dell’impatto di questa complicanza e alleati del chirurgo nella loro prevenzione, puntando a coinvolgere anche le istituzioni e tutte quelle figure non cliniche affinché sia sempre più chiaro e manifesto un commitment di tutti su questa tematica. Far sì che il paziente torni a casa il prima possibile dopo una operazione e senza alcuna complicanza è il primo obiettivo di ogni operatore sanitario. ZERO SSI è il nostro motto, anche una sola infezione oggi è di troppo!
Qual è l’aspetto principale del Communication Campaign che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
In un mondo dell’informazione in costante evoluzione, noi aziende del settore salute possiamo e dobbiamo continuare a sentire la responsabilità di costruire progetti in partnership con la comunità scientifica volti a sensibilizzare sempre di più i cittadini sul ruolo fondamentale della prevenzione. La campagna “Punti di Differenza” è per noi un progetto innovativo che ci ha permesso di navigare nuovi canali e di raggiungere direttamente le persone, in partnership con le società scientifiche con cui collaboriamo ogni giorno. Perché anche questo una campagna di comunicazione può fare: unire la forza di una azienda e della comunità scientifica verso un obiettivo comune di responsabilità verso i pazienti e la loro salute.
