“Liberness” aspira ad essere la prima terapia digitale che arriverà sul mercato in Italia per combattere l’obesità. A realizzarla è Theras Lifetech e noi abbiamo approfondito l’argomento con Matteo Centola (intervistato). Parte del team anche Laura Lazzarotti, Project Manager, Filippo Montanari, Marketing Director e Luca Cappellini, Customer Experience Manager.
Qual è l’impegno della sua azienda in questa area terapeutica?
Theras ha il ruolo di costruire e diffondere un nuovo e più efficace approccio alla gestione terapeutica, attraverso l’attenzione alle persone e la coerenza etica, migliorando la vita non solo delle persone con patologie croniche, ma di tutta la filiera dall’impresa, agli enti, ai medici ai pazienti, alla società. Partendo da questa purpose riteniamo che l’obesità sia una patologia cronica altamente invalidante per tutte le persone coinvolte, portandosi dietro uno stigma sociale notevole nonché un senso di impotenza dovuto alla scarsità e alla poca efficacia delle opzioni terapeutiche attualmente disponibili. Per questo riteniamo non ci sia area terapeutica più appropriata al momento dove testare la nostra ambizione di definire un nuovo percorso di cura insieme a tutti gli stakeholders coinvolti.
A chi si rivolge il vostro prodotto?
Liberness® si rivolge a tutte le persone obese adulte (18-65 anni) con un indice di massa corporea compreso tra 30 e 45.
Perché ritiene sia innovativo?
Liberness® aspira ad essere la prima terapia digitale che arriverà sul mercato in Italia e come tale promette di essere un’innovazione di tipo radicale nel panorama biomedicale perché offre un’opzione terapeutica che semplicemente non è mai stata disponibile finora. Più nello specifico riteniamo che l’obiettivo terapeutico nei trattamenti di questa patologia, siano essi approcci farmacologici o chirurgici, sia sempre stato quello della perdita di peso ma che la vera sfida stia nel mantenimento nel medio-lungo periodo di tale perdita di peso che molto spesso viene raggiunta dai pazienti, ma recuperata dopo poco tempo. Noi proponiamo di cambiare prospettiva e offriamo una soluzione innovativa in grado di accompagnare e responsabilizzare il paziente nel suo percorso di cura, senza alcun trauma o rischio di effetti collaterali fastidiosi.
Che risultati avete o volete raggiungere?
La nostra ambizione è quella di poter dimostrare una perdita di peso ottenuta tramite l’utilizzo di Liberness® e che venga mantenuta almeno fino a 12 mesi dal suo primo utilizzo. L’obiettivo è raggiungibile solamente attraverso un cambiamento duraturo dello stile di vita acquisendo delle abitudini sane e sostenibili. Questo lo rende un obiettivo particolarmente sfidante da raggiungere se non si agisce in modo olistico su tutte le componenti che contribuiscono alla patologia e quindi alla sua cura: la dieta, l’esercizio fisico e la salute mentale. Troppo spesso, infatti, almeno una di queste tre componenti è deficitaria nella prassi clinica per questioni strutturali e riteniamo che una terapia digitale possa rappresentare una soluzione efficace, economica e scalabile a questo problema.
Quali ritiene siano gli unmet needs di questa area terapeutica?
Come detto in precedenza, al momento non c’è nessuna opzione terapeutica davvero efficace a parte la chirurgia bariatrica che è un intervento estremamente invasivo e rappresenta la cosiddetta “ultima spiaggia” per il paziente. Tutto il mondo clinico-scientifico aspetta con ansia i farmaci di nuova generazione che stanno mostrando dei dati molto promettenti sia in termini di sicurezza sia di efficacia nelle sperimentazioni cliniche. Tuttavia, l’efficacia delle stesse è strettamente connessa ad un cambiamento di stile di vita, aspetto che non può essere omesso se si vogliono ottenere degli effetti duraturi che abbiano delle ripercussioni benefiche su tutta la filiera.
