019 – Governali (Bayer): “Maggiore coinvolgimento dei decisori e una effettiva implementazione di sistemi virtuosi saranno la grande sfida dei prossimi anni”

#lsea2023

oN-TRacK-
da Zero al Centro

Gisella Governali

Partendo dalle disparità di accesso dei pazienti all’oncologia di precisione, con l’obiettivo di diffondere le best practice dei centri di riferimento nasce “OnTRacK- da Zero al Centro, Viaggio nell’oncologia che cambia”, una webserie in oncologia realizzata da Bayer. Abbiamo approfondito l’argomento con Gisella Governali, Marketing & Sales Coordinator Oncology TKI. Parte del team anche Mario Fazzi D’Orsi, Value Access Strategist

Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
Il progetto nasce dall’identificazione di un bisogno insoddisfatto: la disparità di accesso dei pazienti all’oncologia di precisione e la mancanza di un percorso paziente, in particolare per le fusioni di NTRK, definito a livello nazionale. Le eterogeneità sono emerse sia da una analisi di mercato condotta da Bayer sia da una serie di interlocuzioni con KOL di riferimento del settore. Partendo da questi bisogni, con l’obiettivo di fare cultura sull’importanza dell’oncologia di precisone e diffondendo le best practice dei centri di riferimento per rendere omogeneo l’accesso al test, nasce “OnTRacK- da Zero al Centro”, la prima webserie in oncologia.

Potrebbe descriverlo brevemente?
Una webserie, un vero e proprio viaggio alla scoperta dei centri italiani che si sono organizzati per garantire l’accesso dei pazienti, alle ultime opportunità di screening e relativo trattamento in ambito dell’oncologia di precisone. Tra le ultime frontiere troviamo le fusioni di NTRK, focus della serie. Questa è composta da 7 episodi, ognuno girato in un centro di riferimento per un determinato istotipo tumorale.
Nella serie i medici diventano gli attori e gli ospedali i set cinematografici e presentano:

  • Come hanno implementato il test NTRK in maniera costo efficiente
  • Come hanno superato le barriere tecniche e burocratiche
  • Come gli altri centri possono indirizzare loro i pazienti per il test

Che risultati avete o volete raggiungere?
Creare vantaggio per tutti gli attori coinvolti, grazie anche a una comunicazione efficace e innovativa. I grandi centri possono affermarsi come centri di riferimento a livello nazionale e locale, descrivendo come accedere ai loro percorsi in ambito dell’oncologia di precisone e permettendo agli ospedali satellite afferenti, o ai pazienti stessi, di poter usufruire delle ultime e più efficaci terapie disponibili. L’obiettivo ultimo è creare un network tra i centri in modo da facilitare l’implementazione di nuove idee e modelli organizzativi sul tema laddove non siano ancora presenti o pienamente sviluppati. In termini numerici, il progetto si traduce in sette episodi prodotti in sei centri e cinque regioni diverse, girati in seguito a candidature spontanee dei centri che volevano condividere le loro storie su una patologia specifica. Oggi abbiamo registrato un totale di 2.500 visualizzazioni e idealmente un incremento nel numero di test e, conseguentemente, di pazienti sottoposti a test.

Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
Negli ultimi anni il numero di farmaci a target molecolare è aumentato e il trend è in crescita. Questo sta portando a numerose necessità in ambito oncologico da un punto di vista di competenze sia scientifiche sia organizzative ed economiche. Recentemente, a livello nazionale sono stati emanati importanti decreti sulla riorganizzazione dei laboratori e sul finanziamento alle nuove tecniche diagnostiche che permettono di profilare al meglio le patologie dei pazienti. Questo evidenzia una crescente necessità a livello locale di messa a terra di modelli organizzativi in grado di recepire quanto richiesto a livello nazionale. Una via per facilitare tutto ciò è quella di comunicare e condividere le migliori strategie, cercando di raggiungere e mettere in contatto sempre più attori (clinici, pazienti, amministrazioni, istituzioni). Un maggiore coinvolgimento dei decisori e una effettiva implementazione di sistemi virtuosi saranno la grande sfida dei prossimi anni.

Qual è l’aspetto principale del Marketing che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
Sicuramente sarà fondamentale mantenere alta l’attenzione verso il tema dell’oncologia di precisione, attraverso meccanismi di comunicazione innovativi e ingaggianti, anche quando la spinta all’organizzazione richiesta dalle nuove normative sarà esaurita. La naturale evoluzione del progetto, al momento pensato soprattutto per addetti ai lavori con un taglio altamente scientifico, sarà quella di realizzare un format di più ampio respiro: nuovi canali e modalità di divulgazione per poter raggiungere una platea più ampia, come ad esempio pazienti e istituzioni, con l’obiettivo di dare una ulteriore spinta al processo di riorganizzazione, grazie ad una più elevata consapevolezza di tutti gli attori del sistema salute, rispondendo così ancora meglio ai nuovi bisogni sanitari dei pazienti.



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