008 – Albano (Advanz Pharma): “Multicanalità non significa solo aggiungere più canali, significa integrare i canali in un’esperienza di interazione più ampia”

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PBChange Community

Francesco Albano

Un progetto digitale, multicanale, indirizzato a più specialisti con l’intento di supportare e facilitare lo scambio di informazioni e il networking tra clinici in ambito di Colangite Biliare Primitiva. È “PBChange Community”, a realizzarlo è Advanz Pharma e noi ne abbiamo parlato con Francesco Albano, Marketing Director di Advanz Pharma Italia. Parte del team anche Giulia Mozzoni, Digital & Marketing Specialist, Matteo Lombardi, Medical Science Liason, Lorenza Candian, Market Access Manager e Giovanni Morabito, Key Account Manager

Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
La diagnosi e la terapia della PBC (Colangite Biliare Primitiva) richiedono l’intervento di diversi specialisti, distribuiti tra centri ospedalieri e territorio, la cui collaborazione è fondamentale per l’ottenimento di clinical outcomes positivi. Per questo motivo è fondamentale avere a disposizione fonti e strumenti aggiornati e autorevoli, in grado di accompagnare la crescita della conoscenza di tutti gli stakeholder coinvolti nella gestione del paziente. L’aggiornamento scientifico continuo, la condivisione peer-to-peer della conoscenza e dell’esperienza terapeutica, sono il primo passo per migliorare sempre di più la pratica clinica in ogni fase del percorso di gestione e presa in carico del paziente. Per questo motivo nasce l’idea di dar vita ad un progetto digitale, multicanale, indirizzato a più specialisti con l’intento di supportare e facilitare lo scambio di informazioni e il networking tra clinici.

Potrebbe descriverlo brevemente?
“PBChange” è la prima community italiana digitale dedicata alla PBC, volta a connettere specialisti e centri che desiderano confrontarsi sulle tematiche correlate alla malattia e alla sua gestione nella pratica clinica, in un network esclusivo e verificato di operatori sanitari operanti in Italia. Grazie alla “PBChange Community” è possibile accedere ad una homepage che raccoglie contenuti di formazione e approfondimento in diversi formati quali post con e senza allegati, infografiche, video e poll. Quest’ultima funzione permette di creare un sondaggio istantaneo tra i membri della community da attivare nel caso di necessità di un confronto clinico, così da poter valutare in real time le risposte dei propri colleghi. All’interno della piattaforma è disponibile, per i clinici, un servizio di messaggistica istantanea che faciliterà una maggiore connessione tra specialisti. È inoltre attiva la possibilità di condividere e consultare casi clinici attraverso una funzione specifica. Questa tipologia di contenuti è l’unica a necessitare di un controllo pre-pubblicazione da parte del Board scientifico, al fine di garantire sempre l’anonimato dei pazienti e la diffusione di informazioni scientificamente validate. “PBChange” è uno strumento eclettico di formazione e condivisione che grazie alla possibilità di creare al suo interno dei Club legati a specifiche esigenze e tematiche, consente ai clinici di continuare il lavoro di co-design e condivisione di progetti e attività, intento che ha dato vita alla piattaforma.

Che risultati avete o volete raggiungere?
I risultati che abbiamo raggiunto e che vorremmo continuare ad ottenere si possono riassumere in 5 punti chiave:

  • costruire una maggiore connessione tra specialisti dislocati sull’intero territorio nazionale;
  • perfezionare la gestione multidisciplinare dei pazienti con uno strumento che faciliti, acceleri e consenta di creare rete tra il territorio, il centro epatologico e altri specialisti, per agevolare il “patient journey” e consentire la co-gestione del paziente e un adeguato follow-up;
  • aumentare la condivisione peer-to-peer della conoscenza della patologia e dell’esperienza individuale;
  • promuovere la disease awareness verso quei centri che si approcciano per la prima volta alla gestione dei pazienti con PBC
    garantire un rapido referral per un’appropriata gestione della malattia.

Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
Sono necessarie strategie per identificare, in una fase precoce della malattia, i pazienti difficili da trattare e strumenti che permettano ai clinici un approccio olistico al paziente; utilizzando approcci interdisciplinari, l’aspettativa è quella di avere in breve tempo progressi significativi nella gestione del paziente con PBC, con l’obiettivo finale di migliorarne il trattamento.

Qual è l’aspetto principale del Multi Target & Multichannel che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
La multicanalità è la colonna portante del progetto che prevede un approccio digitale a supporto di attività in presenza in modo da integrare i differenti punti di contatto, canali o strumenti (online e/o offline); multicanalità non significa solo aggiungere più canali all’interazione, ma integrare i canali in un’esperienza di interazione più ampia. L’importanza della Multicanalità nei prossimi anni risiederà nell’essere il supporto per eccellenza alla pratica clinica quotidiana permettendo ai medici di ritrovare in essa sia lo strumento che gli permetterà di connettersi con colleghi sia lo strumento di istruzione digitale sempre consultabile.



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