Terapiù è la prima pill-reminder app in Italia per numero di download. Pensata per supportare le persone con patologie croniche nella propria aderenza terapeutica, a realizzarla è Bayer e noi ne abbiamo parlato con Marco Giacosa, Digital & Innovation manager
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
Sappiamo che il 50% delle persone alle prese con malattie croniche non assume i farmaci come prescritto. Un comportamento che rappresenta un fattore di rischio per la salute e un problema economico per il sistema sanitario. Sappiamo inoltre che le Mobile App possono migliorare l’aderenza. Secondo una recente metanalisi pubblicata su BMJ – i pazienti che hanno utilizzato dispositivi mobili hanno il 106% di probabilità in più di essere aderenti alle terapie rispetto a chi non li usa. Forti delle premesse, abbiamo chiesto a pazienti e professionisti sanitari in che modo queste soluzioni digitali potessero essere davvero utili per loro. L’indagine ci ha suggerito i servizi essenziali e, soprattutto, che le cause di mancata aderenza differiscono in funzione dei pazienti e che quindi necessitano di soluzioni personalizzate. Il mercato offre ad ora app generalizzate, allora abbiamo deciso di partire con lo sviluppo.
Potrebbe descriverlo brevemente?
Sono state intervistate più di 1.200 persone tra pazienti, medici, farmacisti e caregiver. Con i dati raccolti abbiamo creato profili con variabili psicografiche, necessità e motivazioni di mancata aderenza, diverse. A queste diverse necessità abbiamo risposto sviluppando Terapiù, un’App gratuita, flessibile, dall’interfaccia essenziale e intuitiva, utilizzabile anche dai profili senior. Terapiù offre 16 servizi (dal pill-rimender, al contapassi), 4 categorie di alert e più di 100 articoli di benessere e salute scritti in collaborazione con i medici e con le principali associazioni di pazienti Italiane. Questi elementi vengono orchestrati dall’intelligenza artificiale, che analizza i dati di utilizzo e si configura sui bisogni specifici dei pazienti per portarli verso una maggiore aderenza e uno stile di vita più salutare.
Che risultati avete o volete raggiungere?
Proprio perché basati sulle necessità che abbiamo recuperato direttamente dai pazienti e dai medici, pensavamo potesse funzionare, ma non ci aspettavamo risultati così buoni. In poco più di un anno dal rilascio, TeraPiù è stata scaricata da 150.000 utenti e ha ricevuto recensioni decisamente positive, diventando la prima pill-reminder app in Italia per numero di download. Il 90% degli utilizzatori di Terapiù dichiara di seguire meglio la terapia da quando la utilizza. Vogliamo continuare così e migliorare dove possibile.
Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
Terapiù nasce flessibile per aderire alle esigenze di pazienti diversi. L’architettura modulare su cui è sviluppata permette di adeguarsi facilmente anche a diverse aree terapeutiche e diversi paesi. Stiamo pianificando gli sviluppi per essere ancora più incisivi in altre aree terapeutiche come la salute femminile e l’emofilia e per espanderla in Paesi EU, Spagna e Polonia i primi candidati.
Come si possono colmare gli unmet needs dei pazienti anche grazie alle nuove tecnologie?
Ascoltandoli, recuperando direttamente da loro le necessità e i problemi che affrontano quotidianamente. La tecnologia ci permette di valutare l’uso dell’app, analizzare i loro feedback, fare survey e contattarli direttamente in caso di difficoltà, sono attività fondamentali per migliorare una soluzione che vuole essere d’aiuto ai pazienti. Credo che gli strumenti di companion come Terapiù avranno un ruolo sempre più importante perché incrociano 3 macro trend in atto:
- la sempre maggiore consapevolezza nella gestione della salute da parte dei pazienti;
- la sempre maggiore famigliarità con la tecnologia;
- la sempre maggiore difficoltà di accedere ai servizi offerti dal SSN.
