Suicidio: il rischio aumenta tra i malati di cancro anche in assenza di malattie psichiatriche

Le persone che soffrono di cancro sono a maggiore rischio di suicidio. Le caratteristiche di queste persone sono diverse da quelle di coloro che tentano il suicidio nella popolazione generale, come mostra uno studio di Hong-Kong pubblicato dalla rivista Psycho-Oncology.

Tra 14.446 casi di suicidio che si sono verificati tra il 2003 e il 2017 a Hong Kong, il 10% era costituito da persone con una storia di cancro. Le persone affette da tumore che si sono tolte la vita, rispetto alle persone che non soffrivano di questa patologia, erano in genere più anziani, erano meno propensi a vivere da soli e utilizzavano, di solito, metodi violenti. Era meno probabile, rispetto a quanto accade nelle persone senza tumore che tentano il suicidio, che soffrissero di problemi di salute mentale ed erano più propensi a comunicare il loro intento suicida prima di morire.

“Dovremmo preoccuparci maggiormente del benessere sociale e mentale dei pazienti con il cancro”, commenta Paul S.F. Yip, che ha diretto lo studio. “È fondamentale comunicare con i caregiver e con gli operatori sanitari sostenendo la prevenzione del suicidio”.
Lo screening della salute mentale potrebbe non essere sufficiente, quindi gli operatori sanitari dovrebbero essere consapevoli dell’aumentato rischio di suicidio tra i malati di cancro, anche quando non ci sono segni di disturbo psichiatrico.

Bibliografia:

Vera Y Men et al., Characteristics of cancer patients who died by suicide: A quantitative study of 15‐year coronial records. Psycho-Oncology, https://doi.org/10.1002/pon.5634

 

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