Uno studio pubblicato sulla rivista BMC Infectious Diseases ha esplorato l’associazione tra il rapporto neutrofili-linfociti (NLR), il rapporto monociti-linfociti (MLR) e il rapporto piastrine-linfociti (PLR) con la mortalitĂ a 28 giorni nei pazienti settici con malattia coronarica (CAD). La ricerca ha utilizzato dati del…
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Quotidiano Cardiologia
L’indice aterogenico del plasma e il rischio di mortalitĂ
Un recente studio pubblicato sulla rivista Cardiovascular Diabetology ha esaminato l’associazione tra l’indice aterogenico del plasma (AIP) e la mortalitĂ per tutte le cause e specifica nella popolazione generale. Lo studio ha coinvolto 14.063 adulti americani, utilizzando l’AIP come variabile di esposizione, definito come…
LeggiAlgoritmi automatizzati per la differenziazione delle tachicardie a complessi larghi
Un recente studio pubblicato sulla rivista Circulation: Arrhythmia and Electrophysiology ha confrontato l’efficacia degli algoritmi automatizzati con l’interpretazione manuale dell’ECG nella differenziazione delle tachicardie a complessi larghi (WCT). Due elettrofisiologi hanno applicato tre approcci manuali (Brugada, Vereckei aVR e VT score) e cinque algoritmi…
LeggiGLP-1RAs e miglioramento cardio-renale in dialisi
Un recente studio pubblicato sulla rivista Cardiovascular Diabetology ha esplorato l’efficacia degli agonisti del recettore del peptide-1 simile al glucagone (GLP-1RAs) nel migliorare gli esiti cardio-renali dei pazienti diabetici all’inizio della dialisi. Lo studio ha coinvolto una coorte di pazienti diabetici di tipo 2…
LeggiUn nuovo biomarcatore per la malattia coronarica nei pazienti con diabete di tipo 2
Il diabete di tipo 2 (T2DM) e la malattia coronarica (CAD) sono due patologie che spesso coesistono e la cui incidenza è in costante aumento a livello globale. Recentemente, i microRna circolanti (miRna) sono emersi come nuovi attori molecolari nelle malattie cardiometaboliche. Uno studio…
LeggiMonitoraggio dell’intervallo qt con mECG post anti-micobatterici
Alcuni farmaci anti-micobatterici sono noti per causare un prolungamento dell’intervallo QT, che potenzialmente può portare ad aritmie ventricolari potenzialmente letali. Tuttavia, l’onere piĂą elevato di lebbra e tubercolosi si verifica in contesti in cui il monitoraggio elettrocardiografico è impegnativo. In questo contesto, la fattibilitĂ …
LeggiAllopurinol e il rischio cardiovascolare: uno studio in corso
L’effetto dell’allopurinol sul sistema cardiovascolare è stato oggetto di numerosi studi, alcuni dei quali hanno suggerito un effetto positivo. Tuttavia, non tutti gli studi sono concordi su questo punto. Per approfondire la questione, è in corso uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con…
LeggiMortalitĂ dopo infarto miocardico procedurale o spontaneo
Un recente studio pubblicato sulla rivista Journal of the American College of Cardiology ha esaminato l’impatto sulla prognosi dell’infarto miocardico procedurale (pMI) e dell’infarto miocardico spontaneo (spMI). Lo studio ha incluso pazienti con sindrome coronarica cronica (CCS) e troponina basale ≤1Ă— il livello di…
LeggiDelirium nei pazienti cardiopatici: uno sguardo al Cardio Delirium Day
Un recente studio pubblicato sul Giornale Italiano di Cardiologia ha gettato luce sulla prevalenza del delirium tra i pazienti cardiopatici adulti ricoverati in ospedale per acuti in Italia. Lo studio, denominato “Cardio Delirium Day”, ha coinvolto 55 centri cardiologici italiani che hanno raccolto dati…
LeggiIschemia peri-infarct: indicatore prognostico di eventi cardiovascolari avversi
Un recente studio pubblicato sulla rivista Journal of the American College of Cardiology ha esaminato l’associazione tra l’ischemia peri-infarct e gli eventi avversi, oltre ai noti marcatori di rischio. Lo studio ha incluso pazienti consecutivi in un’ampia coorte dello studio multicentrico SPINS (Stress CMR…
LeggiInsufficienza cardiaca: test di cammino di 6 minuti migliora la sopravvivenza
Un recente studio pubblicato sulla rivista European Journal of Heart Failure ha rivelato l’importanza del test di cammino di 6 minuti (6MWT) nel migliorare la sopravvivenza dei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta (HFrEF). Il 6MWT, uno strumento semplice ed economico…
LeggiDapagliflozin migliora la performance del ventricolo destro nell’HFpEF
Un recente studio pubblicato sulla rivista JAMA Cardiology ha esaminato gli effetti del dapagliflozin, un inibitore del cotrasportatore 2 del sodio-glucosio (SGLT2), sulle proprietĂ vascolari polmonari e l’accoppiamento RV-PA in pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata (HFpEF). Lo studio, denominato “Valutazione…
LeggiTemperatura ed esiti neurologici nei neonati sottoposti a cardiochirurgia
Un recente studio pubblicato sulla rivista Journal of the American College of Cardiology ha esaminato l’associazione tra la temperatura intraoperatoria piĂą bassa (NIT) e gli esiti neurologici precoci nei neonati sottoposti a intervento chirurgico per malattie cardiache congenite. Lo studio ha analizzato i dati…
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