Nel trattamento del mieloma multiplo recidivante, un nuovo regime terapeutico basato sul carfilzomib ha dimostrato una significativa superiorità rispetto al trattamento standard incentrato su bortezomib e desametasone. Nel più recente studio di fase 3, chiamato ENDEAVOR, il carfilzomib combinato con il desametasone determina un miglioramento doppio…
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Leucemia linfoblastica acuta: risultati sorprendenti con un nuovo agente
Il farmaco sperimentale noto come inotuzumab ozogamicina (INO) migliora significativamente i tassi di remissione completa nei pazienti con leucemia linfoblastica acuta refrattaria o recidivante rispetto alla chemioterapia intensiva standard. Questo dato, basato sull’esito primario di uno studio clinico di fase 3 su 326 pazienti…
LeggiLeucemia promielocitica acuta ad alto rischio: niente chemioterapia?
La rivoluzionaria combinazione non chemioterapica di triossido di arsenico ed acido trans-retinoico (ATO/ATRA) risulta efficace nel trattamento della leucemia promielocitica acuta (APL) ad alto rischio, con meno tossicità e costi significativamente inferiori rispetto alla combinazione chemioterapia-ATRA. Lo afferma Alan Burnett della Cardiff University School…
LeggiLeucemie infantili: allattamento al seno riduce il rischio
L’allattamento al seno per almeno 6 mesi è stato associato ad una riduzione del rischio di leucemie infantili rispetto a quello per periodi meno prolungati o al mancato allattamento al seno. Le leucemie rappresentano il 30% di tutti i tumori pediatrici, ma le loro…
LeggiMieloma multiplo: risultati senza precedenti con il daratumumab
Un nuovo agente sperimentale ha prodotto risposte senza precedenti se impiegato come monoterapia nei pazienti pesantemente trattati per mieloma multiplo. Si tratta di un innovativo anticorpo anti-CD38 noto come daratumumab che, secondo Saad Zafar Usmani del Levine Cancer Institute/Carolinas Healthcare System di Charlotte, autore…
LeggiLeucemie e linfomi infantili: il dexrazoxano non aumenta la mortalità
L’uso del cardioprotettore dexrazoxano (DRZ) non è connesso a mortalità tardiva, mortalità correlata al tumore o recidive a seguito dell’impiego di antracicline nei sopravvissuti a tumori ematici pediatrici. Lo ha accertato uno studio su più di 1.000 pazienti del Children’s Oncology Group, guidato da…
LeggiLinfoma non-Hodgkin: obinutuzumab raddoppia sopravvivenza libera da progressione
Il nuovo anticorpo anti-CD20 noto come obinutuzumab ha prodotto risultati descritti come “rimarchevoli” nei pazienti con linfomi non-Hodgkin che risultano refrattari al più vecchio anti-CDA20 rituxumab. Nell’ambito dello studio GADOLIN di fase 3, condotto su 483 pazienti, l’obinutuzumab è stato aggiunto al trattamento standard,…
LeggiLinfoma di Hodgkin: gravidanze sicure anche dopo il trattamento
Reuters Health) – Le donne trattate per il linfoma di Hodgkin durante l’infanzia e l’adolescenza hanno le stesse probabilità di dare alla luce un bambino sano delle loro coetanee che non hanno avuto il tumore. A suggerirlo è una ricerca condotta dalla University Children’s…
LeggiInfusione di cellule T ingegnerizzate per il controllo delle infezioni post-trapianto
(Reuters Health) – Cellule T di un donatore, ingegnerizzate con un gene “suicida”, permettono di controllare gli effetti indesiderati della terapia con cellule T, dopo un trapianto di cellule staminali ematopoietiche aploidentiche (aplo-HSCT). Questa è la conclusione a cui è giunto un gruppo di…
LeggiLeucemie mieloidi acute e sindromi mielodisplastiche correlate alle terapie
La terapia antitumorale potrebbe non essere direttamente responsabile per l’infausta prognosi delle leucemie mieloidi acute correlate alle terapie (t-AML) o delle sindromi mielodisplastiche dello stesso tipo (t-MDS). E’ convinzione comune che chemioterapia e radioterapia inducano danni a carico del DNA su tutto il genoma…
LeggiLinfoma di Hodgkin: chemioterapia ABVD ancora lo standard
I regimi chemioterapeutici che omettono la dacarbazina o la bleomicina dalla combinazione ABVD standard, portano ad esiti peggiori. Onde ridurre la tossicità del regime ABVD, che prevede doxorubicina, bleomicina, vinblastina e dacarbazina, alcuni hanno suggerito che la dacarbazina o la bleomicina possano essere rimosse…
LeggiTumori ematici: rischi aumentati nei figli di padri anziani
I figli di uomini anziani, ma non di donne anziane, potrebbero essere esposti ad un aumento del rischio di sviluppare tumori ematici nelle fasi successive della vita, specie se non hanno fratelli o sorelle. Nello studio che ha portato a questa conclusione, comunque, il…
LeggiSindromi mielodisplastiche: azacitidina non prolunga la sopravvivenza
Nelle sindromi mielodisplastiche ad alto rischio, nonostante il diffuso impiego dell’azacitidina, questa potrebbe non risultare superiore rispetto al trattamento convenzionale, nel migliorare la sopravvivenza a lungo termine del paziente. Teresa Bernal dell’Università di Oviedo, autrice di un’indagine in merito su più di 800 pazienti,…
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