Nei pazienti leucemici che devono essere sottoposti a trapianto di cellule staminali ematopoietiche (HSCT), l’impiego di sangue cordonale proveniente da una fonte non correlata porta ad esiti migliori rispetto a quelli ottenuti con il sangue midollare o periferico. Secondo una recente analisi retrospettiva, in…
LeggiCanale Medicina: Oncoematologia
Terapia palliativa non solo per le diagnosi terminali
L’assistenza palliativa è generalmente associata alle patologie terminali, ma un nuovo studio ha dimostrato che essa può migliorare gli esiti anche per i pazienti sottoposti a terapie curative. Fra i pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali autologhe o eterologhe (HCT), la terapia palliativa…
LeggiLeucemie e linfomi a cellule T: rischioso mogamulizumab pre-trapianto
La somministrazione pre-trapianto di mogamulizumab è associata ad un incremento del rischio di GVHD e mortalità nei pazienti adulti con leucemie o linfomi a cellule T. Secondo Shigeo Fuji del National Cancer Center Hospital di Tokyo, autore della ricerca su 954 pazienti che ha…
LeggiLeucemia mieloide acuta: promettente il venetoclax
La monoterapia con venetoclax sembra migliorare gli esiti in alcuni pazienti con leucemia mieloide acuta. Lo ha dimostrato uno studio di fase 2 condotto su 32 pazienti con patologie difficili da trattare, ossia recidivanti, refrattarie e considerate medicamente non idonee al trattamento con terapia…
LeggiMieloma multiplo ed ipertensione polmonare
La sopravvivenza dei pazienti con mieloma multiplo è migliorata in conseguenza dei progressi terapeutici più recenti, ma vi sono prove del fatto che alcuni pazienti con mieloma multiplo sviluppino ipertensione polmonare. E’stato dunque condotto uno studio per identificare i fattori di rischio di ipertensione…
LeggiLinfomi a cellule B: scelte terapeutiche non influiscono su recidive a lungo termine?
In base a quanto riscontrato da uno studio condotto su 150 pazienti, i soggetti con grandi linfomi a cellule B diffusi in stadio limitato presentano un profilo di recidive continue a prescindere dal trattamento che ricevono. Un’analisi precedente aveva indicato che la somministrazione di…
LeggiLeucemia mieloide cronica ed imatinib: ruolo prognostico dell’ABCB1
La terapia basata sugli inibitori della tirosin-chinasi (TKI) determina eccellenti risposte nella maggior parte dei pazienti con leucemia mieloide cronica. Il trattamento di prima linea con imatinib, con passaggio selettivo al nilotinib quando il paziente non raggiunge specifici target molecolari per intolleranza all’imatinib, porta…
LeggiLeucemia T-cellulare dell’adulto: telmisartan induce autofagia
La leucemia/linfoma T-cellulare dell’adulto (ATL) rappresenta un tumore maligno a cellule T che si sviluppa dopo un’infezione a lungo termine da virus HTLV-1, e richiede nuovi trattamenti. Il riposizionamento farmacologico, ossia la procedura che porta al reimpiego di un farmaco precedentemente approvato per altre…
LeggiTrapianto staminali: sopravvivenza invariata con donatori non perfettamente corrispondenti
Per molti pazienti che necessitano di un trapianto di cellule staminali, la possibilità di reperire un donatore pienamente compatibile, sia pure fra i parenti più stretti, ammonta soltanto al 25%, ma una recente analisi degli esiti a carico di pazienti affetti da linfoma ha…
LeggiLinfomi non-Hodgkin refrattari: obinutuzumab migliora esiti
L’obinutuzumab combinato con il bendamustine risulta più efficace rispetto al solo bendamustine nei pazienti con linfomi non-Hodgkin indolenti e refrattari al rituximab. Questo dato deriva dallo studio GADOLIN, condotto da Laurie Sehn dell’Università della British Columbia su 396 pazienti. La terapia con bendamustine è…
LeggiImpianti mammari, linfomi anaplastici ed infezioni batteriche
E’ stata recentemente osservata un’associazione fra impianti mammari e lo sviluppo di linfomi anaplastici a grandi cellule (ALCL). E’ stato condotto uno studio per accertare se sia presente un biofilm batterico negli ALCL associati agli impianti mammari e, nel caso, per paragonare la microflora…
LeggiMastocitosi sistemica avanzata: efficace la midostaurina
Sembra che la midostaurina, un multichinasi-inibitore sperimentale, sia in grado di fornire il trattamento per la mastocitosi sistemica avanzata di cui sussiste un disperato bisogno, dato che il farmaco induce buone risposte in un’elevata proporzione di pazienti. Lo ha accertato uno studio della durata…
LeggiMieloma multiplo: lenalidomide batte farmaci più vecchi
La combinazione di lenalidomide e desametasone tratta i pazienti con mieloma multiplo di recente diagnosi non candidati al trapianti di cellule staminali in modo più efficace rispetto ad una triade di farmaci più vecchi, denominata terapia MPT. Questo dato deriva dai risultati dello studio…
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