Nei pazienti con leucemia linfocitica cronica, la terapia iniziale con ibrutinib è fra i fattori che incrementano la probabilità di una risposta completa. Secondo Susan O’Brien dell’università della California, autrice di un’analisi dei dati relativi a 327 pazienti, l’ibrutinib produce una risposta più completa…
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Sindrome mielodisplastica: anomalie trascrittomiche ed esomiche nelle cellule midollari
Allo scopo di fornire approfondimenti biologici sui meccanismi alla base delle sindromi mielodisplastiche, è stata effettuata una valutazione dei trascrittomi delle cellule midollari CD347+ mediante sequenziazione dell’RNA (RNA-Seq). Sono state dimostrate significative differenze nei profili di espressione genica fra cellule normali e mielodisplastiche, e…
LeggiLeucemia mieloide acuta: sicuri dasatinib ed acido retinoico
Le chinasi della famiglia Src (SFK) sono iperattivate nella leucemia mieloide acuta. Esse ostruiscono il recettore per l’acido retinoico, e gli SFK-inibitori favoriscono la differenziazione cellulare mediata dall’acido retinoico all-trans (ATRA) nelle linee cellulari di leucemia mieloide acuta e nei blasti primari. Allo scopo…
LeggiNeoplasie mieloproliferative Ph-negative: esiti delle fasi accelerata e leucemica
Le neoplasie mieloproliferative sono patologie croniche che possono talora evolversi in fasi accelerate o leucemiche. Sono stati retrospettivamente identificati 122 pazienti caratterizzati da queste fasi blastiche. La sopravvivenza complessiva media è stata di 4 mesi, ed ammontava a 10,2 mesi nei casi trattati in…
LeggiLeucemia mieloide acuta: nuova combinazione efficace quanto chemioterapia standard
E’ stato effettuato uno studio retrospettivo su 87 pazienti di età compresa fra 55 e 69 anni con leucemia mieloide acuta che hanno ricevuto decitabina in combinazione con G-CSF, citarabina a basse dosi e clarubicina (DCAG) o chemioterapia a dosaggio standard come terapia induttiva.…
LeggiLeucemia mieloide acuta: firma proteica stromale midollare predice prognosi
Le cellule stromali mesenchimali supportano la sopravvivenza delle cellule della leucemia mieloide acuta nel microambiente del midollo osseo, ma i profili di espressione proteica di queste cellule sono ignoti. In un recente studio è stata paragonata l’espressione di 151 proteine fra le cellule mesenchimali…
LeggiLeucemia linfoblastica acuta B-cellulare: effetto prognostico di espressione CD20
L’espressione di CD20 nella leucemia linfoblastica acuta B-cellulare dell’adulto (ALL-B) risulta generalmente associata ad una prognosi negativa, e diversi studi hanno esplorato l’incorporazione del rituximab nel regime terapeutico per i pazienti adulti con ALL-B, con un effetto positivo sulla sopravvivenza libera da eventi. In…
LeggiLeucemia mieloide acuta: MRD per predire esiti ed ottimizzare la terapia
La risposta alla terapia è influenzata dall’eterogeneità genetica della leucemia mieloide acuta e dalla persistenza di cellule leucemiche al di sotto della soglia di remissione completa morfologica (mCR). Questa persistenza viene chiamata patologia minima residua (MRD). La valutazione della MRD consente un’identificazione precoce dei…
LeggiLeucemia linfoblastica: con classificazione cellule si valuta meglio rischio di recidiva
(Reuters Health) – La classificazione delle singole cellule leucemiche, a seconda della loro somiglianza con i diversi stadi di sviluppo delle cellule B, migliorerebbe la capacità di prevedere la probabilità di andare incontro a recidiva nei pazienti che soffrono di leucemia linfoblastica acuta da…
LeggiAnemia aplastica grave: eltrombopag designato da FDA come Breakthrough Therapy
La Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha concesso a eltrombopag la designazione di “Breakthrough Therapy” (terapia fortemente innovativa) per l’uso in combinazione con una terapia immunosoppressiva standard per il trattamento di pazienti con anemia aplastica grave (SAA, severe aplastic anemia), come terapia di…
LeggiLeucemia mieloide acuta pediatrica ed uso di oppioidi
E’ stato impiegato un campione di pazienti pediatrici con leucemia mieloide acuta trattati in ospedali che contribuiscono al Pediatric Health Information System per valutare eventuali differenze nell’uso di oppioidi in base a sesso, età, razza e status assicurativo. Nel complesso il 95,2% dei pazienti…
LeggiLeucemia mielogena: effetto immunomoderatore di IL-24
Alcuni studi hanno dimostrato che IL-24 possiede un’attività antitumorale che si esprime attraverso diverse cascate, ma il sui effetto immunomoderatore sulle cellule maligne non è stato esplorato intensivamente. Una recente indagine ha dunque investigato il ruolo dell’IL-24 nella modulazione dell’immunogenicità delle cellule leucemiche mielogene.…
LeggiLinfoma di Hodgkin sclerosante nodulare: variante sinciziale come fattore prognostico?
Il linfoma di Hodgkin nodulare sclerosante ha una prognosi eccellente nei bambini, ma la sua variante sinciziale negli adulti rappresenta un’entità patologica clinica caratterizzata da una prognosi peggiore. Un recente studio retrospettivo ha riportato le caratteristiche di tre pazienti pediatrici con linfoma di Hodgkin…
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