Nel trattamento della sclerosi multipla il lateral switching si è rivelato efficace tanto quanto il passaggio a farmaci di seconda linea, e più sicuro. A dimostrarlo uno studio condotto dagli specialisti del Policlinico di Catania e presentato da Francesco Patti, neurologo responsabile del Centro SM del Policlinico, in occasione del…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Uccelli (Osp. San Martino Genova): “L’innovatività di cladribina nel trattamento della SM”
Nell’ambito dei trattamenti per la sclerosi multipla, “nel prossimo futuro si affacceranno farmaci che possono colpire in maniera selettiva alcune popolazioni di cellule immunitarie, possibilmente rilevanti per la patogenesi della SM. Da questo punto di vista cladribina, che è un farmaco che agisce uccidendo…
LeggiMoiola (Osp. San Raffaele): “Terapia SM va scelta in base a condizioni e storia del paziente”
La terapia per la sclerosi multipla deve essere fatta “su misura” in base alle condizioni e alla storia del paziente. A spiegarlo è Lucia Moiola, neurologo, coordinatore del Centro SM dell’Ospedale San Raffaele di Milano, in occasione del Congresso annuale della Società italiana di neurologia che…
LeggiLavorgna e Bonavita (Uni. Vanvitelli): “Una raccolta di fiabe per spiegare la SM ai bimbi”
“La sclerosi multipla raccontata a mio figlio”. Questo il titolo del libro di fiabe per bambini, scritto da due neurologi, Luigi Lavorgna e Simona Bonavita, con lo scopo di spiegare con parole semplici la situazione ai figli di un genitore affetto da SM, in…
LeggiSclerosi multipla. Antistaminico da banco riparerebbe mielina danneggiata
(Reuters Health) – La clemastina, un antistaminico datato e disponibile come farmaco da banco, avrebbe mostrato una capacità nel riattivare la produzione di mielina, nei pazienti con sclerosi multipla. Lo studio, un trial clinico di fase II pubblicato sul Lancet, è stato coordinato da…
LeggiMovimenti degli arti periodici durante il sonno: un connotato cognitivo
I soggetti con movimenti periodici degli arti (PLM) presentano differenze sonno-dipendenti nell’apprendimento delle skill motorie. Secondo Stuart Fogel dell’università di Ottawa, autore di uno studio preliminare su 43 soggetti, l’apprendimento di queste skill, che dipende dalle stesse regioni cerebrali che sono coinvolte in caso…
LeggiIctus giovanile aumenta rischio eventi carduaci e nuovi ictus
Il rischio di ictus ricorrenti dopo un primo ictus risulta aumentato nei soggetti di 18-45 anni, proprio come si osserva nei pazienti più anziani, ed anche il rischio di eventi cardiaci risulta aumentato, per quanto in misura minore, come affermato da Peter Jin della…
LeggiOcchiali che bloccano la luce blu aiutano sonno e cognizione
Le lenti che filtrano la luce blu sono in grado quasi di raddoppiare i livelli notturni di melatonina, riducendo i risvegli, e favorendo almeno un parametro della cognizione . Secondo Ryab-Quang Van del Nova Southeastern University College of Optometry di Fort Lauderdale, autore di…
LeggiSclerosi multipla: nei bimbi le verdure dimezzano le ricadute
(Reuters Health) – I tassi di ricadute della sclerosi multipla tra i bambini aumenterebbero con l’assunzione di grassi e si ridurrebbero con il consumo di verdure. È quanto ha evidenziato uno studio multicentrico coordinato da Emmanuelle Waubant, dell’Università della California di San Francisco. I…
LeggiSclerosi multipla. Iaffaldano (Policlinico Bari): “Rapidità d’azione, fondamentale nel trattamento”
“L’importanza della rapidità d’azione del trattamento e, dunque, dei farmaci che utilizziamo per la sclerosi multipla, è fondamentale”, spiega a Popular Science Pietro Iaffaldano, neurologo del Policlinico di Bari. “L’argomente è di crescente interesse quanto più ci rendiamo conto che è importante trattare i…
LeggiStimolazione vagale risveglia paziente dopo 15 anni in stato vegetativo
L’uso della stimolazione del nervo vagale (VNS) potrebbe modulare l’attività cerebrale e migliorare i disturbi della coscienza. Lo suggerisce il caso di un paziente che è rimasto in stato vegetativo per 15 anni dopo un trauma cerebrale per via di un incidente automobilistico, ma…
LeggiVari sintomi neurologici nei sopravvissuti all’Ebola
Anche dopo la ripresa dalla malattia da virus Ebola, il che spesso è raro, il sopravvissuto vanno incontro ad un ampio spettro di sequele neurologiche, che potrebbero durare mesi o anni. Scoperto durante un focolaio in Zaire nel 1975, il virus Ebola è caratterizzato…
LeggiAlzheimer di grado lieve: stimolante ridude apatia e migliora la cognizione
Il metilfenidato non soltanto riduce l’apatia, ma migliora anche la cognizione nei veterani anziani residenti in comunità di sesso maschile con morbo di Alzheimer di grado lieve. Secondo Prasad Padata dell’università dell’Arkansas, autore di uno studio che ha coinvolto 60 pazienti, l’apatia è spesso…
Leggi