I soggetti che soffrono di disturbi del sonno nella mezza etĂ o con l’invecchiamento possono avere maggiori probabilitĂ di sviluppare deficit cognitivi rispetto a coloro che riposano ininterrottamente molto piĂą a lungo. Questo dato deriva dalla revisione di 4 studi effettuata da Shireen Sindi…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Epilessia: profili EEG predicono tempistica attacchi
I profili EEG delle scariche epilettiformi interictali seguono un ritmo multi-giornaliero che può consentire di prevedere quando interverranno gli attacchi nei pazienti affetti da epilessia. Nonostante la natura apparentemente casuale degli attacchi, sussistono ritmi di base nell’attivitĂ cerebrale che possono spiegarne le tempistiche, come…
LeggiStile di vita sano: benefici cognitivi anche nei portatori di APOE4
Gli anziani geneticamente suscettibili alla demenza possono trarre comunque beneficio da cambiamenti sani dello stile di vita. Secondo un’analisi secondaria dello studio FINGER, infatti, i benefici cognitivi dell’approccio basato su dieta, esercizio, training cognitivo e fattori di rischio vascolari non differivano significativamente in base…
LeggiIctus ischemico: ok a trombectomia meccanica anche per chi assume anticoagulanti orali
(Reuters Health) – La trombectomia meccanica per il trattamento dell’ictus ischemico acuto produrrebbe gli stessi esiti sia nei pazienti trattati con anticoagulanti orali, sia quelli non trattati, con i primi che non correrebbero un maggior rischio di emorragia. A evidenziarlo è uno studio condotto…
LeggiSindrome di Tourette: efficace, in alcuni casi, la stimolazione cerebrale profonda
(Reuters Health) – La stimolazione cerebrale profonda è efficace in alcuni pazienti affetti da Sindrome di Tourette. Da quanto evidenziato sulla base dei dati di 12 mesi di un registro internazionale, questa tecnica sembra migliorare i sintomi della sindrome di Tourette, anche se si…
LeggiAlzheimer: proteina beta-amiloide associata a “segnali” ansioso-depressivi
(Reuters Health) – Negli anziani cognitivamente normali, una maggiore concentrazione di proteina beta-amiloide nel cervello sembra associata ad un aumento dei sintomi di ansioso-depressivi nell’arco di cinque anni. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato dall’American Journal of Psychiatry. Questi risultati supportano la teoria secondo…
LeggiSonno: le alterazioni sono collegate all’aumento della proteina beta-amiloide
(Reuters Health) – Aumento della proteina beta-amiloide nel liquido cerebrospinale (CSF) e alterazioni del sonno sono collegati. Infatti, l’interruzione del sonno sembra aumenti i livelli di beta-amiloide del liquido cerebrospinale. Aumento che a sua volta è stato associato ad un piĂą elevato rischio di…
LeggiAttacchi terroristici aumentano rischio cefalee nei sopravvissuti
I sopravvissuti adolescenti degli attacchi terroristici sembrano presentare un sostanziale aumento del rischio di emicrania quotidiana o settimanale persistente e di cefalea muscolotensiva. Ciò potrebbe accadere anche ai soggetti che hanno avuto esperienza di altri tipi di violenza o di stress continui, ed i…
LeggiTumori di testa e collo: problemi cognitivi a lungo termine nei sopravvissuti
I pazienti che sopravvivono ad un tumore di testa e collo potrebbero avere maggiori probabilitĂ di andare incontro ad un declino nella funzionalitĂ cognitiva rispetto agli altri soggetti. Questi dati derivano dalla valutazione di 80 sopravvissuti a questi tumori ed altri 40 di controllo,…
LeggiAfasia progressiva primaria: positivitĂ radiologica amiloide differisce in base alla variante
La positivitĂ all’amiloide, risultante dalla PET, differisce fra le principali varianti cliniche dell’afasia progressiva primaria (PPA). Si tratta di una patologia clinicamente e patologicamente eterogenea, caratterizzata in genere da degenerazione lobare fronto-temporale (FTLD), proteinopatie tau o tdp, o morbo di Alzheimer, in cui i…
LeggiEpilessia: insorgenza connessa all’età al menarca
L’insorgenza dei primi attacchi epilettici non soltanto è connessa all’etĂ al menarca, ma può variare da alcuni anni prima ad alcuni anni dopo il suo avvento. Questo dato suggerisce che le ragazze a rischio di epilessia potrebbero essere trattare allo scopo di prevenire gli…
LeggiAlzheimer: terapia cognitivo-comportamentale “telefonica” per i caregiver
(Reuters Health) – Uno speciale programma di terapia di tipo cognitivo-comportamentale (CBT – cognitive behavioral therapy), condotta per telefono sarebbe in grado di sostenere i caregiver che si occupano di un parente che soffre di Alzheimer o altre forme di demenza. A evidenziarlo uno…
LeggiDemenza precoce: le curve cognitive la scovano
(Reuters Health News) – Le curve cognitive aiutano a distinguere la demenza precoce dall’invecchiamento fisiologico. Un nuovo modello basato sul normale declino cognitivo, che tenga conto di parametri come l’etĂ e il grado di istruzione, potrebbe essere utilizzato per identificare i pazienti nelle prime…
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