(Reuters Health) – L’insonnia cronica “interrompe” le sinapsi. È quanto emerge da uno studio condotto da ricercatori cinesi dell’Università di Zhengzhou.Il disturbo cronico da insonnia è caratterizzato da difficoltà ad addormentarsi quando è ora di andare a letto, da frequenti risvegli nel cuore della…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Morbo di Alzheimer: biomarcatori intervengono in sequenza
I biomarcatori del morbo di Alzheimer seguono un profilo sequenziale nel cervello che inizia con la deposizione di amiloide beta più di 20 anni prima dell’insorgenza prevista della demenza, ed è seguita da un declino nel metabolismo del glucosio e successivamente da atrofia cerebrale…
LeggiStimolazione cerebrale profonda rallenta morbo di Alzheimer?
La stimolazione cerebrale profonda (DBS) del lobo frontale potrebbe rallentare il declino della funzionalità esecutiva nei pazienti con morbo di Alzheimer lieve o allo stadio precoce, come rivelato da uno studio condotto da Douglas Scharre della Ohio State University, secondo cui se venisse dimostrato…
LeggiMeningite: utili valori di riferimento CSF nei neonati di 2 mesi
I valori di riferimento specifici per età relativi al fluido cerebrospinale (CSF) identificati in un ampio studio multicentrico, potrebbero aiutare i medici ad interpretare i risultati della puntura lombare per la memningite batterica nei neonati sino a 60 giorni di età. Secondo Joanna Thomson…
LeggiStimolazione cerebrale non invasiva: nuovo metodo di simministrazione?
E’ stato sviluppato un nuovo metodo per praticare la stimolazione cerebrale non invasiva. La nuova tecnica, pensata per la stimolazione elettrica transcranica (TES), potrebbe offrire una maggiore efficacia rispetto al metodo attuale, che non è abbastanza potente da influenzare i circuiti cerebrali. Dato che…
LeggiLugaresi (Uni. Bologna): “SM, esigenze dei pazienti e terapie ad hoc”
Nel trattamento della sclerosi multipla, così come di altre patologie, è giusto scegliere il trattamento più indicato per ciascun paziente in funzione delle esigenze di questo paziente. Ad approfondire l’argomento con Popular Science è Alessandra Lugaresi, professore associato di Neurologia all’università degli Studi di…
LeggiSM. Centonze (Irccs Neuromed): “Cladribina, una possibilità terapeutica diversa”
“Il trattamento della sclerosi multipla rimane tuttora una sfida complessa, per fortuna da alcuni anni abbiamo nuovi farmaci che sono arrivati a disposizione dei clinici, e altri che sono lì lì per essere approvati e che presto saranno disponibili per il trattamento dei pazienti…
LeggiAlzheimer: un test del sangue scova la proteina beta amiloide
(Reuters Health) – Con un’accuratezza superiore al 90%, un nuovo test basato sulla ricerca della proteina beta-amiloide nel sangue -messo a punto da ricercatori giapponesi e australiani – si sarebbe mostrato efficace nel diagnosticare l’Alzheimer. Gli scienziati hanno pubblicato i loro risultati su Nature.…
LeggiMorbo di Parkinson: esercizio ad alta intensità riduce i sintomi motori
L’esercizio ad alta intensità potrebbe risultare sicuro ed efficace nel rallentare la progressione dei sintomi motori, nei pazienti con morbo di Parkinson di nuova diagnosi e che non hanno ancora iniziato la terapia medica. Questo dato deriva dallo studio SPARX, condotto su 128 pazienti…
LeggiMorbo di Alzheimer: idalopiridina aggiuntiva non limita declino cognitivo
L’aggiunta del 5-HT6 antagonista selettivo noto come idalopiridina ad un colinesterasi-inibitore non migliora la cognizione ne’ riduce il declino cognitivo nei pazienti con morbo di Alzheimer lieve-moderato. Lo dimostrano tre studi randomizzati che nel complesso hanno coinvolto 2.525 pazienti, che con questo intervento non…
LeggiMutazioni KRAS nelle malformazioni arterovenose cerebrali
E’ stata identificata una mutazione genetica nei pazienti con una malformazione arterovenosa del cervello, una delle principali cause di ictus emorragico in bambini ed adulti. Secondo un recente studio, queste malformazioni sono il risultato dell’attivazione KRAS-indotta della cascata di segnalazione MAPK-ERK nelle cellule endoteliali…
LeggiMorbo di Alzheimer: aceticolinesterasi-inibitori limitano fratture
Nei pazienti anziani con morbo di Alzheimer, l’uso di acetilcolinesterasi-inibitori è correlato ad una riduzione del rischio di fratture osteoporotiche. Si tratta di farmaci comunemente impiegati in questi pazienti, che hanno un effetto protettivo dalle fratture osteoporotiche in generale, ma il presente studio dimostra…
LeggiDemenza con corpi di Lewy: anticonvulsivante migliora sintomi motori
L’anticonvulsivante noto come zonisamide, combinato con la levodopa, migliora i sintomi motori nei pazienti con demenza con corpi di Lewy (DLB) senza esacerbare il declino cognitivo o i sintomi psichiatrici. Secondo Miho Murata, direttrice generale del National Center Hospital di Tokyo ed autrice di…
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