Una ricerca in fase molto preliminare suggerisce che una nuova tecnica non invasiva per la stimolazione cerebrale ecoguidata, possa migliorare la memoria nel contesto del morbo di Alzheimer. Il miglioramento dura fino a 3 mesi, ed è correlato a miglioramenti delle reti cerebrali osservate…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Ictus in gravidanza in aumento negli USA
L’incidenza dell’ictus acuto o dei TIA durante la gravidanza e nel periodo post-parto negli USA potrebbe essere in aumento Lo suggerisce uno studio che ha analizzato le informazioni del Nationwide Inpatient Sample, il più ampio sinora condotto su un database omnicomprensivo su dati amministrativi…
LeggiSclerosi multipla: prezzi dei farmaci in continua ascesa
Nonostante l’incremento della concorrenza derivante dall’incremento del numero di farmaci approvati per la sclerosi multipla e dall’introduzione di un agente generico, i prezzi dei farmaci sono quasi raddoppiati, e la spesa per questi agenti è quasi triplicata negli ultimi 7 anni. Come affermato da…
LeggiConcussione: biomarcatori aprono la strada al test ematico
Un nuovo studio ha identificato almeno due biomarcatori ematici che potrebbero essere impiegati per diagnosticare la concussione. Al momento la concussione viene diagnosticata a livello clinico mediante i segni osservati ed i sintomi soggettivi autoriportati. Il problema consiste nella carenza di marcatori obiettivi di…
LeggiEccessiva sonnolenza diurna: la Commissione Europea approva Solriamfetol
Il 20 gennaio, la Commissione Europea ha approvato Solriamfetol, il farmaco prodotto da Jazz Pharmaceuticals, indicato per ridurre l’eccessiva sonnolenza diurna (ESD) negli adulti affetti da narcolessia o da sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS). Solriamfetol è il primo inibitore della ricaptazione della…
LeggiL’intervista – Solriamfetol: un potente promotore della veglia nei casi di narcolessia
La narcolessia è una malattia sotto-diagnosticata e spesso sottovalutata, associata a sintomi problematici come l’eccessiva sonnolenza diurna (EDS). Essa ha un impatto importante sulla qualità della vita dei pazienti: può causare incidenti e comportare delle difficoltà nella socializzazione. Di recente, in Europa, è stato…
LeggiL’intervista – Solriamfetol: “Il farmaco migliora la vigilanza, con effetti collaterali estremamente contenuti”
La Commissione Europea ha recentemente approvato il farmaco solriamfetol, sviluppato da Jazz Pharmaceuticals, per il trattamento dell’eccessiva sonnolenza diurna dovuta ad apnea ostruttiva del sonno. Si tratta della prima molecola disponibile per questa condizione problematica. Scopriamo la malattia e l’importanza della nuova terapia con…
LeggiSonno e problemi cognitivi, ancora un’evidenza
(Reuters Health) – Le persone che hanno difficoltà ad addormentarsi presentano un rischio maggiore di sviluppare problemi cognitivi o di demenza rispetto alle persone che invece dormono bene. Una review condotta da ricercatori cinesi ha esaminato i dati relativi a 51 studi precedentemente pubblicati…
LeggiArteriosclerosi intracranica non connessa all’amiloide
Un recente studio condotto su 300 soggetti non affetti da demenza non ha rivelato alcuna associazione fra le placche arteriosclerotiche intracraniche e la deposizione di beta amiloide. E’ noto che i fattori di rischio vascolare siano associati alla demenza, ma il presente studio suggerisce…
LeggiEncefalopatia traumatica: inefficace la PET nella diagnosi
Un test radiologico che mira alla proteina tau che si è dimostrato accurato nella diagnosi del morbo di Alzheimer non è probabilmente idoneo per il rilevamento dell’encefalopatia traumatica cronica (CTE), un’altra patologia caratterizzata da accumulo di proteina tau. Il test proposto consiste nella PET…
LeggiAccumulo di amiloide non precede sempre declino cognitivo
L’accumulo di amiloide non giunge sempre come araldo di un declino cognitivo. I dati dello studio ADNI dimostrano che i deficit cognitivi nei test neuropsicologici sono emersi prima della costituzione delle placche amiloidi e dell’assottigliamento corticale alla PET ed alla RM. Lo studio suggerisce…
LeggiConcussione: intervento precoce connesso a recupero rapido
L’introduzione precoce dell’assistenza clinica dopo una concussione risulta associata ad un recupero più rapido. Lo dimostra uno studio condotto su 162 giovani atleti secondo cui a seguito di una concussione, il paziente dovrebbe ricercare un’assistenza specialistica che implichi una valutazione esaustiva ed un esame…
LeggiIntervista doppia: Il ruolo della diagnostica nelle patologie croniche
Il valore della diagnostica nella gestione delle patologie croniche è molto alto, poiché consente di valutare di volta in volta lo stato di salute del paziente. Quotidiano Sanità ha incontrato due esperte del settore, Valeria Tozzi, Direttrice del Master in Management per la Sanità…
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