Nei soggetti con cardiopatie ben controllare, vivere da soli non è correlato ad alcun incremento del rischio di problemi cardiovascolari. Lo dimostra uno studio condotto su piĂą di 32.000 soggetti provenienti da 45 nazioni per un periodo di 5 anni. I soggetti erano affetti…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Esame troponina porta a sovradiagnosi di infarto?
L’uso di un esame ad alta sensibilitĂ per il rilevamento della troponina cardiaca 1 (hs-cTn1) per diagnosticare un infarto potrebbe portare a sovradiagnosi con conseguenti terapie inappropriate, come emerge da un’indagine condotta su 20.000 pazienti in cui un soggetto su 20 presentava livelli di…
LeggiRischio cardiovascolare: importante monitorarlo dalla scuola media
(Reuters Health) – In un piccolo studio pilota che ha sottoposto a controlli 45 studenti delle scuole medie in Ohio per verificare la presenza di fattori di rischio cardiovascolare, circa un terzo presentava livelli anomali di colesterolo o glicemia e in due bambini è…
LeggiCoronaropatie acute o PCI con fibrillazione atriale: efficace apixaban in duplice terapia
L’enigma del rapporto rischio/beneficio della terapia antitrombotica nei pazienti con fibrillazione atriale ed un’indicazione per la duplice terapia antipiastrinica (DAPT) potrebbe divenire meno disorientante in conseguenza dei risultati dello studio AUGUSTUS. In questo studio, i pazienti con fibrillazione atriale andati incontro ad una recente…
LeggiPubblicati i primi dati dello studio ISCHEMIA
Sono stati pubblicati i dati preliminari dello studio ISCHEMIA, progettato allo scopo di definire meglio il ruolo della rivascolarizzazione nel contesto della cardiopatia ischemica stabile. I precedenti studi COURAGE e BARI 2D non avevano riscontrato alcuna riduzione nella mortalitĂ o nei tassi di infarto…
LeggiAttivitĂ leggera riduce rischio cardiovascolare nelle donne anziane
Le donne anziane che praticano una leggera attivitĂ fisica, come il giardinaggio e anche piegare vestiti, potrebbero andare incontro ad una significativa riduzione dei rischio di ictus ed altri disturbi cardiovascolari rispetto a quelle che trascorrono meno tempo impegnate in queste attivitĂ . Lo dimostra…
LeggiSCAD: guarigione spontanea comune con trattamento conservativo
La maggior parte delle arterie coronarie affette da dissezione coronarica spontanea (SCAD) va incontro a guarigione spontanea secondo le angiografie successive, e la vasta maggioranza di queste lesioni risulta completamente guarita entro 30 giorni dall’evento primario. Questo dato, derivante da uno studio che ha…
LeggiScreening angiografico coronarico nei diabetici sottoposti a trapianto renale
L’utilitĂ dell’angiografia coronarica nei pazienti diabetici da sottoporre a valutazione per il trapianto di rene è poco chiara, ed eventuali fattori predittivi di lesioni angiografiche critiche in questi pazienti potrebbero aiutare ad effettuare un uso appropriato dell’angiografia. E’ stato effettuato uno studio monocentrico su…
LeggiMarijuana edibile connessa ad infarto miocardico
Il consumo di marijuana potrebbe avere effetti negativi a livello cardiaco, specialmente nei soggetti anziani con anamnesi di disordini cardiaci. Lo suggerisce un caso riportato di un paziente di 70 anni ccon coronaropatia stabile che consumava lecca-lecca contenenti una grande quantitĂ di THC per…
LeggiPsoriasi: terapia biologica migliora caratteristiche placche coronariche
La terapia biologica nei pazienti con psoriasi grave è associata a significativi miglioramenti nelle caratteristiche delle placche coronariche. Come affermato da Nehal Mehta del National Heart, Lung and Blood Institute di Bethesda, autore di uno studio su 121 pazienti, gli effetti antiinfiammatori delle terapie…
LeggiSindrome di Takotsubo: prognosi peggiore del previsto
La sindrome di Takotsubo è stata sinora considerata un disturbo transitorio benigno, ma si stanno accumulando evidenze di una prognosi a lungo termine molto piĂą negativa. Una revisione sistematica di 54 studi infatti ha dimostrato tassi relativamente elevati di insufficienza cardiaca, con shock ed…
LeggiDolore toracico: troponina stratifica rischio
Elevate concentrazioni di troponina I ad alta sensibilitĂ (hsTnI), anche all’interno del range di normalitĂ , sono associate ad un incremento del rischio a breve termine di mortalitĂ , infarto miocardico acuto e ricoveri ospedalieri nei pazienti sintomatici. Questo dato deriva da un’analisi dei risultati dello…
LeggiInfarto intraospedaliero correlato ad elevato indice di mortalitĂ
L’evenienza di un infarto miocardico durante un ricovero per altre patologie mediche non è rara, ed è correlata ad un rischio significativamente elevato di esiti negativi, con una mortalitĂ ad un anno del 60%. Secondo Steven Bradley del Minneapolis Heart Institute, autore dello studio…
Leggi