Secondo uno studio pubblicato su International Urology and Nephrology, i pazienti con malattia renale cronica e valori elevati di colesterolo totale e lipoproteine a bassa densità rischiano maggiormente di sviluppare eventi cardiovascolari e renali de novo. “Abbiamo lavorato per identificare l’associazione tra diversi biomarcatori…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
TRL-C elevato: un marcatore per il rischio di eventi cardiovascolari ricorrenti
Un colesterolo lipoproteico ricco di trigliceridi (TRL-C) elevato è stato associato a un aumento del rischio di eventi cardiovascolari ricorrenti (RCVE) nei pazienti trattati con statine con malattia coronarica, indipendentemente dall’infiammazione sistemica. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato su Atherosclerosis, suggerendo che TRL-C…
LeggiInterventi coronarici percutanei: non sono più rischiosi se eseguiti su restenosi nello stent
Secondo uno studio pubblicato su Cardiovascular Intervention and Therapeutics, gli interventi coronarici percutanei (PCI) eseguiti dopo una restenosi nello stent non sono associati a esiti clinici peggiori rispetto ai PCI praticati nelle lesioni de novo. “La restenosi nello stent (ISR) rimane la preoccupazione principale…
LeggiUn nuovo algoritmo offre risultati equivalenti all’iFR
Secondo uno studio pubblicato su Panminerva Medica, un nuovo algoritmo che considera il rapporto di pressione diastolica (dPR) non iperemica fornisce risultati numericamente equivalenti all’iFR. “In attesa di ulteriori studi, i medici possono prendere in considerazione l’utilizzo di questo nuovo algoritmo dPR per valutare…
LeggiDieta e coronarie: chi si nutre male rischia una malattia coronarica più grave
La gravità della malattia coronarica (CAD) è direttamente associata a un modello dietetico malsano ed è mediata indirettamente dalla presenza della sindrome metabolica, mentre un modello dietetico sano ha avuto un’associazione diretta inversa con la gravità della CAD, ed è mediata indirettamente dall’assenza di…
LeggiModelli di apprendimento automatico possono aiutare a prevenire eventi ripetuti nella sindrome coronarica acuta
Nelle persone con sindrome coronarica acuta (ACS), i cambiamenti dinamici delle caratteristiche della placca sono altamente correlati ai successivi eventi coronarici, e il modello di apprendimento automatico per l’integrazione di caratteristiche della lesione quali esito della FFR-CT, nucleo necrotico, indice di rimodellamento, volume della…
LeggiRivascolarizzazione ibrida: a breve termine i risultati sono migliori rispetto al bypass tradizionale
Secondo uno studio pubblicato sull’European Journal of Cardio-Thoracic Surgery, la rivascolarizzazione coronarica ibrida (HCR) sembra essere un’opzione per i pazienti con malattia coronarica multivasale. “Rispetto al bypass coronarico (CABG) tradizionale, l’HCR ha mostrato un rischio inferiore di eventi avversi a breve termine, ma a…
LeggiConsumare più latte fa scendere il colesterolo e probabilmente riduce il rischio di malattia coronarica
Bere più latte è associato a livelli di colesterolo più bassi, e potrebbe ridurre il rischio di malattia coronarica, secondo uno studio pubblicato sull’International Journal of Obesity. “Una maggiore assunzione di latte è stata associata a una maggiore quantità di grasso corporeo, a livelli…
LeggiColesterolo e ipertensione: le nuove line guida statunitensi raccomandano l’attività fisica come prima linea di attacco
Una nuova dichiarazione scientifica dell’American Heart Association (AHA), pubblicata su Hypertension, raccomanda di aumentare l’attività fisica per aiutare a ridurre il colesterolo elevato e la pressione sanguigna da lievemente a moderatamente elevata e nel sangue negli adulti. “La prescrizione di attività fisica è una…
LeggiOlio di pesce per il cuore? Forse i benefici non sono così chiari
Le prove e i dati di studi ampi suggeriscono che l’integrazione di olio di pesce sia neutrale per quanto riguarda il rischio cardiovascolare, e che possa persino aumentare il rischio di fibrillazione atriale, secondo quanto riferito da Steven Nissen, del Sydell e Arnold Miller…
LeggiTra le donne afro-americane, le più giovani hanno valori di LDL più elevati
Secondo una ricerca presentata al meeting virtuale dell’American College of Cardiology, le donne afro-americane più giovani hanno un indice di massa corporea e livelli di LDL più elevati, assumono più sale e consumano più spesso cibo da fast food rispetto alle donne afro-americane più…
LeggiCoronaropatia: i giovani afro-americani hanno fattori di rischio atipici
Secondo uno studio presentato alle Virtual Sessions della Society for Cardiovascular Angiography and Interventions, i giovani afro-americani di età pari o inferiore a 45 anni con una coronaropatia mostrano maggiori fattori di rischio non tradizionali rispetto ai pazienti coronaropatici della stessa etnia ma più…
LeggiCalcificazioni coronariche: smettere di fumare a lungo termine riduce il rischio
I pazienti con malattia renale cronica (CKD) che avevano precedentemente fumato meno di 10 pacchetti-anno e avevano smesso di fumare hanno mostrato di avere un rischio ridotto di calcificazione coronarica rispetto ai fumatori attuali. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato sul Clinical Journal…
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