Protezione solare: secondo i medici non è ancora abbastanza

Anche se la maggior parte dei dermatologi raccomanda protezioni solari per prevenire tumori cutanei ed un invecchiamento prematuro della pelle, quasi tutti pensano che i pazienti non stiano recependo il messaggio. Secondo Aaron Farberg della Icahn School of Medicine di New York, autore di un’indagine condotta su 156 dermatologi, sussiste una lista comprensibilmente lunga di ragioni per cui la maggior parte delle persone non raggiungono ancora un livello adeguato di protezione solare: le lozioni sono poco confortevoli, scomode da applicare, non sempre prontamente disponibili, costose ed altro ancora, ma è noto che i raggi UV del sole causino tumori cutanei, e pertanto è auspicabile che i pazienti lavorino attivamente per migliorare il proprio grado di protezione dal sole, il che include l’uso delle creme antisolari, la ricerca dell’ombra e l’indossare indumenti protettivi ed occhiali da sole. Un problema difficile da discutere con il paziente è quello della fotostabilità delle protezioni solari, ma le tecnologie in questo campo sono migliorate, specialmente per le creme ad ampio spettro, ed è preferibile che i pazienti si rivolgano a marche ben note.

Una piccola parte dei dermatologi interpellati ha dichiarato di non credere che l’uso regolare di creme solari riduca il rischio di tumori cutanei, ma secondo le evidenze questa pratica può dimezzare l’incidenza dei melanomi, ed è quindi probabile che questa risposta da parte dei dermatologi sia semplicemente intesa a significare che applicare una crema solare è soltanto una parte di un programma completo di protezione dal sole, che include anche altri elementi. (JAMA Dermatol online 2016, pubblicato il 19/10)

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