Depressione: anamnesi di psicosi non esclude ketamina

Alcune evidenze preliminari derivanti da due casi pubblicati in letteratura suggeriscono che un’anamnesi di psicosi non dovrebbe escludere che un paziente con depressione grave possa ricevere ketamina in ambito clinico. Secondo il prof. Gerard Sanacora dell’Università di Yale, che ha riportato uno dei due casi, questo argomento è stato oggetto di notevoli controversie, basate principalmente sui primi studi che avevano suggerito che alcuni degli effetti immediati della ketamina potessero di fatto mimare alcuni dei sintomi delle psicosi, ma di recente alcune indagini hanno dimostrato che essa possa essere impiegata in modo sicuro ed efficace nei pazienti con depressione grave e caratteristiche psicotiche.

Nei due pazienti descritti è stato osservato un effetto antidepressivo, ma nessun peggioramento degli effetti percettivi o cognitivi che potrebbero essere correlati alle psicosi. Molti centri offrono ketamina, ed è comunemente noto ormai che essa determini una risposta antidepressiva transitoria nel 50-70% dei pazienti, ma per quanto i dati preliminari sinora riportati siano rassicuranti, sino alla raccolta di ulteriori evidenze gli stessi ricercatori raccomandano cautela nel suo impiego in presenza di sintomi psicotici. Essa dovrebbe essere impiegata soltanto dopo altri trattamenti più consolidati, come gli antipsicotici atipici o anche la terapia elettroconvulsivante. (Biol Psychiatry online 2017, pubblicato il 23/1)

Post correlati

Lascia un commento



SICS Srl | Partita IVA: 07639150965

Sede legale: Via Giacomo Peroni, 400 - 00131 Roma
Sede operativa: Via della Stelletta, 23 - 00186 Roma

Popular Science Italia © 2024