Sia i livelli elevati che quelli bassi di controllo glicemico ed un’elevata variabilità della HbA1c sono associati ad un incremento della mortalità negli anziani diabetici. Secondo Angus Forbes del King’s College London, autore di uno studio sui dati relativi a più di 54.000 pazienti,…
LeggiCanale Medicina: Diabete & glucometri
Vitamina D connessa a rischio diabetico? Evidenze in aumento
I soggetti con bassi livelli di vitamina D potrebbero presentare un incremento del rischio di diabete di tipo 2. Lo suggerisce l’analisi di più di 900 soggetti tramite la quale è stato riscontrato che un livello di 25-OHD superiore a 30 ng/ml comporta un…
LeggiDiabete: amici e famiglia contro lo stress
I soggetti diabetici possono presentare livelli glicemici più sani se vengono incoraggiati da familiari ed amici a superare lo stress derivante dalla gestione della malattia. Come affermato da Aaron Lee delVA Ann Arbor Center for Clinical Management Research. Autore di uno studio su 308…
LeggiNuovo approccio per il monitoraggio transdermico della glicemia
Una nuova tecnologia può essere impiegata per misurare i livelli di glucosio nei fluidi interstiziali mediante un dispositivo transdermico non invasivo. Questa tecnologia ha il potenziale di divenire il primo approccio senza aghi per il monitoraggio dei livelli glicemici nel corso della giornata, ed…
LeggiDiabete: terapia statinica intensiva non conviene nella prevenzione primaria
Nei pazienti con elevato livello di colesterolo, diabete di tipo 2 e retinopatia, la monoterapia intensiva con statine non risulta superiore a quella standard per la prevenzione primaria di eventi cardiovascolari o retinici. Lo ha dimostrato lo studio EMPATHY, condotto su più di 5.000…
LeggiDiabete: beta-bloccanti aumentano la mortalità
L’uso di beta-bloccanti potrebbe essere associato ad un incremento del rischio di mortalità nei pazienti diabetici, specialmente in presenza di coronaropatie. Questo dato deriva da un’indagine su più di 18.000 soggetti condotta da Tetsuro Tsujimoto dell’ospedale centrale di Tokyo. E’ stato dimostrato che i…
LeggiCanagliflozina riduce ricoveri per insufficienza cardiaca rispetto ad altri antidiabetici
La canagliflozina, un SGLT2-inibitore impiegato nel trattamento del diabete di tipo 2, è associata ad una riduzione del rischio di ricoveri per insufficienza cardiaca ed ad un rischio simile di ricovero per infarto o ictus rispetto a DPP-4 inibitori, antagonisti del recettore per GLP-1…
LeggiChetoacidosi diabetica da SGLT2-inibitori rara ma grave
Molti casi di chetoacidosi diabetica (DKA) associati agli SGLT2.inibitori sono prevenibili, ma medici e pazienti non sono consapevoli di segni e sintomi di questo raro effetto collaterale, oppure non sanno nemmeno della sua possibilità, e ne deriva che i casi che si sviluppano sono…
LeggiDiabete: linee guida nutrizionali britanniche supportano approccio individuale
Sono state promanate le nuove linee guida nutrizionali Diabetes UK per la prevenzione e la gestione del diabete. Esse, che aggiornano la versione del 2011, sono state preparate prima del previsto per via della portata dei cambiamenti intervenuti nel campo del diabete negli ultimi…
LeggiDiabete tipo 2: Endocrine Society lancia allarme ipoglicemia
Sussiste l’urgente necessità di porre rimedio ai deficit principali nelle evidenze a supporto delle strategie per la riduzione dell’incidenza dell’ipoglicemia nei pazienti con diabete di tipo 2. Secondo Robert Lash della Michigan Medicine di Ann Arbor, portavoce della Endocrine Society ed autore della revisione…
LeggiDiabete: DPP-4 inibitori aumentano rischio malattie infiammatorie intestinali
Una recente ricerca chee ha collegato i DPP-4 inibitori, impiegati nel trattamento del diabete, ad un incremento del rischio di malattie infiammatorie intestinali suggerisce l’opportunità del monitoraggio dei sintomi gastrointestinali nei pazienti che assumono questi farmaci, e eventualmente anche quella di passare ad un’altra…
LeggiNei bambini, adiposità associata a riduzione sensibilità all’insulina
(Reuters Health) – Bambini con elevate quantità di grasso corporeo avrebbero una ridotta sensibilità all’insulina, indipendentemente dall’indice di massa corporea. A evidenziarlo sono stati i risultati del Childhood Health, Activity, and Motor Performance School Study, condotto in Danimarca (CHAMPS study-DK). La ricerca, coordinata da…
LeggiDiabete: canagliflozina più efficace nei pazienti con insufficienza cardiaca
Il farmaco antidiabetico SGLT2-inibitore noto come canagliflozina riduce il rischio di ricoveri per insufficienza cardiaca o mortalità per patologie cardiovascolari nei pazienti con diabete di tipo 2, a prescindere se essi presentino già o meno insufficienza cardiaca, ma in presenza di quest’ultima i benefici…
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