La terapia CAR-T rappresenta un approccio terapeutico efficace nel trattamento delle neoplasie guidate dalle cellule B. Oltre alle cellule B maligne, le cellule B autoreattive sono bersagli importanti per le cellule T CAR anti-CD19 poiché sono una fonte di produzione di autoanticorpi e supportano…
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Le cellule T CAR CD19 ipoimmuni eludono l’allorigetto in pazienti con cancro e malattie autoimmuni
Le cellule T CAR pronte all’uso (off-the-shelf) devono sfuggire in modo affidabile alle risposte immunitarie allogeniche per diventare farmaci universali. Il prodotto primario di cellule T, SC291, è stato ingegnerizzato con un CAR anti-CD19, knockout del recettore delle cellule T alfa costante (TRAC) e…
LeggiRuolo della glutammina nel migliorare la funzione delle cellule CAR-T contro il tumore ovarico
La terapia CAR-T è promettente per il trattamento del cancro, ma la sua efficacia è spesso ostacolata da vincoli metabolici nel microambiente tumorale. Un’equipe di ricercatori ha condotto uno studio con lo scopo di indagare il ruolo della glutammina nel migliorare la funzione delle…
LeggiNuovi predittori di ictus ischemico nei pazienti con placca carotidea a basso rischio
Le placche carotidee classificate come Plaque-RADS-2 sono tradizionalmente considerate a basso rischio di eventi cerebrovascolari. Tuttavia, un recente studio pubblicato su Frontiers in Cardiovascular Medicine mette in discussione questa visione, evidenziando la presenza di fattori di rischio indipendenti per l’ictus ischemico della circolazione anteriore…
LeggiFibrillazione atriale e sindrome coronarica: basso tyg-bmi associato a prognosi sfavorevole
Il TyG-BMI, indice combinato di trigliceridi, glicemia e indice di massa corporea, si sta affermando come marcatore affidabile di insulino-resistenza e predittore di eventi cardiovascolari. Un recente studio prospettico pubblicato su BMC Cardiovascular Disorders ha approfondito il ruolo prognostico di questo parametro in una…
LeggiEhlers-Danlos, serie di casi conferma collegamento con ipertensione intracranica idiopatica
Una serie di tre casi, descritti sul Journal of Neurology, ha evidenziato un collegamento tra ipertensione intracranica idiopatica (IIH) e sindrome di Ehlers-Danlos (EDS). In particolare, secondo gli autori guidati da Isha Ingle, dell’Università del Massachusetts di Worcester (USA), l’iperestensibilità potrebbe rendere le meningi…
LeggiOutcome psicosociali dei genitori dopo screening positivo per malattie da accumulo lisosomiale
Lo screening neonatale (NBS) per le malattie da accumulo lisosomiale (LSD) può essere associato a impatti psicosociali prolungati per alcune famiglie, anche se il sospetto della malattia si rileva poi infondato. Lo mostrano, su Molecular Genetics and Metabolism, Courtney Berrios e colleghi dell’Università del…
LeggiM. Pompe infantile, ERT preserva funzionalità cardiaca e respiratoria tra chi arriva all’età adulta
La terapia enzimatica sostitutiva (ERT) a lungo termine preserva la funzionalità cardiaca e respiratoria nei sopravvissuti di età adulta con malattia di Pompe infantile (IOPD). Tuttavia, persiste una morbilità multisistemica, evidenziando la necessità di una diagnosi precoce e di terapie mirate al tessuto muscolare…
LeggiCardiomiopatia idiopatica: utile eseguire lo screening per la malattia di Fabry
Un’indagine portoghese pubblicata su Biomedicines ha osservato una prevalenza del 3,4% della malattia di Fabry (FD) tra i pazienti con cardiomiopatia senza spiegazione, che va dalle classiche presentazioni ipertrofiche alle forme dilatate. La ricerca, coordinata da Raquel Machado dell’Università di Porto, evidenzia l’importanza dello…
LeggiIdentificati quattro sottotipi clinici tra gli obesi cinesi di mezza età e anziani
L’obesità è una condizione eterogenea che si manifesta con profili clinici e metabolici differenti, influenzando in modo variabile il rischio cardiovascolare. Uno studio pubblicato su BMC Cardiovascular Disorders ha utilizzato un approccio di apprendimento automatico non supervisionato per identificare sottogruppi clinicamente distinti tra adulti…
LeggiAdolescenti con difficoltà di internalizzazione, utile l’intervento materno incentrato su emozioni
Uno studio clinico randomizzato pubblicato su JAMA Pediatrics ha rivelato che un intervento genitoriale incentrato sulle emozioni può avere un impatto sul funzionamento della corteccia prefrontale durante la regolazione delle emozioni nelle adolescenti con difficoltà di internalizzazione. La ricerca è stata condotta da un…
LeggiPossibili vantaggi con l’ossigenoterapia ad alto flusso nasale dopo lobectomia
Le complicanze polmonari postoperatorie (PPC) restano comuni dopo chirurgia toracica, soprattutto nei pazienti con disfunzione diaframmatica postoperatoria. L’ossigenoterapia tramite cannula nasale ad alto flusso (HFNC) riduce il lavoro respiratorio e genera un effetto di pressione positiva di fine espirazione (PEEP), suggerendo un possibile ruolo…
LeggiCambiamenti nell’età di diagnosi dei bambini con diabete mellito di tipo 1 durante il Covid-19
I cambiamenti demografici a livello di diagnosi di diabete di tipo 1 in età pediatrica potrebbero essere stati di breve durata dopo il COVID-19. È la conclusione cui è arrivato uno studio pubblicato su Pediatric Diabetes da Katya Sracic e colleghi dell’Akron Children’s Hospital…
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