(Reuters Health) – Nelle donne con diagnosi di cancro al seno, elevati livelli sierici di vitamina D possono essere legati a una maggiore probabilità di sopravvivere. A suggerirlo è uno studio statunitense pubblicato su Jama Oncology. “Nel complesso, abbiamo trovato una riduzione del 30%…
LeggiCanale Medicina: Tumore al seno
Ricostruzione mammaria: età non influenza complicazioni
Nonostante le preoccupazioni in merito, le donne anziane non vanno incontro a maggiori complicazioni rispetto a quelle più giovani con le procedure di ricostruzione mammaria. A seguito di una procedura di ricostruzione autologa, infatti, le donne al di sopra dei 60 anni presentano un maggiore…
LeggiTumore mammario: scarsi o modesti benefici con i fattori di crescita
L’uso di G-CSF, altrimenti noto come “fattori di crescita”, per proteggere le pazienti oncologiche dalla neutropenia febbrile ha benefici lievi o modesti nel caso del tumore mammario trattato con il primo ciclo di chemioterapia nei tre regimi di trattamento più diffusi. Lo ha accertato…
LeggiTumore mammario: un test identifica le pazienti a rischio trombosi
Uno studio svedese ha suggerito che un test genetico possa identificare le pazienti con tumore mammario ad alto rischio di tromboembolia venosa. Si tratta del primo studio sulla popolazione degli effetti sia individuali che combinati di chemioterapia e suscettibilità genetica sul rischio di tromboembolia…
LeggiRecidive oncologiche: costi allontanano le donne dai farmaci
La povertà e gli elevati costi diretti potrebbero rappresentare le ragioni principali per cui alcune donne non rispettano la terapia ormonale prevista per prevenire le recidive dei tumori mammari. Lo ha stabilito uno studio su circa 8.700 donne, di cui più di un terzo…
LeggiTumori ovarici: terapia neoadiuvante, chirurgia e sopravvivenza
E’ stato condotto uno studio per valutare la sopravvivenza complessiva delle pazienti con tumori ovarici avanzati inizialmente inoperabili, carcinomi tubolari o carcinomi peritoneali primari allo stadio III o IV che vengono sottoposte a chemioterapia neoadiuvante seguita da chirurgia citoriduttiva, in base al numero di…
LeggiTumori mammari: una nuova stima delle sovradiagnosi
La sovradiagnosi dei tumori mammari tramite mammografia è un fenomeno più esteso di quanto in genere si riconosca. Lo ha suggerito una recente analisi condotta sulla popolazione dal prof. H. Gilbert welch del Dartmouth Institute for Health Policy and Clinical Practice di Lebanon, che…
LeggiNessun legame fra tumore mammario e lavoro notturno?
Lavorare nei turni di notte, anche a lungo termine, non sembra influenzare il rischio di tumore mammario nelle donne, ma questo dato confuta quelli di studi precedenti che avevano suggerito questa associazione, ed alcuni esperti che li hanno commentati si sono detti critici con…
LeggiTumore mammario: rischio cardiovascolare nelle donne anziane
Dato che la mortalità per cause cardiovascolari rappresenta un importante rischio concorrente nelle donne anziane con tumore mammario in stadio precoce, i medici dovrebbero prestare un’assistenza cardiovascolare adeguata dopo la diagnosi oncologica. Lo ha affermato Husam Abdel-Qadir dell’Università di Toronto, autore di uno studio…
LeggiCancro al seno in fase precoce: un algoritmo stima il rischio di recidive
(Reuters Health) – Un modello basato su parametri patologici eseguiti di routine aiuterebbe a stimare in modo accurato in quali donne con cancro del seno in fase precoce c’è bisogno di valutare il profilo dell’espressione genica per predire il rischio di andare incontro a…
LeggiTerapia ormonale in real-world: legata a calo carcinoma mammario controlaterale
(Reuters Health) – Secondo una nuova ricerca, le donne con cancro al seno trattate in comunità con tamoxifene adiuvante e inibitori dell’aromatasi hanno significativamente meno probabilità di sviluppare il cancro alla mammella. Per il tamoxifene, in particolare, i ricercatori hanno trovato una maggiore riduzione…
LeggiFirma RNA predice risposta a terapia neoadiuvante anti-HER2
L’espressione differenziale di ERBB2/HER2 ed ESR1, come rivelato dalla sequenziazione dell’RNA, predice la risposta dei tumori mammari in stadio precoce alla terapia neoadiuvante anti-HER2. Questo dato deriva da un’analisi secondaria dello studio NeoALTTO, condotto da Christos Sotiriou della Universite Libre de Bruxelles su 455…
LeggiTumori ovarici: nuovo PARP-inibitore utile nella maggior parte delle pazienti
Le pazienti con tumori ovarici recidivanti sensibili al platino vanno incontro ad un significativo miglioramento della sopravvivenza libera da malattia grazie al niraparib, a prescindere dallo status mutazionale. I risultati del primo studio di fase 3 condotto su un PARP-inibitore infatti dimostrano che la…
Leggi