Per decenni nel corso degli interventi per rimuovere parte di un tumore renale i chirurghi urologici hanno applicato ghiaccio sulla superficie dell’organo prima di procedere con la nefrectomia parziale. Nonostante l’apparente rozzezza, questa pratica sembrava utile. Raffreddando il rene si intendeva ottenere un rallentamento…
LeggiCanale Medicina: Rene & patologie urogenitali
Reni, la dieta ideale per preservarli
(Reuters Health) – Una dieta a base di vegetali “sani” è correlata a un minor rischio di sviluppare malattie renali, mentre regimi alimentari che, pur comprendendo il consumo di vegetali non escludono gli zuccheri, anche di derivazione vegetale, possono aumentare il rischio di danni…
LeggiDiabete: atrasentan ostacola progressione verso la nefropatia terminale
L’aggiunta di atrasentan ai farmaci standard riduce la probabilità di progressione verso la nefropatia terminale di più di un terzo nei pazienti con diabete di tipo 2 e nefropatia cronica, come affermato da Dick de Zeeuw del centro medico universitario di Groningen, autore di…
LeggiProstata, nuova tecnica chirurgica ripristina funzione erettile
(Reuters Health) – Gli innesti nervosi bilaterali termino-terminali, eseguiti in microchirurgia, possono ripristinare la funzione erettile e aumentare la qualità della vita sessuale negli uomini sottoposti a prostatectomia radicale. L’evidenza emerge da uno studio condotto in Australia e pubblicato da European Urology. “Gli innesti…
LeggiDiabete: canagliflozina abbatte il rischio di nefropatia terminale
La canagliflozina riduce del 30% il rischio di nefropatia terminale nei pazienti con diabete di tupo 2, come emerge dallo studio CREDENCE, condotto su 4401 pazienti da Vlado Perkovic della University of New South Wales di Sydney, secondo cui molti pazienti vanno ancora incontro…
LeggiDialisi prolungata non si traduce in sopravvivenza prolungata
Un regime dialitico che incrementa le ore settimanali non prolunga la sopravvivenza dei pazienti, anche se potrebbe portare ad altri benefici. Lo studio che ha portato a queste conclusioni non era sfortunatamente abbastanza ampio da apportare evidenze concludenti, ma è noto che un orario…
LeggiInterventi sullo stile di vita migliorano fertilità nelle donne obese
Un intervento sullo stile di vita a bassa intensità dovrebbe aiutare a migliorare la ferilità nelle donne obese che hanno problemi a concepire. L’intervento proposto combina sessioni individuali con un nutrizionista ed un chinesiologo ogni 6 settimane e 12 sessioni obbligatorie di gruppo, e…
LeggiAtrofia vulvovaginale: trattamento precoce previene sintomi stressanti
Il trattamento dell’atrofia vulvovaginale (VVA) nelle donne in post-menopausa dovrebbe iniziare quanto più precocemente possibile e proseguire per quanto richiesto. È dunque importante incoraggiare le donne che soffrono di questi sintomi a contattare il medico, e l’argomento non dovrebbe essere trattato come un tabù…
LeggiTroppa vitamina D connessa a danno renale
E’ stato riportato che la vitamina D apporta una vasta gamma di benefici, ma un recente studio indica che un eccessivo uso di vitamina D può causare danni renali nei soggetti che ne presentano una carenza. Come affermato dall’autore Boume Auguste dell’università di Toronto,…
LeggiNicturia ed urgenza urinaria per i lavoratori notturni
La nicturia, che comunemente sveglia gli anziani durante la notte, interessa anche i giovani adulti che lavorano durante i turni di notte. Un’indagine condotta su infermieri e medici italiani sopra i 50 anni ha infatti dimostrato che i lavoratori notturni riportano una maggiore frequenza…
LeggiTrapianto di rene: firma genica nel sangue predice il rigetto
Una firma genica multivariata nel sangue periferico dei pazienti nefrotrapiantati consente l’identificazione precoce del rigetto mediato dai linfociti T. Lo rivela lo studio KALIBRE, condotto da Maria Hernandez Fuentes del King’s College London su 455 pazienti. Questo metodo, oltre a risultare affidabile, consente di…
LeggiTumori uroteliali avanzati: sicuro l’atezolizumab
L’inibitore del checkpoint immune noto come atezolizumab, rappresenta un trattamento di prima linea sicuro per i pazienti con carcinomi avanzati del tratto urinario che presentano significative comorbidità e le cui opzioni terapeutiche sono limitate, ma la sua efficacia è leggermente meno chiara. Queste sono…
LeggiTumori nefrocellulari metastatici: pembrolizumab ed axitinib nuovo standard terapeutico
Il trattamento di prima linea con l’agente anti-PD-1 noto come pembrolizumab ed il TK-inibitore VEGF-mirato noto come axitinib estende la sopravvivenza complessiva e quella libera da progressione nei pazienti con carcinomi nefrocellulari a cellule chiare metastatici (mRCC) rispetto all’attuale standard terapeutico rappresentato dal sunitinib.…
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