Si riscontrano spesso perplessità sulla qualità dei reni provenienti da donatori deceduti sulla base dei reperti delle biopsie iniziali, e ciò porta allo scarto di organi potenzialmente utilizzabili. Ciò accade nel 38% dei casi in cui un rene viene scartato, come affermato da Ali…
LeggiCanale Medicina: Rene & patologie urogenitali
Trapianto di rene da donatore vivente: biopsie per garantire il successo
Le caratteristiche strutturali subcliniche dei reni provenienti da donatori viventi che possono essere osservate soltanto con un microscopio contribuiscono modestamente nella previsione del successo a lungo termine di un trapianto di rene. Cio’ emerge da un’analisi di 2293 trapianti di rene, in cui è…
LeggiDonatori di rene viventi: eGFR postoperatoria connessa a rischio nefropatia terminale
L’eGFR dei donatori di rene viventi 6 mesi dopo la donazione (eGFR6) è associata al loro rischio di nefropatia terminale. Lo suggerisce uno studio osservazionale effettuato su quasi 10000 donatori di rene da Allan Massie della Johns Hopkins University di Baltimora, secondo cui è…
LeggiNefropatia da mezzo di contrasto sopravvalutata?
Il rischio di nefropatie acute con l’impiego dei mezzi di contrasto endovenosi moderni nella TC nei soggetti con funzionalità renale ridotta è stato sopravvalutato, a tutto svantaggio dei soggetti che necessitano di esami diagnostici radiologici, come emerge dalle raccomandazioni congiunte ACR/NKF. Come affermato da…
LeggiNefropatie: rischio ridotto con assunzione moderata di alcolici
I soggetti che fanno uso di moderate quantità di alcolici vanno incontro ad una riduzione del rischio di nefropatie croniche rispetto a quelli che non bevono, ed un maggior consumo di alcolici è legato ad una protezione maggiore sino ad un limite di 20…
LeggiReni di donatori con nefropatie acute sicuri per il trapianto, ma spesso inutilizzati
I reni trapiantati da donatori con nefropatie acute non presentano differenze in termini di insufficienze a breve o lungo termine o di rigetto del trapianto rispetto a quelli di donatori non nefropatici, ma negli USA molti di questi organi rimangono inutilizzati. Come affermato da…
LeggiGrasso accanto a tumori renali spiega il paradosso dell’obesità
Il grasso corporeo che si trova in prossimità dei tumori renali potrebbe svolgere un ruolo nel funzionamento dei trattamenti oncologici e nella sopravvivenza del paziente, come emerge da uno studio condotto su circa 200 pazienti. In questi soggetti, il grasso periferico è più denso…
LeggiTumore della vescica: in UE 6.561 casi l’anno associati a esposizione a contaminanti dell’acqua
Il 5% di casi di tumore alla vescica diagnosticati ogni anno in Europa, possono essere attribuiti all’esposizione di sostanze chimiche, i trialometani (THM), presenti nell’acqua potabile. È il risultato di un’analisi condotta dall’Istituto Barcellona per la salute globale (ISGlobal) e pubblicato sulla rivista Environmental…
LeggiNefropatie in aumento, errori di prescrizione esacerbano il problema
La prevalenza delle nefropatie croniche e dei loro fattori di rischio è aumentata costantemente negli ultimi anni, ma le misure per identificare, trattare ed evitare i farmaci che potrebbero esacerbare queste patologie rimangono scarse. Lo suggerisce una ricerca effettuata sul registro CURE-CKD, che ha…
LeggiTumori renali: rischio recidiva persiste 5 anni dopo la chirurgia
Il rischio di recidiva nei pazienti con carcinomi nefrocellulari (RCC) trattati chirurgicamente persiste al di là di 5 anni dopo l’intervento, il che suggerisce la necessità di una sorveglianza continua, come emerge da un’analisi condotta sui 1943 pazienti dello studio ASSURE. Come affermato dall’autore…
LeggiNefropatie acute dopo la PCI aumentano in modo sostanziale i costi ospedalieri
La nefropatia acuta da mezzo di contrasto rappresenta una comune complicazione delle PCI, e quando interviene prolunga le degenze ospedaliere di 3,6 giorni ed aggiunge circa 10000 dollari ai costi. Questo dato si basa su quanto acquisito dalle assicurazioni sanitarie relative ad 1,4 milioni…
LeggiTumori renali refrattari: tivozanib prolunga sopravvivenza libera da progressione
Nel pazienti con tumori nefrocellulari refrattari, il trattamento di terza o quarta linea con tivozanib migliora la soptavvivenza libera da progressione, e risulta meglio tollerato rispetto al sorafenib, come emerge da uno studio condotto su 350 pazienti da Brian Rini della Cleveland Clinic, secondo…
LeggiMezzi di contrasto al gadolinio sicuri nei pazienti con nefropatie croniche
I pazienti con nefropatie croniche che ricevono un agente di contrasto al gadolinio (GBCA) vanno incontro ad un basso rischio di sviluppare fibrosi sistemica nefrogena (NSF), come emerge da una revisione di 16 studi effettuata da Sean Woolen dell’università del Michigan. Nella fattispecie, il…
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