Uno studio pubblicato dalla rivista Lancet Haematology suggerisce che l’azacitidina con venetoclax è sicura e mostra un’attività incoraggiante nei pazienti con sindromi mielodisplastiche ad alto rischio o leucemia mielomonocitica cronica. I ricercatori hanno la sicurezza, la tollerabilità e l’attività preliminare di azacitidina in combinazione…
LeggiCanale Medicina: Oncoematologia
Panorama genomico della leucemia linfoblastica acuta pediatrica
Gli scienziati del St. Jude Children’s Research Hospital hanno analizzato nel dettaglio il panorama genetico della leucemia linfoblastica acuta (ALL). Lo studio pubblicato da Nature Genetics fornisce una visione completa della genomica di tutti i sottotipi di leucemia linfoblastica acuta e funge da guida…
LeggiLeucemia: tossicità correlate al trattamento nei giovani
Le tossicità correlate al trattamento sono una potenziale causa di disparità per la sopravvivenza nei pazienti con leucemia linfoblastica acuta. I ricercatori dell’University of California Davis School of Medicine, Sacramento, hanno cercato di identificare le tossicità correlate al trattamento più frequentemente associate ai ricoveri…
LeggiAssenza di malattia minima residua persistente e risposta durevole con VenR
In uno studio pubblicato dalla rivista Blood, i ricercatori hanno riportato i risultati sulla cinetica della malattia minima residua e i risultati aggiornati con un follow-up di 5 anni dello studio MURANO. Nello studio MURANO (A Study to Evaluate the Benefit of Venetoclax Plus…
LeggiLeucemia: un diverso profilo di anomalie negli anziani
Nonostante sia prevalentemente una malattia infantile, l’incidenza della leucemia linfoblastica acuta ha un secondo picco negli adulti di età pari o superiore a 60 anni. Questi anziani non rispondono bene alle strategie di trattamento esistenti e pochissimi studi hanno intrapreso una caratterizzazione genetica e…
LeggiFattori di rischio modificabili responsabili del 50% dei decessi per tumore
Ridurre l’esposizione a fattori di rischio modificabili potrebbe portare a una riduzione della metà della mortalità per cancro in tutto il mondo secondo i risultati di uno studio pubblicato di recente dalla rivista The Lancet. Per informare gli sforzi di pianificazione del controllo del…
LeggiPanorama epidemiologico del mieloma multiplo nel mondo
Nel 2020 c’è stata una tendenza all’aumento dell’incidenza del mieloma multiplo a livello globale, in particolare negli uomini, nelle persone di età pari o superiore a 50 anni e in quelle provenienti da paesi ad alto reddito. Lo dimostra uno studio pubblicato di recente…
LeggiTratti antropometrici e rischio di mieloma multiplo
L’obesità è un fattore di rischio per il mieloma multiplo. Uno studio americano pubblicato dal British Journal of Cancer ha valutato l’associazione tra indice di massa corporea (BMI), circonferenza della vita e massa grassa prevista e mieloma multiplo in i giovani adulti (di età…
LeggiTrapianto di cellule staminali e RVD nel mieloma multiplo
Tra gli adulti con mieloma multiplo, la terapia con lenalidomide, bortezomib e desametasone (RVD) più trapianto autologo di cellule staminali (ASCT) è stato associato a una sopravvivenza libera da progressione più lunga rispetto al solo trattamento con RVD. Nello studio, pubblicato dal New England…
LeggiCladribina nella leucemia a cellule capellute: follow-up a lungo termine in Italia
La leucemia a cellule capellute (in inglese hairy cell leukemia, HCL) è una malattia linfoproliferativa rara con una prognosi eccellente dopo il trattamento con cladribina (2CDA), sebbene durante il follow-up si possano verificare ricadute. I ricercatori di diversi centri in Italia hanno condotto uno…
LeggiZandelisib in pazienti con neoplasia dei linfociti B recidivante o refrattaria
In uno studio di fase 1 il farmaco zandelisib, somministrato una volta al giorno con uno schema di dosaggio intermittente, è risultato sicuro, con una bassa frequenza di eventi avversi di grado 3 o peggiore. Questi risultati, secondo i ricercatori giustificano gli studi globali…
LeggiZanubrutinib vs bendamustina e rituximab nella leucemia linfocitica cronica
In uno studio pubblicato dalla rivista The Lancet Oncology, zanubrutinib ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione rispetto a bendamustina-rituximab, con un profilo di sicurezza coerente con gli studi precedenti. Questi dati, secondo i ricercatori che hanno condotto lo studio (un team internazionale…
LeggiMosunetuzumab nel linfoma follicolare recidivante o refrattario
In uno studio pubblicato dalla rivista The Lancet Oncology, l’uso di mosunetuzumab ha indotto alti tassi di remissione completa in pazienti con linfoma follicolare recidivante o refrattario a due o più terapie precedenti con un profilo di sicurezza favorevole. Mosunetuzumab è un anticorpo monoclonale…
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