Il melanoma rappresenta il tipo più pericoloso di tumore cutaneo, per via della comparsa di metastasi. Un recente studio ha mirato ad esaminare gli effetti dell’inserzione di catene di acido palmitico ed oleico all’interno del monastrolo nella linea cellulare melanomatosa B16F10, utilizzando la linea…
LeggiCanale Medicina: Oncodermatologia
Melanoma: primi risultati con immunoterapia combinata
Il nivolumab, da solo o in combinazione con l’ipilimumab, migliora la sopravvivenza complessiva nei pazienti con melanomi avanzati mai trattati rispetto al solo ipilimumab. Secondo James Larkin del Royal Marsden Hospital di Londra, autore dello studio Checkmate 067 che ha preso in esame 945…
LeggiDermoscopia distingue melanomi da lesioni benigne
La dermoscopia può aiutare ad identificare i melanomi che somigliano a casi di cheratosi seborroica (SK-like) che sono difficili da rilevare in altri modi. Questo dato deriva da uno studio effettuato su 134 pazienti da Cristina Carrera dell’università di Barcellona, secondo cui la dermoscopia…
LeggiMelanoma: promettente combinazione indoximod-pembrolizumab
Diversi esperti indipendenti hanno usato parole entusiastiche per commentare i risultati interimali di uno studio di fase 2 sull’aggiunta dell’inibitore sperimentale della cascata dell’UDO noto come indoximod al trattamento standard con pembrolizumab nei pazienti con melanomi avanzati. Lo studio in questione, denominato NLG2103, è…
LeggiCheratosi attinica: consenso strutturato sulla terapia fotodinamica
Un consenso pratico ed aggiornato fra gli esperti è fondamentale allo scopo di migliorare ulteriormente il trattamento dei pazienti con cheratosi attinica. E’ stata dunque effettuata una revisione sistematica delle linee guida su questa patologia per sviluppare un consenso strutturato a diagnosi, classificazione e…
LeggiMelanoma e immunoterapia: il 64% dei pazienti è vivo a 2 anni
Grazie all’immunoterapia, il 64% dei pazienti con melanoma è vivo a 2 anni. questo approccio terapeutico mirato a risvegliare il sistema immunitario contro il cancro rappresenta quindi il futuro per la cura delle neoplasie. A dimostrare l’efficacia dell’immunoterapia sono i risultati dello studio di fase…
LeggiMelanomi che mimano cheratosi seborroica: indizi diagnostici dermoscopici
I melanomi che a livello clinico mimano la cheratosi seborroica (SK) possono ritardare la diagnosi ed un trattamento adeguato, ma poco è noto sulla valenza della dermoscopia nel riconoscere queste lesioni difficili da diagnosticare. Un recente studio ha descritto le caratteristiche dermoscopiche dei melanomi…
LeggiCitotossicità del citrale contro le cellule melanomatose
Il citrale è una sostanza naturale che dimostra effetti citotossici ed antiproliferativi nei confronti delle cellule cancerose mammarie ed ematopoietiche, ma sono stati pochi sinora gli studi effettuati sulle cellule melanomatose. E’ noto che lo stress ossidativo sia coinvolto in tutte le fasi della…
LeggiMelanomi: misurazione automatica profondità con immagini istopatologiche
La misurazione della profondità di invasione di un melanoma (DoI) a livello delle fissurazioni cutanee è di grande significatività nella valutazione della gravità del coinvolgimento cutaneo e nella pianificazione del trattamento del paziente, ma la misurazione accurata ed automatica della profondità di un tumore…
LeggiMelanomi spessi: beta-bloccanti riducono progressione della malattia
Alcuni studi internazionali hanno riportato gli effetti protettivi dei beta-bloccanti nei confronti della progressione di diversi tipi di tumore. Nel 2011 è stato pubblicato uno studio prospettico su pazienti con melanomi maligni istologicamente confermati allo stadio II-IIIA. Nel complesso il 25% dei pazienti ha…
LeggiCheratosi attinica: terapia incentrata sul paziente per superare le barriere
Le lesioni visibili della cheratosi attinica e quelle subcliniche da danno solare nel campo di cancerizzazione sono associate al rischio sia di tumori cutanei non melanomatosi, fra cui carcinomi a cellule basali e carcinomi squamocellulari, che più raramente di melanomi. Dato che le incidenze…
LeggiDalla cheratosi attinica al carcinoma squamocellulare: rivisitata la fisiopatologia
Il precursore della maggior parte dei carcinomi squamocellulari invasivi cutanei consiste nel danno intraepiteliale indotto dai raggi UV, noto come cancerizzazione di campo, che potrebbe successivamente trasformarsi in cheratosi attinica. Per quanto quest’ultima rappresenti la più comune forma di precursore dei carcinomi squamocellulari cutanei,…
LeggiImmunoterapia oncologica anti-PD1: ruolo della flora batterica nella risposta
La flora batterica intestinale potrebbe svolgere un ruolo in risposta alla terapia immunitaria anti-PD1. Uno studio su pazienti con melanoma metastatico ha riscontrato che la capacità di un paziente di rispondere al trattamento dipende dalla presenza di una flora batterica diversificata e di specifiche…
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