Contrariamente all’opinione comune, la terapia mirata per i pazienti con melanoma metastatico può determinare la sopravvivenza a lungo termine, come suggerito da un’analisi della durata di 5 anni che rappresenta lo studio più prolungato del suo genere mai condotto sinora. Lo studio è stato…
LeggiCanale Medicina: Oncodermatologia
Combinazioni di inibitori del checkpoint immune aumentano rischio disfunzioni endocrine
I pazienti oncologici che ricevono una combinazione di inibitori di PD-1 e CTLA-4 presentano un incremento del rischio di disfunzioni tiroidee ed ipofisiti. Se non prontamente riconosciute, queste disfunzioni possono risultare pericolose per la sopravvivenza, ma l’incidenza ed il rischio di questi effetti collaterali…
LeggiIpilimumab adiuvante nei melanomi: futuro in dubbio
Il futuro dell’ipilimumab adiuvante per il trattamento dei melanomi resecati allo stadio III potrebbe essere in dubbio, per via dei costi estremamente elevati e degli esiti migliori ottenuti con un altro trattamento. L’ipilimumab, un anticorpo monoclonale che blocca il CTLA-4, è in grado di…
LeggiMelanomi cutanei: propranololo rallenta progressione
Il propranololo potrebbe estendere la sopravvivenza libera da progressione nei melanomi cutanei, il che confermerebbe le recenti osservazioni secondo cui i beta-bloccanti proteggono i pazienti con melanomi cutanei spessi dalle recidive, come affermato da Vincenzo de Giorgi dell’università di Firenze, autore di un piccolo…
LeggiMelanomi avanzati: maggiore sopravvivenza a 3 anni con nivolumab-ipilimumab
I tassi di sopravvivenza a 3 anni con un melanoma avanzato sono del 52% con il nivolumab e del 34% con l’ipilimumab, ma del 58% con una combinazione sequenziale dei due farmaci, anche se al prezzo del raddoppio della frequenza degli effetti collaterali gravi.…
LeggiTatuaggi aumentano rischio oncologico?
I tatuaggi possono causare tumori. Un recente studio dimostra che i pigmenti impiegati nell’inchiostro da tatuaggio migrano sino ai linfonodi, portando ad un loro ingrossamento cronico. Per quanto gli effetti a lungo termine del fenomeno siano ancora poco studiati e conosciuti, questi dato ha…
LeggiNuova opzione adiuvante per i melanomi BRAF
E’ stato stabilito un nuovo standard terapeutico per il trattamento dei pazienti con melanomi e mutazioni BRAF, ed esso è emerso da uno studio che ha sperimentato la combinazione di dabrafenib e trametinib, che hanno portato ad una riduzione del rischio di recidiva a…
LeggiMelanomi resecati: chiari benefici con nivolumab adiuvante
I pazienti con melanomi sottoposti con successo a resezione ma che presentano un elevato rischio di recidiva vanno incontro ad esiti sostanzialmente migliori con il nivolumab che con l’ipilimumab. Questo dato deriva dallo studio Checkmate 238, che è stato arrestato precocemente per ovvietà del…
LeggiMelanomi spesso non trasformazioni maligne di nei
Contrariamente a quanto comunemente presunto, solo una minoranza dei melanomi si sviluppa in congiunzione con un nevo preesistente. Questa scoperta deriva da un’estensiva revisione con meta-analisi della letteratura, e fornisce ulteriori evidenze del fatto che la maggior parte dei melanomi non ha origine dalla…
LeggiProposto studio clinico su derivati vitaminici per prevenire i melanomi
E’ stato proposto lo svolgimento di uno studio clinico atto a controllare se il derivato della vitamina B3 noto come nicotinamide possa prevenire i melanomi nei soggetti ad alto rischio. Questa idea si basa su una varietà di evidenze. Secondo Gary Halliday dell’università di…
LeggiMelanomi: WEE1 come target per rendere inibizione AKT più efficace
L’AKT3 rappresenta uno dei principali target terapeutici per i melanomi, ma mirare clinicamente soltanto all’AKT3 sembra essere un approccio terapeutico poco efficace. Allo scopo di identificare strategie uniche per potenziare l’efficacia dell’azione anti-AKT3, questo trattamento è stato associato ad un pannello di chinasi importanti…
LeggiMelanomi: analisi della sopravvivenza con profilo prognostico di 31 geni
Un test basato sul profilo di espressione di 31 geni che fornisce una classificazione del rischio per i melanomi cutanei è stato convalidato in diversi studi prospettici. È stato dunque condotto un ulteriore studio per effettuare una valutazione prospettica del test, denominato GEP, nei…
LeggiPelle: mutazione genetica alla base del cancro “non melanoma”
(Reuters Health) – Le persone portatrici di un polmorfismo a singolo nucleotide BsmI (SNP) presentano un rischio raddoppiato di sviluppare un cancro cutaneo ‘non-melanoma’ (NMSC), come coloro che hanno fattori di rischio noti quali l’età avanzata, sesso maschile, colore chiaro di occhi e pelle.…
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