Nei pazienti con melanomi cutanei, le metastasi in un linfonodo non sentinella (non-SLN) rappresentano forti ed indipendenti fattori prognostici negativi, ma i pazienti con un linfonodo sentinella (SLN) coinvolto dal tumore non vengono più sottoposti a dissezione linfonodale (CLND). E’ stato ipotizzato che il…
LeggiCanale Medicina: Oncodermatologia
Melanomi, nei e spessore di Breslow: differenze fra i sessi?
Un cospicuo ammontare di evidenze nella letteratura scientifica suggerisce che il numero di nei totali ed atipici sia un forte ed indipendente fattore di rischio per la comparsa di melanomi cutanei maligni. Alcuni studi inoltre hanno recentemente riscontrato un’associazione fra un’elevata conta dei nei…
LeggiMelanoma metastatico: un paziente su 2 vivo a 5 anni
Un paziente con melanoma metastatico su due, trattati con la combinazione di ipilimumab e nivolumab, risulta ancora in vita a distanza di 5 anni, come emerge dai dati aggiornati del più lungo studio sinora effettuato sulle immunoterapie in questo campo. Si tratta dello studio…
LeggiL’intervista – Un nuovo tipo d’immunoterapia elimina i macrofagi “cattivi”
Ridurre il numero di un particolare tipo di macrofagi associati al tumore, i CD163, sembra favorire l’attivazione del sistema immunitario contro le cellule cancerose. Si tratta di un nuovo tipo di immunoterapia, al momento testata solo sui topi e messa a punto grazie a…
LeggiL’immuno-oncologia combatte il carcinoma cutaneo a cellule squamose
Facilmente gestibile nelle sue forme precoci, diventa difficile da trattare in circa il 3% dei casi, quando progredisce nella fase avanzata risultando particolarmente aggressivo. È il carcinoma cutaneo a cellule squamose (Cscc), un tumore della pelle con un notevole impatto sulla qualità della vita…
LeggiMelanoma stadio III: numero linfonodi escissi non influenza recidive o sopravvivenza
Anche se sia il coinvolgimento dei linfonodi regionali che il numero di linfonodi metastatici vengono considerati fra i principali fattori determinanti della sopravvivenza nei melanomi cutanei, la portata della dissezione linfonodale è stata analizzata in qualità di indicatore prognostico indipendente soltanto da poche indagini.…
LeggiMelanomi: PD-1 biomarcatore prognostico nei pazienti trattati con vaccini autologhi
Dato il suo ruolo come checkpoint immune, i livelli di PD-1 solubile (sPD-1) potrebbero essere utili come biomarcatore prognostico o predittivo nei pazienti oncologici trattati con vaccini. Livelli molto massi di sPD-1 potrebbero indicare il rischio di una risposta immune anticancerosa inesistente, mentre livelli…
LeggiMelanomi primari ripetuti: un modello di previsione del rischio nella popolazione
Le attuali linee guida per il monitoraggio dei pazienti con melanoma si basano su evidenze limitate. Allo scopo di guidare la sorveglianza dermatologica, è stato sviluppato un modello di previsione del rischio di susseguenti melanomi primari sulla base di fattori di rischio demografici, fenotipici,…
LeggiPercezione del rischio di tumori cutanei e prevenzione solare nei lavoratori all’aperto
A partire dal mese di gennaio del 2015, i carcinomi squamocellulari o le cheratosi attiniche multiple della cute causate dalle radiazioni UV naturali vengono riconosciuti come patologie del lavoro in Germania. Sono necessari con urgenza interventi che migliorino il comportamento relativo alla protezione dal…
LeggiMelanomi: evidenze insufficienti per lo screening su vasta scala negli adulti
Sussistono evidenze insufficienti per valutare rischi e benefici dello screening dei melanomi maligni nell’adulto nella popolazione generale. Molte nazioni hanno programmi per lo screening dei melanomi, ma rimane poco chiaro se questi programmi riducano morbidità e mortalità o causino danni non necessari derivanti da…
LeggiParrucchiere “alleato” del dermatologo
(Reuters Health) – Poiché i parrucchieri vedono la testa e la pelle del collo di un cliente in modo ravvicinato e particolare, sono in grado di individuare macchie insolite o cambiamenti che potrebbero essere ricondotte a un melanoma. È quanto emerge da uno studio…
LeggiMelanomi: effetto degli acidi grassi su cancerogenesi e crescita cellule tumorali
Gli acidi grassi hanno diversi effetti fisiologici sui melanomi. Ad esempio, l’acido palmitico incrementa i livelli di melanina, mentre l’acido linoleico ed il DHA li riducono, e lo stesso DHA sopprime la crescita tumorale. Un recente studio, è stato incentrato sulla correlazione fra la…
LeggiMelanomi: sopravvivenza nell’anziano si avvicina a quella dei pazienti giovani
I pazienti anziani presentano la massima incidenza dei melanomi, e la popolazione nelle nazioni occidentali sta invecchiando. E’ stata condotta un’indagine che ha valutato il modo in cui la differenza di sopravvivenza fra pazienti giovani ed anziani con melanoma si è sviluppata nel corso…
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