Impiegare qualche altro minuto per effettuare un’ecografia delle carotidi unitamente all’ecocardiografia da stress nei pazienti con sospette coronaropatie offre una valenza prognostica addizionale che potrebbe aiutare nella prevenzione primaria. La combinazione di queste due tecniche per valutare insieme sia l’ischemia miocardica che il carico…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Rischio post-infarto: fragilità e comorbidità predittive indipendentemente dall’età
Fragilità e comorbidità hanno un significativo impatto sulla mortalità susseguente ad una sindrome coronarica acuta nei pazienti anziani indipendentemente dall’età. Esse infatti forniscono significative informazioni prognostiche incrementali e riclassificano il rischio di mortalità complessiva al di là di quanto possa farlo l’età, come affermato…
LeggiStatine intensive post-infarto: aderenza sfuma dopo 2 anni
Fra i pazienti che sono stati ricoverati per infarto ed hanno ricevuto la prescrizione di una statina ad elevata intensità, pochi continuano a mantenere un elevato livello di aderenza alla terapia a distanza di 2 anni dalle dimissioni. Lo rivela Liandro Colantonio dell’università dell’Alabama…
LeggiSpeciale American College of Cardiology: i temi del congresso
Tutte le novità presentate all’ACC conclusosi a metà marzo a Washington. Occhi puntati sull’efficacia degli anticorpi monoclonali che agiscono bloccando la proteina PCSK9. Per chi ha problemi a tenere a bada il colesterolo, soprattutto se ha già avuto un evento cardiovascolare o cerebrovascolare, quindi…
LeggiSpeciale ACC/ Colesterolo LDL a livelli bassissimi e calo delle ospedalizzazioni: i risultati dello studio Fourier
Nei pazienti in prevenzione secondaria, il colesterolo è il principale fattore di rischio per un secondo evento cardiovascolare: aumenta di circa quattro volte la probabilità che si verifichi. Al congresso ACC, e contemporaneamente pubblicati sul New England Journal of Medicine, sono stati presentati i…
LeggiSpeciale ACC/ Non è pericoloso abbassare troppo il colesterolo?
I risultati dello studio Fourier hanno mostrato che l’uso di evolocumab comporta una riduzione del colesterolo LDL che può arrivare al di sotto dei 30mg/dl. “Significa raggiungere i livelli che abbiamo alla nascita, nel pieno sviluppo del nostro cervello”, dice Pasquale Perrone Filardi, direttore…
LeggiSpeciale ACC/ Cos’è evolocumab e come agisce
Evolocumab è un anticorpo monoclonale umano, cioè “una struttura biochimica realizzata artificialmente che riproduce fedelmente quella degli anticorpi prodotti all’interno del nostro corpo”, spiega il Alberto Zambon, professore associato al Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova. C’è un vantaggio rispetto agli anticorpi invece detti…
LeggiCoronaropatie acute: agente HDL mimetico non riduce placche
L’infusione di un agente HDL-mimetico artificiale nei pazienti che hanno manifestato di recente una coronaropatia acuta non riduce il volume delle placche nelle arterie misurabile tramite ecografia intravascolare (IVUS) rispetto al placebo. Questo dato deriva da uno studio sperimentale condotto con il farmaco noto…
LeggiChirurgia coronarica, baroriflesso ed esiti
Fibrillazione atriale postoperatoria, disfunzioni renali acute e basso output cardiaco a seguito di un intervento di chirurgia coronarica sono associati a morbidità e mortalità. E’ stato dunque condotto uno studio per determinare se il controllo autonomico preoperatorio rappresenti una determinante di queste complicazioni postoperatorie.…
LeggiCoronaropatie acute: previsione rischio emorragico durante duplice terapia antipiastrinica
La duplice terapia antipiastrinica (DAPT) con aspirina ed un P2Y12-inibitore è raccomandata per almeno 12 mesi per i pazienti con sindromi coronariche acute, e viene considerata una durata inferiore per i pazienti a rischio emorragico ridotto, ma non esistono al momento strumenti di supporto…
LeggiTAVR: maggiore rischio trombotico rispetto a SAVR
Alcuni dati osservazionali dimostrano che la gravità e la frequenza delle trombosi subcliniche sono maggiori con la TAVR che con la SAVR, e che l’anticoagulazione orale risulta protettiva, ma non la duplice terapia antipiastrinica (DAPT). Questi dati derivano dall’esame di 890 pazienti degli studi…
LeggiMorte improvvisa: la troponina T è un marcatore predittivo efficace
(Reuters Health) – La troponina T – misurabile con un test ad alta sensibilità (hsTnT) dopo un intervento chirurgico non cardiaco – è un marcatore predittivo efficace per identificare i pazienti con danno miocardico e aumentato rischio di morte precoce. È quanto emerge da…
LeggiInsufficienza cardiaca: i farmaci per la disfunzione erettile riducono la mortalità
(Reuters Health) – Gli inbitori della fosfodeisterasi-5 PDE5 possono ridurre il rischio di morte e di insufficienza cardiaca negli uomini che hanno avuto un infarto miocardico. Lo studio La Disfunzione Erettile è associata a un aumento del rischio di malattia cardiovascolare negli uomini sani. Tuttavia, non è noto se…
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