(Reuters Health) – La maggior parte dei pazienti europei con insufficienza cardiaca non assume i farmaci nelle dosi raccomandate. Questo è quanto emerge da uno studio condotto da Adriaan Voors e colleghi dell’Università di Groningen, Paesi Bassi e pubblicato on-line l’11 marzo su European…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Semplice scala di rischio prevede rischio emorragico precoce post-PCI
La scala di recente creazione denominata PRECISE-DAPT potrebbe aiutare a prevedere il rischio di emorragie extraospedaliere susseguenti ad una PCI, e guidare nella seleazione della durata della duplice terapia antipiastrinica (DAPT). Questa scala, sviluppata in base ai dati relativi a 14.693 pazienti, è stata…
LeggiRicoveri per cause coronariche: fattori correlati alle statine predicono LDL-C elevato
Un recente studio ha suggerito che gli effetti collaterali delle statine, un basso dosaggio ed una scarsa aderenza alla terapia, rappresentano le principali barriere al controllo del colesterolo LDL nei pazienti a cui si prescrivono statine a seguito di un ricovero per cause coronariche,…
LeggiCoronaropatie acute: rivaroxaban non aumenta emorragie rispetto all’aspirina
L’incremento del rischio emorragico risulta simile se i pazienti con coronaropatie acute vengono trattati con aspirina o con l’inibitore del fattore Xa noto come rivaroxaban. Lo ha rivelato lo studio GEMINI-ACS-1, condotto su più di 3.000 pazienti, secondo cui questo risultato era costante anche…
LeggiStudio FOURIER: con Evolocumab rischio MACE ridotto del 20%
Ottimi risultati per lo studio FOURIER sugli outcome di Evolocumab, che ha coinvolto 27.564 pazienti. Questo studio ha stabilito, per la prima volta, che ridurre al massimo i livelli di C-LDL, oltre quanto già raggiungibile con la migliore terapia attualmente disponibile, conduce ad un’ulteriore…
LeggiAspettare a lungo prima del ricovero in UTIC non altera andamento della Sindrome Coronarica Acuta
Il tempo che intercorre tra l’ingresso al pronto soccorso e il ricovero presso l’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica non determinerebbe un peggioramento nelle condizioni dei pazienti con sindrome coronarica acuta e senza sopraslivellamento del tratto ST all’elettrocardiogramma (NSTE-ACS). A dimostrarlo è stato un gruppo…
LeggiRecettore nucleare REV-ERB: ruolo nel metabolismo del colesterolo
L’attivazione del recettore nucleare REV-ERB determinerebbe la riduzione dei livelli di colesterolo LDL o ‘cattivo’. E il meccanismo sarebbe dovuto alla capacità di questo recettore di sopprimere diversi geni correlati alla regolazione del colesterolo. Lo ha dimostrato uno studio condotto da ricercatori della Saint…
LeggiInfarto: bassi livelli di colesterolo ‘buono’ mettono a rischio le persone più giovani
Non sarebbero solo gli alti livelli di colesterolo ‘cattivo’ a determinare un maggiore rischio di eventi cardiovascolari, ma anche i bassi livelli di quello ‘buono’ potrebbero evidenziare un rischio, soprattutto tra le persone più giovani. A spiegarlo è uno studio presentato alla 66a Scientific…
LeggiNuovo test sangue per individuare rischio eventi cardiovascolari
Le persone con alti livelli nel sangue di ceramidi, una classe di lipidi, avrebbero un rischio da 3 a 4 volte superiore di soffrire di eventi cardiovascolari, indipendentemente dai livelli di colesterolo ‘cattivo’, o LDL, o dalla presenza di ostruzioni nelle coronarie. É il…
LeggiColesterolo: le regole d’oro per tenerlo sotto controllo
Un italiano su 3 ha il colesterolo alto e che tra chi si sta curando per abbassarlo, gli obiettivi terapeutici vengono centrati da un maschio su 4 e da meno di una donna su 5. Si tratta di un problema, quindi, da non sottovalutare…
LeggiCoesterolo LDL: arriva in Italia evolocumab, primo anticorpo monoclonale
Più basso è, meglio è. È questo il mantra che non si stancano di ripetere gli esperti quando parlano di colesterolo LDL, quello “cattivo”. “A differenza della pressione o della glicemia, un colesterolo basso non provoca effetti collaterali”, chiarisce Francesco Romeo, Direttore della cattedra…
LeggiVariante genica COX-2 connessa a coronaropatia sinista ed esiti bypass
Le coronaropatie a carico dell’arteria coronaria principale di sinistra (LMCAD), un fenotipo particolarmente grave di coronaropatia, sono ereditarie, e sono associate a varianti geniche correlate al metabolismo delle prostaglandine. La COX-2, una sintasi fondamentale nella cascata delle prostaglandine, presenta un’elevata densità nelle lesioni arteriosclerotiche,…
LeggiEffetti del calcio su coronaropatie, infarto e fattori di rischio
Le meta-analisi degli studi randomizzati suggeriscono che il calcio possa avere effetti negativi sulle patologie cardiovascolari, per quanto si tratti di un assurto controverso. Uno studio di randomizzazione mendeliana ha valutato la possibilità che i soggetti con livelli di calcio geneticamente più elevati presentino…
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