I benefici della rivascolarizzazione differiscono in base al grado di acuzie delle coronaropatie. Per quanto nelle coronaropatie acute e negli STEMI essa riduca la mortalità e le recidive degli infarti, gli esiti nelle cardiopatie ischemiche stabili (SIHD) sono meno certi. Per quanto alcuni dati…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Gestione dell’iperlipidemia nei pazienti con CoVid-19 e durante la pandemia
La comparsa del SARS-CoV-2, che causa il CoVid-19, ha dato luogo ad una pandemia. Il SARS-CoV-2 è altamente contagioso, e la sua gravità è altamente variabile. Il tasso di fatalità è imprevedibile, ma è amplificato da diversi fattori fra cui età avanzata, patologie cardiovascolari…
LeggiAterosclerosi subclinica associata a fibrillazione atriale incidente
Le coronaropatie sono un conclamato fattore di rischio di fibrillazione atriale, ma rimane poco chiaro se anche l’arteriosclerosi subclinica incrementi il rischio di fibrillazione atriale incidente. E’ stato pertanto condotto uno studio per valutare l’associazione fra arteriosclerosi subclinica, definita in base allo spessore intima-media…
LeggiIpercolesterolemia familiare: acido bempedoico efficace nel ridurre il colesterolo. Presentati risultati fase III all’EAS 2020
L’acido bempedoico riduce significativamente il colesterolo nei pazienti con ipercolesterolemia familiare. A sostenerlo i risultati di uno studio di fase III presentati da Daiichi Sankyo in occasione dell’88° Congresso annuale della European Atherosclerosis Society (EAS 2020). L’analisi è stata condotta su un campione di…
LeggiCoronaropatie con arteriopatie periferiche e diabete: benefici extra del ticagrelor
Quando le arteriopatie periferiche accompagnano le coronaropatie nei soggetti diabetici, il loro rischio già elevato di eventi ischemici periferici aumenta ulteriormente, ma così anche il grado di protezione conferito dall’aggiunta del farmaco antipiastrinico noto come ticagrelor, come suggerisce una sub-analisi dello studio THEMIS. Come…
LeggiSTEMI acuto: tempi di trattamento in aumento con il CoVid-19
I tempi per il trattamento degli STEMI acuti e la relativa mortalità sono aumentati dall’inizio della pandemia di CoVid-19. Come affermato da Ming-Wei Wan dell’ospedale affiliato alla Hangzhou Normal University, autrice di un protocollo atto a prevenire e controllare l’epidemia ottimizzando anche il trattamento…
LeggiInfarto: in discussione i beta-bloccanti di routine a lungo termine
Le attuali linee guida europee e statunitensi che raccomandano una terapia beta-bloccante a lungo termine dopo un infarto acuto sembrerebbero essere obsolete nella moderna era della riperfusione, come suggerito da uno studio danese che ha preso in esame più di 30.000 pazienti, effettuato da…
LeggiCoronaropatie recidivanti in calo negli USA
Le coronaropatie recidivanti sono in declino in ambo i sessi negli USA, come emerge da dati rilevati fra il 2008 ed il 2017, ma il declino in proporzione è maggiore nelle donne. Nonostante questo declino, però, i tassi di eventi recidivanti dopo un infarto…
LeggiTest salivare della troponina: potenziale enorme, ma è ancora presto
I risultati preliminari su un test point-of-care sviluppato per valutare la troponina cardiaca I (cTn1) nella saliva anziché nel sangue hanno dimostrato che la cTn1 può essere rilevata nella saliva dei pazienti con comprovati danni cardiaci. Ciò emerge da un piccolo studio condotto su…
LeggiCovid-19 e malattie cerebrovascolari durante i primi mesi della pandemia: dalla gestione dell’emergenza in Lombardia alle indicazioni per la ripartenza
Da The European House-Ambrosetti un documento che analizza i primi mesi del 2020 e, grazie al contributo di medici e pazienti, fornisce alcune indicazioni per migliorare la presa in carico di persone a rischio ictus. Aumentare il personale dei centri specializzati nella gestione di…
LeggiPCI: evolocumab riduce rapidamente colesterolo LDL
La somministrazione precoce di evolocumab riduce significativamente i livelli di colesterolo LDL nei pazienti con coronaropatie acute sottoposti a PCI primaria, come emerge da uno studio condotto su 202 pazienti da Tomoaki Okada dell’ospedale prefetturale centrale di Kagawa. I dati degli studi precedenti hanno…
LeggiInfarto: colchicina il prima possibile
I benefici dell’antiinfiammaatorio noto come colchicina a seguito di un infarto sono tanto maggiori quanto più il farmaco è introdotto precocemente. Lo stabilisce una sub-amnalisi dello studio COLCOT, condotto su 4.661 pazienti da Nadia Bouabdallaoui del Montreal Heart Institute, secondo cui questi dati supportano…
LeggiInfarto: ticagrelor non migliora la sopravvivenza rispetto al clopidogrel negli anziani
Il ticagrelor potrebbe non essere efficace quanto il clopidogrel a seguito di un infarto miocardico nei pazienti dagli 80 anni in su, nonostante il fatto che il vantaggio in termini di protezione sussista nei pazienti più giovani. Lo dimostra una ricerca condotta su un…
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