Le protesi dentali fisse parziali (FDP) in zirconia con rivestimento anteriore sono riuscite a sostituire la metallo-ceramica nel miglioramento estetico e di biocompatibilità. Tuttavia, il materiale risulta suscettibile all’invecchiamento, alla degradazione idrotermale e alla scheggiatura dell’impiallacciatura feldspatica. Inoltre, non è ancora chiaro se queste suscettibilità limitino le prestazioni cliniche degli…
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Farmaci bifosfonati: trattamento degli impianti dentali e dei tessuti duri e molli
Ad oggi, l’implantologia rappresenta il gold standard per la riabilitazione orale, purtroppo però, nonostante non ci siano controindicazioni locali a questo tipo di riabilitazione, ci sono ancora incertezze riguardo allo stato di salute generale dei pazienti. Molti pazienti, infatti, assumono farmaci bifosfonati, talvolta senza prima…
LeggiTrattamento ortodontico preoperatorio: alterazioni morfologiche del massetere
Attraverso uno studio che ha incluso 20 pazienti di sesso femminile, un gruppo di ricercatori ha voluto indagare i fattori correlati ai cambiamenti morfologici nel muscolo massetere dopo il trattamento ortodontico preoperatorio. Per ciascuna paziente, tutte con deformità dentofacciali, è stata eseguita la tomografia…
LeggiCarcinoma epatocellulare: trattamento con anti-PD-1, terapia antiangiogenica e TAF
Gli studi presenti in letteratura hanno sempre elencato un elevato carico basale di virus dell’epatite B (HBV) come criterio di esclusione per la terapia associata all’inibitore della morte cellulare programmata-1 (PD-1), poiché l’interazione tra il carico di HBV e anti-PD-1 e la terapia PD-L1…
LeggiACLF: un modello prognostico basato sulla sarcopenia
Sebbene sia noto che l’insufficienza epatica acuta su cronica (ACLF) è caratterizzata dallo sviluppo di una sindrome associata ad un alto rischio di morte a breve termine nei pazienti che presentano cirrosi acuta scompensata, non si sono ancora individuati degli indicatori ottimali per prevedere…
LeggiStaphylococcus aureus: indicatori della presenza di batteri persistenti
Le infezioni causate da ceppi sensibili agli antibiotici e difficili da trattare sono state collegate alla presenza di persistenti, una sottopopolazione di batteri dormienti che tollerano l’esposizione agli antibiotici nonostante la mancanza di resistenza genetica. Sebbene i persistenti possano essere identificati mediante placcatura su agar nutriente a…
LeggiFibrosi avanzata nella NAFLD: validazione del nuovo algoritmo
L’EASL (European Association for the Study of Liver) ha recentemente proposto un algoritmo per la diagnosi della fibrosi epatica avanzata, quindi, si è voluta verificare e valutare l’accuratezza diagnostica di questo algoritmo nella steatosi epatica non alcolica (NAFLD). Sono stati inclusi 1.051 pazienti con…
LeggiHCC: ML nella previsione della mortalità a 1 anno in immunoterapia
L’immunoterapia è a tutti gli effetti un nuovo trattamento promettente per i pazienti con carcinoma epatocellulare avanzato (HCC), ma è anche molto costoso e potenzialmente associato a notevoli effetti collaterali. Attraverso uno studio si è quindi voluto valutare il ruolo dei modelli di apprendimento automatico…
LeggiTDM di beta-lattamici e ciprofloxacina: barriere e facilitatori in terapia intensiva
Studi recenti hanno dimostrato che il mancato raggiungimento degli obiettivi farmacodinamici degli antibiotici comunemente usati è comune nei pazienti critici. Il monitoraggio terapeutico dei farmaci (TDM) può quindi contribuire a ottimizzare l’esposizione ai beta-lattamici e alla ciprofloxacina. Tuttavia, sebbene l’evidenza per TDM di questi antibiotici…
LeggiInfezione da C. difficile: conseguenze sanitarie del ricovero
L’infezione da Clostridiodies difficile (CDI) è stata caratterizzata dal Center for Disease Control and Prevention (CDC) come un’urgente minaccia per la salute pubblica ed è una delle principali preoccupazioni nelle strutture ospedaliere, ambulatoriali e di cure estese in tutto il mondo. Uno studio di coorte…
LeggiInfezioni da C. difficile: correlazione tra il consumo di antibiotici e gli interventi di controllo
Un gruppo di ricerca ha voluto studiare l’associazione tra l’infezione da Clostridioides difficile (CDI), l’uso di antibiotici e gli interventi di controllo delle infezioni, durante un programma di gestione degli antibiotici (ASP) implementato in un ospedale di cure terziarie. L’analisi è stata applicata per i seguenti indici mensili:…
LeggiIBD: terapia con anti TNF non promuove lo sviluppo di psoriasi
Il trattamento dei pazienti con malattie infiammatorie intestinali (IBD) con farmaci inibitori del fattore di necrosi tumorale (anti TNF) non contribuirebbe allo sviluppo di psoriasi. È la conclusione cui è arrivata un’analisi condotta da un gruppo di scienziati sudcoreani guidato da Yu Kyung Jun,…
LeggiBevande con zucchero aggiunto potrebbero aumentare rischio di sviluppare IBD
Il consumo di bevande addizionate di zucchero, ma non di quelle con dolcificanti artificiali o dei succhi naturali, sarebbe associato a un rischio di sviluppare malattie infiammatorie intestinali (IBD), in particolare la malattia di Crohn. A osservarlo è una ricerca pubblicata su Alimentary Pharmacology…
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