La dieta ha un ruolo fondamentale per i pazienti con malattie infiammatorie intestinali. Per questo è importante educare al meglio le persone che soffrono di queste patologie. È il consiglio di un team di scienziati guidato da Aoife Murtagh, della Technological University di Shannon,…
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Valutazione dell’infiammazione attiva da malattia di Crohn con enterografia
Nei pazienti con malattia di Crohn, nel determinare un’infiammazione attiva, la densità media normalizzata di iodio valutata con enterografia con CT dual-energy sarebbe altamente sensibile e specifica. A evidenziarlo è una ricerca pubblicata su Abdominal Radiology da un team guidato da Bari Dane, della…
LeggiAnalisi genome-wide fornisce informazioni sull’emopoiesi clonale
L’emopoiesi clonale, l’espansione clonale di una cellula staminale del sangue e della sua progenie guidata da mutazioni somatiche del driver, colpisce oltre un terzo delle persone, ma rimane poco conosciuta. In un articolo pubblicato dalla rivista Nature Genetics, i ricercatori dell’Università di Cambridge analizzano…
LeggiCarenza di ferro non anemica ed esito della chirurgia cardiaca elettiva
I risultati di uno studio pubblicato dalla rivista The Lancet Haematology suggeriscono che, tra gli adulti non anemici sottoposti a cardiochirurgia elettiva, i pazienti con carenza di ferro non sopravvivono meno dei pazienti senza tale carenza a un mese dall’operazione. Secondo gli autori quindi…
LeggiAnemia falciforme: ticagrelor non riduce le crisi vaso-occlusive
Lo studio di fase 3 HESTIA3 ha valutato l’efficacia e la sicurezza dell’inibitore reversibile P2Y12 ticagrelor rispetto al placebo nella prevenzione delle crisi vaso-occlusive nei pazienti pediatrici con anemia falciforme. I risultati sono stati pubblicati dalla rivista Blood. I pazienti di età compresa tra…
LeggiFattore di von Willebrand ricombinante in pazienti con malattia grave
Le linee guida internazionali raccomandano la profilassi a lungo termine nei pazienti con malattia di von Willebrand e sanguinamento grave e frequente. Poiché il fattore di von Willebrand ricombinante (rVWF) può ridurre la frequenza degli eventi emorragici spontanei, i ricercatori di diversi centri in…
LeggiBPCO: la correlazione tra l’effetto degli ICS e l’aumento degli eosinofili
Lo studio pubblicato su “Respiratory medicine” nel 2022 è stato tra i primi a valutare la letteratura esistente in merito al conteggio degli eosinofili nel sangue (EOS) e all’uso continuo di ICS nei pazienti con BPCO. Effettuato da un gruppo di ricercatori danesi coordinati…
LeggiSindrome da sovrapposizione asma-BPCO: l’efficacia dei farmaci LAMA
L’impiego di un antagonista muscarinico a lunga durata d’azione (LAMA, long acting muscarinic agonists) rappresenta la pietra miliare del trattamento della BPCO e ha anche un ruolo potenziale nel trattamento dell’asma. Lo scopo dello studio intitolato “Benefits of LAMA in patients with asthma-COPD overlap:…
LeggiPazienti con asma e poliposi nasale: nessun cambiamento significativo con fevipiprant
Determinare l’efficacia e la sicurezza di fevipiprant, un antagonista del recettore 2 della prostaglandina D2 (DP2), in pazienti con rinosinusite cronica con polipi nasali (CRSwNP) e asma concomitante. Questo è stato l’obiettivo di uno studio multicentrico di fase 3b, randomizzato, effettuato in doppio cieco…
Leggi8 fattori di rischio per le esacerbazioni dell’asma durante la gravidanza
Data l’associazione tra le riacutizzazioni dell’asma in gravidanza e gli esiti negativi per la salute perinatale e infantile, è importante identificare i fattori di rischio che potrebbero essere modificabili. Ciò consentirebbe l’identificazione precoce della patologia, oltre a tradursi in un monitoraggio aggiuntivo nei confronti…
LeggiTalvolta nella DA la terapia sistemica non dà la risposta sperata
Secondo uno studio pubblicato su Advances in Therapy, che ha valutato l’efficacia di diverse terapie sistemiche per la dermatite atopica, è comune che ci sia una mancata risposta nei pazienti che necessitano di un trattamento sistemico, e gli indicatori di mancata risposta si verificano…
LeggiLa DA aumenta il rischio di sviluppare il pemfigoide bolloso
La dermatite atopica aumenta il rischio di sviluppare il pemfigoide bolloso del 76%, e questa associazione è indipendente da molte comorbilità del pemfigoide, secondo uno studio pubblicato su Archives of Dermatological Research. “Sebbene il pemfigoide bolloso e la dermatite atopica condividano alcuni meccanismi della…
LeggiDA e dupilumab: in alcuni pazienti è possibile ridurre la dose
Secondo uno studio pubblicato su Allergy, una riduzione della dose di dupilumab ha avuto successo in un sottogruppo di pazienti con dermatite atopica controllata, grazie all’utilizzo di un regime di dosaggio centrato sul paziente. Questi pazienti hanno mostrato una bassa attività stabile della malattia…
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