I ricercatori dell’Hospital for Sick Children (SickKids) hanno scoperto nuovi geni e cambiamenti genetici associati al disturbo dello spettro autistico nella più ampia analisi di sequenziamento dell’intero genoma dell’autismo condotta fino ad oggi, fornendo una migliore comprensione dell’architettura genomica alla base di questo disturbo.…
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Parkinson: fattori di rischio, comorbidità e caratteristiche prodromiche
I risultati di uno studio caso-controllo pubblicato dalla rivista JAMA Neurology, suggeriscono che le associazioni trovate tra morbo di Parkinson e alcuni fattori di rischio, comorbidità e sintomi prodromici in una popolazione rappresentativa possono riflettere una possibile patologia extrastriatale ed extracerebrale precoce del Parkinson.…
LeggiProgressione dell’Huntington legata all’età modellata in neuroni striatali
La malattia di Huntington (HD) è una malattia neurodegenerativa ereditaria con sintomi clinici ad esordio nell’età adulta, ma il meccanismo mediante il quale l’invecchiamento guida l’insorgenza della neurodegenerazione nei pazienti con malattia di Huntington rimane poco chiaro. In uno studio pubblicato dalla rivista Nature…
LeggiNei pazienti ipertesi il rischio di COVID-19 grave è maggiore, e dipende dai valori pressori
L’ipertensione è un importante fattore di rischio per COVID-19. Questo è quanto conclude uno studio pubblicato su PLoS One, nel quale si legge anche che sarà necessaria una migliore comprensione dei meccanismi sottostanti a questa situazione se si presenteranno ceppi più gravi in futuro.…
LeggiNello scompenso con dapaglifozin non serve differenziare la terapia tra uomini e donne
Secondo uno studio pubblicato su Circulation, dapaglifozin è efficace e sicuro sia nelle donne che negli uomini con scompenso cardiaco. “Quando si parla di scompenso cardiaco, è noto che le differenze di sesso influiscono su tutto, dai fattori di rischio alla presentazione clinica, alla…
LeggiIpertensione: la gestione durante la pandemia ha portato a un peggioramento del controllo
Il controllo e la gestione dell’ipertensione sono peggiorati durante i primi mesi della pandemia di COVID-19, secondo una nuova analisi condotta in tre grandi sistemi sanitari, i cui risultati sono stati pubblicati su Hypertension. “Abbiamo avuto l’opportunità unica di esaminare l’impatto della pandemia sulla…
LeggiUn programma a distanza può gestire bene l’abbassamento della pressione sanguigna
Secondo uno studio pubblicato su JAMA Cardiology, un programma sanitario a distanza, che sfrutta soluzioni digitali per aiutare ad abbattere le barriere all’assistenza, è in grado di abbassare significativamente la pressione sanguigna e il colesterolo LDL. I ricercatori hanno sviluppato una serie di programmi…
LeggiMenopausa: terapia ormonale sistemica potrebbe aumentare rischio di depressione
Una terapia ormonale per via sistemica durante la menopausa potrebbe essere associata a un maggior rischio di depressione. È quanto mostra uno studio pubblicato su JAMA Network Open e condotto da un team danese, guidato da Marie Wium-Andersen, del Bispebjerg and Frederiksberg Hospital. Il…
LeggiSport e salute della donna: poca attenzione dai club di calcio a ciclo e gravidanza
Aumentare la sensibilizzazione verso ciclo mestruale e gravidanza nel mondo dello sport, soprattutto nel calcio femminile agonistico. A chiederlo è un gruppo di esperti che ha pubblicato un’indagine condotta tra diversi club europei di calcio femminile in sei Paesi, che mostra che l’educazione su…
LeggiStress da Covid-19 altera ciclo mestruale
Le donne con elevati livelli di stress correlati alla pandemia di Covid-19 avrebbero il doppio di probabilità di andare incontro a cambiamenti del ciclo mestruale rispetto a quelle meno stressate dalla pandemia. È quanto osservato da una ricerca condotta da un team dell’Università di…
LeggiMelanoma maligno. Efficacia dello screening: necessari ulteriori studi
Lo screening per il melanoma maligno ha il potenziale di ridurre la morbilità e la mortalità della malattia attraverso una diagnosi precoce, poiché la prognosi è strettamente associata allo spessore della lesione al momento della diagnosi. Tuttavia, esistono anche potenziali danni derivanti dallo screening…
LeggiCarcinoma cutaneo a cellule squamose avanzato: aumento della OS con cemiplimab
Cemiplimab, un anticorpo monoclonale umanizzato inibitore di PD-1, potrebbe aumentare la sopravvivenza nei pazienti con carcinoma cutaneo a cellule squamose avanzato (CSCC). Dei ricercatori hanno paragonato l’efficacia dell’anticorpo con inibitori di EGFR, pembrolizumab e la chemioterapia a base di platino: sotto il profilo della…
LeggiChemioprevenzione con il fluorouracile nel carcinoma cheratinocitario
Il carcinoma cheratinocitario, cioè il carcinoma basale e a cellule squamose, è il tumore più comune negli Stati Uniti. Un gruppo di studiosi ha voluto determinare se il fluorouracile topico potesse prevenire il tumore trattato chirurgicamente. Secondo lo studio clinico randomizzato (RCT) svolto in…
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